giovedì 27 dicembre 2018
Autostrade per l’Italia, gli interventi: terminati i lavori della nuova “Galleria Boscaccio”
Ampliamento A1 tra Barberino e Firenze, completati i lavori della nuova "Galleria Boscaccio": le funzionalità e il valore del progetto di Autostrade per l'Italia.
New Media and Communication: iter professionale di Auro Palomba
Il percorso professionale di Auro Palomba, specialista della comunicazione a 360 gradi: oggi Presidente di Community Group e Reputation Science che ha contribuito a fondare, annovera esperienze che spaziano dal giornalismo redazionale agli uffici stampa di importanti aziende e istituzioni.
joint venture che si configura come la prima realtà italiana specializzata nella gestione integrata e scientifica della reputazione di aziende, manager, privati e istituzioni. Vi lavora un team di oltre 80 professionisti tra consulenti, analisti, ingegneri ed esperti di comunicazione provenienti da entrambe le società a cui spetta il compito di sfruttare al meglio le tecniche della comunicazione sia tradizionale che digitale.
Auro Palomba: i profili di Community Group e Reputation Science
Community Group, fondata nel 2001 da Auro Palomba , è oggi una realtà di riferimento nel settore della comunicazione e del reputation management. In più di quindici anni di vita, i traguardi raggiunti sono stati numerosi: l'apertura di uffici a Milano, Treviso e Roma, l'ampliamento dell'offerta dalla consulenza a servizi di formazione, media research, public affairs, governance. Da allora le uniche costanti sono competenza, correttezza e professionalità: peculiarità su cui il gruppo impronta da sempre la propria attività. Le stesse che oggi guidano Reputation Science, la nuova avventura professionale di Auro Palomba: insieme a Reputation Manager di Andrea Barchiesi ha dato vita a unajoint venture che si configura come la prima realtà italiana specializzata nella gestione integrata e scientifica della reputazione di aziende, manager, privati e istituzioni. Vi lavora un team di oltre 80 professionisti tra consulenti, analisti, ingegneri ed esperti di comunicazione provenienti da entrambe le società a cui spetta il compito di sfruttare al meglio le tecniche della comunicazione sia tradizionale che digitale.
Auro Palomba: ritratto formativo e professionale
Nato nel 1964, Auro Palomba si laurea in Scienze Politiche e successivamente intraprende una carriera nel giornalismo. Scrive per importanti testate come Il Messaggero e Il Giornale, al fianco di Indro Montanelli, occupandosi di tematiche economiche in cui è specializzato. Dopo quindici anni in redazione, decide di dare una svolta al proprio percorso professionale entrando nel mondo dell'advisory dove inizialmente lavora come Direttore della comunicazione per grandi aziende e istituzioni finanziarie. Auro Palomba conduce trasmissioni televisive e talk show per Class CNBC, Telelombardia e Canale Italia, trattando di politica, società ed economia. Fa parte del CdA di Save the Children Italia ed è docente di comunicazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Padova. È stato Responsabile Nord Est dell'Osservatorio Asia, oltre a gestire la comunicazione per il Comitato di candidatura della città di Venezia in occasione delle Olimpiadi 2020. Nel 2017 Auro Palomba ha vinto il premio come Professionista dell'anno nella categoria "Financial PR" nell'ambito dei Financecommunity Awards.lunedì 17 dicembre 2018
Nicolò Zanon, dalla ricerca scientifica all’insegnamento
Nicolò Zanon, giudice della Corte costituzionale e professore ordinario di Diritto costituzionale all'Università degli Studi di Milano, ha fin dall'inizio della propria esperienza lavorativa ricoperto posizioni di prestigio.
Nicolò Zanon: background e carriera accademica
Giurista e professore universitario, Nicolò Zanon nasce nel 1961 nel capoluogo piemontese. Sempre a Torino si laurea in Legge, discutendo una tesi in Diritto Pubblico comparato che ottiene la dignità di stampa. Prosegue gli studi con un PhD, divenendo poi al termine dello stesso dottore in ricerca e trasferendosi a Firenze presso la facoltà di Giurisprudenza. Dal 1996 al 1997, a seguito di esperienze come visiting professor in Francia e Germania, torna in Italia per svolgere le funzioni di assistente di studio del giudice della Corte costituzionale prof. Valerio Onida. Nello stesso periodo avvia la sua carriera di insegnamento universitario in qualità di docente a contratto di Istituzioni di diritto pubblico all'Università Bocconi di Milano: successivamente è anche professore nella facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova e di quella di Diritto dell'Università Milano-Bicocca. Oggi è docente ordinario fuori ruolo di Diritto costituzionale presso la facoltà di Legge dell'Università degli Studi di Milano. Si segnala oltre all'insegnamento universitario e all'attuale incarico quale giudice della Corte costituzionale la produzione scientifica, con particolare riguardo alle tematiche legate alla posizione costituzionale dei parlamentari e alla loro tradizionale libertà da vincoli di mandato, oltre alle problematiche attinenti al diritto regionale, la giustizia costituzionale e la tutela dei diritti fondamentali sia nell'ordinamento italiano che in quelli esteri.Nicolò Zanon, dall'insegnamento universitario e dalle pubblicazioni scientifiche e divulgative alla Corte Costituzionale
Nicolò Zanon ha scritto innumerevoli saggi comparsi su riviste scientifiche di settore in Italia e all'estero. Nel 1998 diviene prima membro del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale" e successivamente di diversi comitati: quello della rivista "Ideazione", quello delle riviste "Giurisprudenza costituzionale" e "Quaderni costituzionali"., È inoltre componente del consiglio scientifico di "Percorsi costituzionali". Firma numerosi editoriali di quotidiani di spicco come "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero". Da ottobre 2000 a luglio 2010 aderisce al comitato legislativo della Regione Lombardia. È stato altresì consulente della commissione che all'interno del Parlamento si occupa degli affari regionali e membro del gruppo "Riforme e garanzie" presso la Fondazione Magna Carta. Componente del board a capo della Fondazione Italiana per la ricerca contro il cancro (FIRC) dal 2001 al 2011, nel 2013 viene nominato dall'allora Presidente della Repubblica Napolitano quale componente della Commissione dei cosiddetti "saggi" incaricati della revisione della seconda parte della Costituzione. Oggi Nicolò Zanon è giudice della Corte costituzionale sempre su nomina dell'ex Capo dello Stato Napolitano, ruolo che ricopre dal 18 ottobre 2014. Nel 2017 è stato insignito dell'onorificenza del Cavalierato di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.Unimi: Marilisa D’Amico introduce i lavori per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere, l'Università degli Studi di Milano ha organizzato lunedì 26 novembre 2018 un incontro che è stato introdotto dall'intervento di Marilisa D'Amico, Professore ordinario di Diritto costituzionale e Prorettore presso l'ateneo, da sempre impegnata per la difesa dei diritti delle donne.
Marilisa D'Amico: l'incontro del 26 novembre in Università
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si è svolta il 25 novembre 2018: per l'occasione, l'Università degli Studi di Milano ha voluto partecipare alla riflessione sulla violenza di genere attraverso un incontro in ateneo che è stato organizzato presso la Sala Crociera, Studi umanistici, in Via Festa del Perdono. Il convegno è stato intitolato "Violenza di genere: prevenzione, strumenti di tutela, problemi irrisolti", ed è stato organizzato dal Centro Universitario "Culture di Genere". Il tema della violenza sulle donne è stato affrontato nella sua complessità, sfruttando le riflessioni dei partecipanti e gli interventi di studiose del diritto e dei fenomeni sociali, oltre che avvocati e magistrati. Lorenza Violini, Professore ordinario di Diritto costituzionale e direttore del Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell'Università, si è occupata dei saluti istituzionali, mentre Marilisa D'Amico, Professore ordinario di Diritto Costituzionale e Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti, ha introdotto i lavori. Marilisa D'Amico è da sempre impegnata sul fronte della difesa dei diritti delle donne: oltre a combattere le discriminazioni e la violenza di genere, si è battuta per contrastare il degrado dell'immagine femminile, con particolare riguardo al settore della pubblicità e della comunicazione sessista. Durante la sua carriera ha saputo coniugare rigore scientifico e passione civile, rimanendo sempre attiva sul fronte dell'insegnamento universitario e della produzione scientifica.L'impegno di Marilisa D'Amico in ambito accademico
Marilisa D'Amico ha da sempre coltivato la sua passione per l'insegnamento, impegnandosi per sostenere i giovani ricercatori e per creare un'Università di giorno in giorno più a misura degli studenti. Per tre anni ha portato il suo contributo al Comitato Pari Opportunità dell'Università degli Studi di Milano, per poi impegnarsi a fondare il primo Corso di perfezionamento in Pari Opportunità e discriminazioni di genere presso l'ateneo milanese, confermando il suo profondo interesse per queste tematiche. È attualmente Coordinatore scientifico del Corso di perfezionamento "Strumenti giuridici di prevenzione e repressione della violenza di genere", presso l'Università degli Studi di Milano, oltre a essere membro del Consiglio scientifico del Centro Interuniversitario "Culture di Genere", oltre a far parte del Consiglio del Centro interdipartimentale di ricerca "Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere". Professore ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale della Facoltà di Giurisprudenza, è stata nominata Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti presso l'ateneo milanese. Marilisa D'Amico è stata presidente del Comitato Pari Opportunità dell'Università degli Studi di Milano, oltre che delegata del Rettore alle disabilità. Si è impegnata in qualità di coordinatrice scientifica di diversi Corsi di perfezionamento, oltre ad aver promosso l'istituzione del Centro di Ricerca Coordinato "Garanzie difensive e processo penale in Europa", di cui fa anche parte del comitato di indirizzo scientifico.lunedì 10 dicembre 2018
Una vacanza da sogno in barca a vela? Naviga con Casuarina Crow
Vuoi
vivere una avventura indimenticabile per la tua vacanza? Vuoi vivere il mare
come non hai mai fatto in vita tua? Noleggia “Casuarina Crow”, uno Yacht a vela esclusivo per una vacanza da
sogno.
Casuarina Crow è una barca a vela di circa 20 m, un'imbarcazione di categoria "A", certificata per ogni condizione meteomarina, senza limiti di costa, al suo interno è presente un'ampia cabina armatoriale con grande bagno, due cabine doppie con grande bagno, una cabina per l'equipaggio con bagno, una cucina molto grande e una bellissima e luminosa dinette trasformabile con tavolo da pranzo e due divani.
Casuarina Crow, è una barca a vela progettata da grandi nomi del settore lo studio Vismara di Viareggio e Rolf Vrolijk, progettista capo del team svizzero della America's Cup, che hanno dotato questa imbarcazione di ampi spazi interni e tecnologie all'avanguardia, per vivere il mare in comodità e piena sicurezza.
Con Casuarina Crow, puoi organizzare la tua vacanza da sogno, per un week end o per mini-crociere di qualche giorno, per visitare le più belle Isole del mar Tirreno, l'Arcipelago Toscano, l'Isola d'Elba, Isola del Giglio, Isola di Gorgona, l'Isola di Capraia, l'Isola di Pianosa, l'Isola di Montecristo, Giannutri o anche la Sardegna e la Corsica.
Festeggia con Casuarina Crow i tuoi eventi speciali
Casuarina Crow è la barca ideale per festeggiare con amici e parenti ogni tipo di evento, un compleanno, addii al celibato e nubilato, matrimoni, eventi aziendali, viaggi premio o semplicemente per organizzare feste indimenticabili.E' possibile noleggiare la nostra barca a vela con skipper, il nostro staff sarà a vostra completa disposizione per aiutarvi ad organizzare la vostra festa o vacanza, il nostro team di professionisti vi consiglierà e vi affiancherà nelle vostre scelte, per offrirvi una location raffinata e alternativa per i vostri eventi speciali.
Visita il nostro sito e non esitare a contattarci per ogni informazione o chiarimento. Che aspetti? Casuarina Crow è il sogno che non pensavi si potesse avverare.
mercoledì 28 novembre 2018
Carlo Malinconico: lo Studio Legale, l’attività accademica e gli altri incarichi
Carlo Malinconico è un avvocato e un docente universitario: negli anni ha maturato una consolidata esperienza in ambito giuridico e ha fondato lo studio legale che porta il suo nome.
Carlo Malinconico: la formazione e le esperienze professionali e istituzionali
Carlo Malinconico, dopo aver conseguito la maturità classica a Trieste, si trasferisce a Milano nel 1968 e consegue la Laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi con una tesi in Diritto Penale dal titolo "La responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi a mezzo stampa". Nel 1976 consegue alla Corte d'Appello di Milano l'abilitazione all'esercizio della professione legale. A seguito di concorso, viene nominato Procuratore dello Stato e successivamente Uditore Giudiziario. Dal 1976 al 1985 è Avvocato dello Stato a Milano. Si occupa di difesa e di consulenza legale per lo Stato e la Regione Lombardia nelle cause civili, penali e amministrative. Nel 1984. Carlo Malinconico, è primo nel concorso a Consigliere di Stato e riveste questa carica per quasi vent'anni. Successivamente, passa all'insegnamento universitario. Numerose le cariche di staff rivestite: Consigliere Giuridico presso gli uffici legislativi di diversi Ministeri, Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali e successivamente del Ministero del Tesoro. Dopo aver svolto l'incarico di Capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 2006 diventa Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, carica che ricopre fino al 2008. Infine, è sottosegretario di Stato nel 2011-2012. Numerose anche le esperienze nel campo delle autorità amministrative indipendenti: dal 1992 al 1997 è Consigliere Giuridico dell'Autorità Garante della Concorrenza del Mercato; Esperto dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, Carlo Malinconico ne diventa Direttore Generale negli anni 2001 e 2002.Carlo Malinconico: l'attività accademica e lo Studio Legale
Fonda lo Studio Legale Malinconico nel 2003: lo Studio si occupa principalmente di diritto amministrativo, diritto europeo, diritto della concorrenza, diritto civile e societario. La sua esperienza come Docente Universitario lo porta a insegnare nei più prestigiosi atenei italiani. Attualmente è Professore Ordinario di Diritto dell'Unione Europea e Avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, oltre che Presidente di Sezione On. del Consiglio di Stato. Nel 2005 Carlo Malinconico ha ricevuto dal Presidente Ciampi l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Datasharing: i dettagli del nuovo progetto Terna
Online i dati sull'evoluzione del mercato elettrico dal 2000 ad oggi raccolti da Terna: i dettagli del progetto di datasharing realizzato grazie all'importante contributo del Gruppo guidato da Luigi Ferraris.
Datasharing, nuovo progetto per Terna: la soddisfazione dell'AD Luigi Ferraris
Sempre protagonista in materia di innovazione, Terna ha dato vita a un importante progetto di datasharing, destinato a diventare un efficace strumento di lavoro per operatori del settore, analisti di mercato e quanti necessitano di sapere come sia evoluto il sistema elettrico negli ultimi venti anni. Per legge, il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha tra i suoi compiti esclusivi quello di elaborare le statistiche per l'intero settore a livello nazionale: i dati raccolti a partire dal 2000 sono ora disponibili in una sezione specifica del sito Internet della società. Un'iniziativa che accresce ulteriormente l'importanza del ruolo di Terna nel settore: principale operatore di trasmissione dell'energia e del sistema elettrico, il gruppo è impegnato non soltanto nell'incentivazione della transizione energetica, ma anche nel far comprendere al meglio le dinamiche che regolano questo processo, definito dall'AD Luigi Ferraris "un passaggio fondamentale e delicato che richiede che tutti gli attori coinvolti facciano la loro parte".Luigi Ferraris: la sezione del sito Terna con i dati sul mercato elettrico
Un patrimonio inestimabile di dati e informazioni, che Terna raccoglie dal 2000, avvalendosi di strumenti all'avanguardia: le rilevazioni di circa 4.500 operatori, tra produttori e distributori, che ora il Gruppo mette a disposizione di tutti gli stakeholder, anche i "non tecnici". Un progetto a cui guarda con estremo interesse anche l'AD Luigi Ferraris, consapevole che iniziative come queste contribuiscano a incentivare la transizione energetica. Attraverso i dati consultabili sul sito di Terna si potranno infatti verificare i progressi compiuti verso gli obiettivi internazionali di de carbonizzazione. Glii interessati potranno inoltre osservare come è cambiato il mercato dei consumi elettrici in Italia in relazione all'evoluzione industriale ed economica degli ultimi vent'anni. Nella sezione del sito di Terna dedicata al progetto di datasharing sono presenti grafici e file con tutti i dati dal 2000 al 2017 ordinati per categorie. Domanda, consumi, produzione, combustibili e capacità: un quadro completo di come il mercato elettrico si sia sviluppato in questi anni.Dalla laurea in ingegneria al percorso manageriale: la biografia di Roberto Casula
Prima in Agip S.p.A., poi all'interno del Gruppo Eni, Roberto Casula segue un percorso professionale che lo porta a ricoprire posizioni di crescente responsabilità, fino all'attuale incarico di Chief Development Operations & Technology Officer.
Roberto Casula: la formazione e i primi incarichi in Agip ed Eni
Nato nel 1962 a Cagliari, Roberto Casula consegue la laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università della sua città di origine nel 1988. Dopo aver superato l'esame per diventare ingegnere professionista, comincia il suo iter all'interno di Agip S.p.A., dove ricopre a partire dal 1991 l'incarico di Reservoir Engineer. Sono questi anni molto prolifici a livello formativo: il manager assimila, infatti, una serie di importanti competenze nelle prove di produzione e acquisizione dati sui pozzi e nello studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 passa alla consociata Agip Angola Ltd., trasferendosi in Luanda. Qui lavora inizialmente in qualità di Reservoir Engineer, divenendo in seguito Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Il 1997 segna il suo ritorno in Italia in qualità di Development and Production Coordinator di Eni S.p.A., ruolo che lo pone in prima linea nella gestione delle attività operative e di business legate all'Africa Occidentale e a quella Centro-Asiatica. Nel 2000 Roberto Casula viene nominato Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran.Roberto Casula: la crescita professionale in Eni
Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5 nel 2001, Roberto Casula assume nel 2004 l'incarico di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi, consociata attiva nell'ambito dell'esplorazione e della produzione a Gela. Dopo aver ricoperto la carica di Managing Director di Eni Nord Africa BV, nel 2007 diviene Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e, in seguito, Presidente delle 3 consociate Eni Abuja in Nigeria. In questi anni amplia le sue competenze e la conoscenza del territorio africano e mediorientale, esperienze che gli torneranno utili per il suo successivo incarico: nel 2011 viene nominato infatti Executive Vice President e si occupa in prima persona della gestione di importanti negoziazioni in Libia, Angola, Congo, Gabon, Ghana, Sud Africa, Kenya e Mozambico. Attualmente opera in qualità di Chief Development Operations & Technology Officer, un ruolo che gli conferisce responsabilità nella gestione di attività tecniche, operative, di progetto, di ricerca e di sviluppo della società, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.mercoledì 21 novembre 2018
Serenissima Ristorazione festeggia gli utili del 2017 ringraziando i propri dipendenti e clienti
Un' annata caratterizzata da riconoscimenti, aumenti e progetti andati in porto con soddisfazione: questo è stato il 2017 per il Gruppo Serenissima Ristorazione, che ha concluso in maniera assolutamente positiva raggiungendo i 300 milioni di euro di fatturato consolidato. Le parole del Presidente Mario Putin sono tutte di stima e gratitudine nei confronti di quanti hanno contribuito a questi importanti successi.
Serenissima Ristorazione capofila nel segmento ristorazione per aziende, locali pubblici, scolastici e socio-sanitari
"Abbiamo continuato a progettare il nostro futuro nel solco di un cammino intrapreso da tempo che incrocia dieta mediterranea, cultura, tradizione alimentare, innovazione e sostenibilità, con il rispetto per le persone e le risorse del nostro Pianeta". Con queste parole il Presidente di Serenissima Ristorazione Mario Putin ha voluto in qualche modo spiegare le politiche aziendali che hanno portato ai nuovi importanti risultati ottenuti lo scorso anno. Il Gruppo infatti si è nuovamente attestato come leader all'interno del proprio settore di mercato, che nella fattispecie è quello della ristorazione per aziende, locali pubblici, scolastici e socio-sanitari, potendosi fregiare di numeri significativi a sette, otto e addirittura nove cifre. In questo senso, i 300 milioni di euro di fatturato consolidato, uniti ai quasi 8 milioni di utile e agli oltre 30 milioni di pietanze fornite sono stati il volano del discorso di ringraziamento che il Presidente Mario Putin ha voluto indirizzare a quanti, tra collaboratori, fornitori e utenti finali, hanno continuato a credere anche nel corso del 2017 nel Gruppo e ad attestargli e dimostrargli fiducia e stima.Serenissima Ristorazione, riconoscimenti e certificazioni per un Gruppo sempre più internazionale
Serenissima Ristorazione ha ottenuto il Premio Industria Felix in qualità di "Miglior impresa per numero addetti della provincia di Vicenza" e, in seguito a ingenti investimenti nel bienno precedente che hanno consentito di lanciare una nuova ala preposta alla preparazione di pietanze pronte di alta qualità e destinate alla grande distribuzione organizzata, ha altresì conquistato la certificazione IFS FOOD. Proprio quest'ultima consentirà al Gruppo il potenziamento di nuove linee di produzione e l'ampliamento delle stesse anche a nuovi mercati al di fuori dell'Italia. Infatti Serenissima Ristorazione, la cui sede principale è a Vicenza, è già presente attraverso le controllate Serenissima Iberia e La Dujonka in Spagna e con Serenissima Polska in Polonia, è intenzionata a espandersi in altri Paesi e contemporaneamente a impegnare sempre più risorse economiche nell'ambito della Ricerca e dello Sviluppo. Non da ultimo, è degno di nota l'inserimento del Gruppo nel "Manuale di orientamento sulle corrette abitudini alimentari sul luogo di lavoro", scritto e diffuso dal Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Centro Nazionale delle Ricerche.Valerio Camerano nella classifica di Forbes sulle eccellenze dell’imprenditoria italiana
Tra le eccellenze dell'imprenditoria italiana, secondo Forbes, c'è anche il manager Valerio Camerano: Amministratore Delegato di A2A, grazie ai risultati ottenuti negli ultimi anni è uno dei professionisti più quotati del nostro Paese.
Valerio Camerano: la classifica di Forbes
Classe 1963, romano, Valerio Camerano è attualmente alla guida di A2A in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Di recente il manager è entrato a far parte della classifica "L'Italia che va", stilata dalla rivista Forbes e relativa ai 100 manager più influenti del panorama italiano. Tra le eccellenze dell'imprenditoria made in Italy entra dunque a pieno titolo l'Amministratore Delegato di A2A, che si è guadagnato questo riconoscimento grazie alle sue idee innovative e agli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni. Valerio Camerano è laureato in Economia e Commercio. Ha maturato una solida esperienza professionale, ottenuta svolgendo incarichi di rilievo in alcune delle più grandi realtà italiane, da Enel a Utiltalia e Citibank. Il manager ha al suo attivo anche numerose ricerche e pubblicazioni incentrate su temi legati ai mercati finanziari. In passato, ha lavorato come Collaboratore presso la Cattedra di Economia internazionale dell'Università di Torino e presso la Cattedra di Mercati Finanziari Internazionali dell'Università di Roma.Il ritratto professionale del manager Valerio Camerano
Valerio Camerano inizia la sua carriera nel 1991, lavorando nell'istituto finanziario internazionale CITIBANK e occupandosi di investimenti e di Corporate Banking. Nel 2000 passa in Camuzzi, Gruppo industriale di Piacenza per il quale ricopre il ruolo di Direttore Strategie e Sviluppo. L'anno successivo gli viene affidato il ruolo di Direttore Generale di Plenia, nata dalla separazione societaria tra rete gas e clienti. Il 2002 è un anno importante per la crescita professionale del manager, che entra nel Gruppo Enel in qualità di Direttore Generale di Enel Gas. Resta nel Gruppo fino al 2006 in qualità di Amministratore Unico di tre società operative e Consigliere di Amministrazione in quattro realtà. Successivamente, viene nominato Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energie, gruppo internazionale francese. È inoltre attivo nel Comitato Esecutivo, con Responsabilità per l'Italia su Business Development, Comunicazione e Relazioni Istituzionali. Valerio Camerano diventa AD di A2A nel 2014, mentre nel giugno 2017 assume anche il ruolo di Direttore Generale del Gruppo, che rappresenta una delle maggiori multiutility italiane nel settore energia e ambiente. Attualmente è Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia Assolombarda.martedì 13 novembre 2018
Studio Legale di Andrea Mascetti: il tradimento non è causa di annullamento di una donazione immobiliare
L'avvocato Marta Cipriani, dello studio legale che porta il nome di Andrea Mascetti, commenta la recentissima sentenza della Corte di Cassazione che annulla la giurisprudenza precedente, la quale riteneva una comprovata infedeltà motivo giustificante l'annullamento di una donazione immobiliare da parte di un coniuge verso l'altro.
Lo studio di Andrea Mascetti riporta le novità in tema di tradimento coniugale e donazioni immobiliari
L'avvocato Marta Cipriani, dello studio legale fondato da Andrea Mascetti, ha scritto in merito alle novità introdotte dal pronunciamento avvenuto il 10 ottobre scorso da parte della Corte di Cassazione e riguardante il caso di un marito che era andato in giudizio nei confronti della moglie, per la quale aveva disposto una donazione immobilare quando ancora non erano sposati e comunque prima di venire a conoscenza di ben due sue relazioni extramatrimoniali. Mentre infatti in precedenza il tradimento da solo, che doveva comunque essere accertato con sicurezza, poteva essere una delle cause di annullamento della donazione di immobili secondo quanto disposto dall'art. 801 del codice civile, con la sentenza n. 24965 questo decade dall'essere sufficiente per una revoca. Quanto richiesto, infatti, è un "durevole sentimento di disistima delle qualità morali del donante, espressione di radicata e profonda avversione o di animosità" verso quest'ultimo, ovvero un atteggiamento profondamente intriso di ingiurie e oggettivamente ingrato e irrispettoso nei confronti del coniuge tradito. Resta in ogni caso valida la semplice prova dell'avvenuto tradimento ai fini dell'addebito della separazione al consorte la cui infedeltà è stata resa manifesta.Andrea Mascetti: l'iter professionale del titolare dello Studio Legale Mascetti
Andrea Mascetti, fondatore dello studio legale che porta il suo nome e che ha sedi a Varese e Milano, si laurea nel 1996 in Legge presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. È membro dell'Ordine degli Avvocati meneghino e patrocinante in Cassazione, e ha quale focus della sua attività legale il diritto societario e amministrativo. Consulente presso diverse società, enti locali e realtà del settore pubblico, oltre ad aver collaborato con il SALT (Studio Associato Legale Tributario), associato a Ernst & Young. Negli ultimi anni, Andrea Mascetti si è anche speso per quanto concerne gli ambiti della reputazione online e del diritto legato all'arte ed ha assunto i ruoli di Presidente e componente di organismi di vigilanza, secondo quanto previsto dalla legge 231 del 2001 e, infine, Membro dei Board di istituti di credito e società commerciali italiani ed esteri.Mostra commemorativa della schedatura degli ebrei a Milano (1938): presente Marilisa D’Amico
La Sala Lab della Triennale ospita la mostra intitolata "...ma poi, che cos'è un nome?", che ripercorre attraverso documenti pressoché inediti il triste episodio del censimento dei cittadini di fede ebraica, che iniziò il 22 agosto 1938 a Milano e diede il via alla successiva approvazione delle leggi razziali fasciste su scala nazionale. Alla serata inaugurale presente anche il Prorettore dell'Università degli Studi di Milano Marilisa D'Amico.
Pensata come installazione e posizionata nell'ingresso principale della Triennale, la mostra vuole omaggiare i 10.591 ebrei milanesi schedati il 22 agosto 1938 e a cui vennero successivamente tolti i diritti di cittadinanza italiana il 17 novembre, data in cui entrarono pienamente in vigore le leggi a difesa della razza a opera di Mussolini.
Il censimento è stato ricostruto sulla base di una documentazione rinvenuta la prima volta nel 2007 nei depositi della municipalità, a cui è seguito uno studio i cui frutti si sono concretizzati appunto oggi nella mostra-evento e che ha anche permesso di inquadrare più chiaramente gli accadimenti che coinvolsero i cittadini di fede ebraica dopo l'8 settembre 1943, tra imprigionamenti, messe al confino e, fortunatamente, anche salvataggi.
Marilisa D'Amico rende omaggio al tragico evento che ha segnato la storia milanese e italiana
All'inaugurazione dell'esposizione, lo scorso 23 ottobre, era presente anche il Prorettore dell'Unimi MarilisaD'Amico, insieme, tra gli altri, alla senatrice a vita Liliana Segre. La mostra, concepita all'interno degli eventi di "Milano È Memoria" della municipalità meneghina e sostenuta dall'Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici, è stata resa possibile grazie al contributo delle due fondazioni Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e Memoriale della Shoah, entrambe di Milano, con la partecipazione dell'Università Statale.Pensata come installazione e posizionata nell'ingresso principale della Triennale, la mostra vuole omaggiare i 10.591 ebrei milanesi schedati il 22 agosto 1938 e a cui vennero successivamente tolti i diritti di cittadinanza italiana il 17 novembre, data in cui entrarono pienamente in vigore le leggi a difesa della razza a opera di Mussolini.
Il censimento è stato ricostruto sulla base di una documentazione rinvenuta la prima volta nel 2007 nei depositi della municipalità, a cui è seguito uno studio i cui frutti si sono concretizzati appunto oggi nella mostra-evento e che ha anche permesso di inquadrare più chiaramente gli accadimenti che coinvolsero i cittadini di fede ebraica dopo l'8 settembre 1943, tra imprigionamenti, messe al confino e, fortunatamente, anche salvataggi.
Marilisa D'Amico, avvocato dei diritti e dell'uguaglianza civile e sociale
Marilisa D'Amico, Prorettore dell'Università Statale di Milano, ha un'ultraventennale esperienza nella difesa dei diritti civili e sociali acquisiti e nell'incoraggiamento di un dibattito giuridico, e di un recepimento all'interno dell'ordinamento italiano, dei cosiddetti "nuovi diritti", con specifico riferimento alle problematiche costituzionali sottese alle tematiche del riconoscimento delle unioni omosessuali, della procreazione medicalmente assistita, dell'interruzione volontaria di gravidanza e del testamento biologico. Inoltre, anche per sua personale esperienza, è da sempre attiva nella promozione di normative volte a garantire pari opportunità tra uomo e donna in tutti gli ambiti della vita privata e professionale, oltre a campagne in difesa di una immagine femminile "sana" da veicolare all'interno dei mass media e nella comunicazione.giovedì 8 novembre 2018
Il nuovo accordo tra Federico Motta Editore e Il Sole 24 Ore punta al settore dell’architettura
Il Sole 24 Ore, con i suoi periodici di settore, unisce la propria esperienza a quella di Federico Motta Editore, che da sempre si dedica all'ambito dell'architettura con cataloghi e collane specializzate.
Federico Motta Editore: Motta Architettura
Federico Motta Editore e Il Sole 24 Ore hanno stretto una collaborazione nel settore dell'architettura: l'accordo, che nasce con l'obiettivo di rispondere in maniera completa e adeguata alle esigenze degli esperti del comparto, prevede l'entrata del Sole 24 Ore nella società editoriale Motta Architettura. Il quotidiano detiene una quota aziendale del 40%. La collaborazione è utile a progettisti, designer e architetti, che possono usufruire di un'ampia gamma di prodotti sia online sia attraverso l'editoria tradizionale. Il progetto prevede anche l'organizzazione di una serie di eventi dedicati al settore. Federico Motta Editore, con Motta Architettura, offre riviste di architettura (Area, Materia e d'A), un catalogo di libri articolato in diverse collane (come ad esempio Tipologie, Architetti del Novecento, Tools, Disegni e Schizzi) e un portale online tra i più visitati del settore. Il Sole 24 Ore, da parte sua, è da anni presente nel mondo delle costruzioni con periodici, banche dati e con un'offerta formativa che spazia dall'e-learning a corsi e seminari tradizionali. Attraverso la nuova collaborazione, si punta ad arricchire e valorizzare il portafoglio prodotti di Motta Architettura, sviluppando così nuove iniziative editoriali.Le altre collaborazioni di Federico Motta Editore
Marchio simbolo di cultura, qualità e autorevolezza, Federico Motta Editore nasce il 14 gennaio 1929 con il nome di "Cliché Motta". Dalla fondazione, la casa editrice ha sempre prestato grande attenzione all'innovazione, sfruttando a pieno le nuove potenzialità tecnologiche e legate all'avvento di Internet: tra le novità introdotte, ci sono ad esempio le Tavole Transvision, il Sonobox, i CD-Rom, l'enciclopedia Motta con Internet TV, Internet Motta Club e il progetto mottaformazione.it. Federico Motta Editore, negli anni, ha generato sempre nuovo valore attraverso diverse collaborazioni di particolare rilievo, con autori di fama internazionale e realtà di pregio all'interno del panorama italiano ed estero: tra le personalità di spicco con le quali ha collaborato, vanno ricordati Umberto Eco, che ha lavorato con la casa editrice per più di dieci anni per la stesura della collana Historia, e Margherita Hack, che si è occupata del mondo delle scienze. La casa editrice ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino D'Oro, Rai, Disney, Il Corriere della Sera, il Ministero dell'Istruzione, Il Sole 24 Ore e molti altri.sabato 3 novembre 2018
Amos Genish: TIM beneficerà della “decommodity” introdotta dalla quinta generazione
"Le telco stanno perdendo valore dal punto di vista finanziario e gli azionisti si tirano indietro. Non possiamo ignorare questo fallimento di mercato. Abbiamo bisogno del 5G per passare da un settore dissanguato a un settore vincente" così decreta Amos Genish in un articolo del Financial Times, sottolineando la necessità della rete di quinta generazione.
Amos Genish illustra le problematiche determinanti legate al calo in Borsa del titolo TIM
Con il Consiglio di Amministrazione di TIM come prossimo appuntamento da calendario, l'Amministratore Delegato della società Amos Genish ha rilasciato un'intervista al Financial Times parlando a lungo e nel dettaglio delle recenti vicende legate al settore delle telecomunicazioni in Italia, soprattutto a partire dal mese di maggio. Da quel momento, infatti, il valore delle azioni della compagnia di Genish è calato anche del 40% e le cause sono da ricercare in eventi concomitanti quali: concorrenza dei prezzi, disciplina generale slegata dalle circostanze specifiche e, in ultima istanza, utili che non riescono a coprire le spese sostenute. Oltre alla fragilità della governance interna all'azienda.L'AD intravede però nella rete mobile di quinta generazione un'ancora di salvataggio per la società, la cui partecipazione alla gara per il 5G non è stata comunque indolore.Il cauto ottimismo di Amos Genish collegato alla rete 5G e agli studi di Deutsche Bank e Bloomberg
Sempre nelle parole di Amos Genish, la rete di quinta generazione permetterà una compartimentazione della proposta agli utenti di telefonia mobile, che potranno beneficiare di servizi a valore aggiunto: la strada sarà quindi quella in direzione di una "decommodity", la quale porterà anche servizi lato mobile sempre più performanti. Anche la fusione di TIM con Open Fiber come unica entità super partes e che possa fornire "all'ingrosso" l'accesso alla rete infrastrutturale rientrerebbe nei risvolti positivi indicati dal manager, poichè il confronto verrebbe poi spostato sull'offerta al pubblico. Nel frattempo, nonostante il ribasso dei conti della compagnia previsto per il terzo semestre del 2018, viene ipotizzata una stabilità del margine operativo lordo e inoltre, secondo le analisi veicolate da Deutsche Bank, è comunque consigliabile un acquisto del titolo in Borsa visto il suo miglior posizionamento rispetto alla concorrenza e la fiducia accordata al piano di Genish. Anche secondo uno studio di Bloomberg, TIM resterà anche nel terzo trimestre l'azienda telco meno in balìa dei mercati, continuando a dimostrare la sua resilienza nei confronti del nuovo operatore Iliad.mercoledì 31 ottobre 2018
Management: l’iter formativo e professionale di Vito Gamberale
La crescita professionale di Vito Gamberale passa attraverso alcuni dei più grandi gruppi del Paese. E oggi, dopo una carriera cinquantennale, è pronto a raccogliere nuove sfide lavorative.
Vito Gamberale: formazione e affermazione professionale
È all'Università "La Sapienza" che la carriera di Vito Gamberale prende il via. Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica, intraprende una breve esperienza come assistente alla cattedra di Impianti Meccanici. Dal 1968 al 1969 lavora all'Anic, l'Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili del gruppo Eni: in seguito entra in IMI, Istituto Mobiliare Italiano, dove fino al 1977 si occupa di valutazione di imprese nei settori tessile, dell'abbigliamento, siderurgico, meccanico. Successivamente è Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni all'interno della Società per le Gestioni e le Partecipazioni Statali (Gepi), partecipata al 50% da IMI, nel periodo 1984-1991 opera di nuovo nel settore petrolifero, guidando aziende controllate da Eni. Negli anni Novanta viene nominato Amministratore Delegato in Sip: sempre nell'ambito della telefonia nel 1995 contribuisce alla nascita di Telecom Italia Mobile diventandone il primo Amministratore Delegato. Nel 1998 entra a far parte di 21 Investimenti come Vicepresidente e nel 2000 Vito Gamberale viene nominato AD di Autostrade per l'Italia, incarico che ricopre fino al 2006 quando decide di lasciare dedicandosi a nuove avventure professionali.Vito Gamberale: gli incarichi recenti e i riconoscimenti
Nel 2007 Vito Gamberale crea e lancia F2i, il primo fondo specializzato in investimenti nel settore delle infrastrutture: oggi è il più grande fondo infrastrutturale del Paese. Lo guida fino al 2014 quando diventa Presidente del Gruppo PSC, attivo nel settore dell'impiantistica tecnologica di edifici, metropolitane, ferrovie ed autostrade. Dal luglio 2015 al settembre 2018 ha ricoperto il ruolo di Presidente in Quercus Assets Selection. Attualmente Vito Gamberale è Presidente e azionista di Iterchimica, che si occupa di additivi chimici per asfalti. Nel 2007 l'Università "Tor Vergata" di Roma gli ha conferito la laurea honoris causa in Ingegneria delle telecomunicazioni.venerdì 26 ottobre 2018
Modifiche all’art. 41-bis: la sentenza di cui è relatore Nicolò Zanon
La sentenza della Corte Costituzionale che dà ai detenuti in 41-bis la possibilità di cucinare in cella: il relatore è Nicolò Zanon, giurista e docente italiano.
41-bis, stop a divieto di cucinare in carcere: relatore della sentenza il giudice Nicolò Zanon
La Corte costituzionale ha sancito l'illegittimità della norma che vieta di cuocere cibi ai detenuti in regime di carcere duro. Nicolò Zanon è relatore della sentenza che modifica l'art. 41-bis e concede a chi vi è sottoposto di "conservare la possibilità di accedere a piccoli gesti di normalità quotidiana, tanto più preziosi in quanto costituenti gli ultimi residui in cui può espandersi la sua libertà individuale". La misura restrittiva, contenuta nel comma 2-quarter, era stata introdotta nel 2009 per contrastare l'eventuale crescita di "potere" e prestigio criminale del detenuto all'interno della struttura penitenziaria, misurata anche in base alla disponibilità di generi alimentari cosiddetti "di lusso". D'altronde, come osserva anche la sentenza redatta dal giudice Nicolò Zanon, è "la stessa ordinaria applicazione delle regole di disciplina specificamente previste a rendere pressoché impossibile qualunque abusiva posizione di privilegio o di potere all'interno del carcere collegata alla cottura del cibo".Nicolò Zanon: il ritratto formativo e professionale
Giurista e docente italiano, Nicolò Zanon nasce a Torino nel 1961. Ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, opera attualmente anche come Giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (18 ottobre 2014). In ambito accademico è conosciuto anche all'estero: annovera esperienze formative e professionali in Germania (Università di Bayreuth) e in Francia (Aix-en-Provence). Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di docenza in diversi atenei italiani: presso le Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova, di Giurisprudenza dell'Università di Milano-Bicocca, di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Parallelamente svolge anche attività di ricerca: numerose le pubblicazioni relative a temi di diritto costituzionale, regionale, tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e in quelli stranieri. Altre vertono sulla libertà di mandato del parlamentare. In ambito istituzionale Nicolò Zanon è stato componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura (2010-2014) e nel 2013 è stato chiamato a operare nella Commissione dei cd. "saggi" per la revisione della parte seconda della Costituzione. Già membro del comitato di redazione della rivista "Ideazione" e del comitato scientifico della rivista "Giurisprudenza costituzionale", il docente ha fatto parte del comitato scientifico della rivista "Percorsi costituzionali" e della direzione della rivista "Quaderni Costituzionali": oltre a collaborare con testate autorevoli tra cui "Il Sole 24 Ore" e "Il Giornale", ha pubblicato articoli su riviste giuridiche italiane e straniere.L’AD Amos Genish: TIM proietta l’Italia nella rivoluzione 5G
Le maggiori realtà del settore TLC riunite a Bruxelles per il Summit FT-Etno: l'AD Amos Genish parla del 5G e sottolinea l'impegno del gruppo nel contribuire alla crescita dell'Italia.
Amos Genish: l'AD di TIM interviene al Summit FT-Etno
"Il 5G sarà una rivoluzione sia per i consumatori che per le imprese": intervenuto nel corso del Summit FT-Etno lo scorso 15 ottobre, l'Amministratore Delegato di TIM Amos Genish si è soffermato sulle potenzialità delle tecnologie e degli standard di quinta generazione, analizzandone l'impatto nella società. Non solo: l'AD ha fatto notare come il 5G apra a grandi opportunità anche per gli operatori del settore. E in questa prospettiva Amos Genish e gli altri Top Manager presenti all'evento di Bruxelles auspicano nel sostegno di politiche comunitarie: "I regolatori hanno la grande opportunità di stimolare questo corso, semplificando i processi che governano lo sviluppo della rete e incentivando la domanda di servizi innovativi".TIM, l'AD Amos Genish: "Spingiamo sulla rete 5G"
A Bruxelles per partecipare al Summit FT-Etno, l'AD di TIM Amos Genish ha sottolineato il valore strategico del gruppo per la crescita del Paese: "Siamo fortemente coinvolti nel processo dell'Italia verso la Gigabit Society, e forniamo già l'80% del fisso del paese e il 98% delle connessioni mobili". L'AD ha quindi rimarcato come la recente asta di frequenze si inserisca in questo percorso, rappresentando "un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione del Paese". Tutte le frequenze acquisite da TIM hanno caratteristiche diverse e complementari in termini di copertura, penetrazione e capacità e saranno disponibili fino al 2037. Come ha ribadito l'AD Amos Genish, l'Italia nel 5G non può rimanere indietro e "per questo ci siamo impegnati a lanciarlo: ci saranno le prime cinque città già entro la fine giugno-luglio 2019".martedì 23 ottobre 2018
Community Group partner del Premio Campiello: la società di Auro Palomba sostiene la cultura
Partnership tra il Premio Campiello e Community Group: la società guidata da Auro Palomba ha sostenuto il concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello/Confindustria Veneto.
Community Group di Auro Palomba partner del Premio Campiello
Concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello/Confindustria Veneto, il Premio Campiello è giunto quest'anno alla sua 56esima edizione. Un riconoscimento prestigioso che contribuisce alla diffusione della cultura e della letteratura e che il 15 settembre, presso il Teatro La Fenice di Venezia, ha proclamato il vincitore 2018. La vittoria è andata a Le assaggiatrici di Rosella Postorino, romanzo che narra la storia di Rosa Sauer, una delle assaggiatrici di Hitler. Condotta da Mia Ceran ed Enrico Bertolino, la serata ha trovato anche un lungo momento per ricordare con un applauso commosso l'editore Cesare De Michelis, venuto a mancare da poco. Tra le realtà che hanno supportato questo prestigioso premio anche Community Group, società multidisciplinare fondata da Auro Palomba che opera nel reputation management, nella comunicazione, nel media training e nei Public Affairs. Il Gruppo ha collaborato in qualità di partner condividendo i valori che contraddistinguono il Premio: indipendenza, autorevolezza e trasparenza.Auro Palomba: le tappe del percorso professionale
Presidente e Fondatore di Community Group, Auro Palomba avvia il suo percorso professionale nel 1986, occupandosi di comunicazione come giornalista economico e finanziario. Nei 15 anni di esperienza nel settore, scrive per Italia Oggi, Il Giornale e Il Messaggero e lavora in televisione come autore e conduttore di "Nordest" (Class-CNBC) e "Borsa Oggi" (Telelombardia). Il 2001 segna una svolta nel suo iter: fonda Community Group e ne assume la presidenza, portando la società a diventare leader nel settore della comunicazione e del reputation management. Membro del Consiglio di Amministrazione di Save the Children, Auro Palomba è anche componente del Comitato scientifico di Quale impresa. In passato, è stato Direttore della newsletter di Fondazione Nordest, Direttore della Comunicazione di 21 Investimenti e Netsystem e Vice Presidente e Direttore Generale della "Maurizio Costanzo Comunicazione". Nel luglio del 2018, insieme ad Andrea Barchiesi, dà vita alla joint venture Reputation Science, società che unisce le competenze della comunicazione tradizionale e digitale. Tra i riconoscimenti, nel 2017 è stato insignito del premio "Financecommunity" come professionista dell'anno.Alessandro Benetton all’incontro del Festival dello Sport dedicato alla sostenibilità
Anche lo sport non può più fare a meno di occuparsi di ambiente e sostenibilità: è su questo argomento che si è incentrato l'incontro del 13 ottobre a Trento, al quale hanno partecipato anche Gian Paolo Montali, Riccardo Bonadeo e Alessandro Benetton.
Alessandro Benetton al Festival dello Sport di Trento
Lo sport ha un impatto importante sull'ambiente, basti pensare a una macchina lanciata a 300 all'ora su una pista o a uno stadio, che richiede spazi e strade per trasporti pubblici e privati. "Niente può essere come prima" è il sottotitolo dell'incontro che si è svolto il 13 ottobre a Trento, nel contesto del Festival dello Sport 2018. Durante la conversazione presso Palazzo Geremia sono intervenuti Alessandro Benetton, Presidente della Fondazione Cortina 2021, Gian Paolo Montali, Direttore Generale del progetto Ryder Cup 2022 e Riccardo Bonadeo, Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda. "La sostenibilità è un aspetto fondamentale del progetto Ryder, e al di là dell'usare meno acqua, di scegliere determinate sementi, di non usare sostanze chimiche, cerchiamo anche di aiutare le città a riqualificare zone degradate", ha spiegato Gian Paolo Montali, sottolineando il lavoro già svolto a Livorno. Riccardo Bonadeo, impegnato sul fronte della tutela dei mari con la "Carta Smeralda", ha puntato l'attenzione sull'importanza delle iniziative di sensibilizzazione per i bambini sul tema della tutela del mare. "Gli ultimi Nobel sono andati a studiosi che hanno cercato di conciliare economia e sostenibilità", ha aggiunto Alessandro Benetton. "I grandi eventi danno una svolta all'economia e sarà così anche per Cortina. Vogliamo che dopo i Mondiali di sci nel 2021, la città abbia acquisito la capacità di migliorarsi."La carriera di Alessandro Benetton: dalla formazione negli Stati Uniti a 21 Investimenti
Spirito imprenditoriale, tenacia, coraggio e intraprendenza: sono caratteristiche che contraddistinguono il percorso professionale di Alessandro Benetton, Top Manager italiano nato a Treviso nel 1964. La sua formazione avviene negli Stati Uniti: in seguito alla laurea in Business Administration presso l'Università di Boston, consegue il Master in Business Administration dell'Harvard Business School. Inizia il suo percorso professionale in Goldman Sachs International, dove lavora come analista specializzato in ambito M&A ed Equity Offering presso il dipartimento di Global Finance, nella sede di Londra. Nel 1988 diventa Presidente di Benetton Formula, guidando la scuderia per il decennio successivo e conseguendo importanti vittorie, tra cui due campionati mondiali piloti. Nel 1992 Alessandro Benetton dà vita a 21 Investimenti, tra le prime realtà italiane a occuparsi di private equity. Dal 2012 al 2014 svolge l'incarico di Presidente per Benetton Group, oltre a operare nell'Advisory Committee di Robert Bosch Internationale Beteiligungen AG di Zurigo. Dal 2017 è Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente che si occupa di organizzare i Mondiali di Sci. Negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti: il titolo di Cavaliere del Lavoro, il Premio EY Imprenditore dell'Anno, il Premio Vittorio De Sica e il Premio America della Fondazione Italia USA.giovedì 11 ottobre 2018
Eni: la carriera dell’ingegner Roberto Casula in ambito manageriale
Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni dal 2014, Roberto Casula è un ingegnere e manager specializzato in ambito estrattivo e minerario.
Roberto Casula, tutti i ruoli professionali ricoperti in Eni
Roberto Casula inizia il proprio percorso in Eni nel 1997. Dopo aver collaborato sin dal 1988 con Agip e le consociate in Paesi come la Francia e l'Angola, fa ritorno in Italia per assumere l'incarico di Development and Production Coordinator della multinazionale di San Donato Milanese. Gestisce le attività operative e di business relative ai Paesi dell'Africa Occidentale e centro-asiatiche sino a quando, nel 2000, diventa Responsabile (Department Manager) dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran. Trasferitosi nella capitale Teheran, è a partire dall'anno successivo dirigente di Eni in qualità di Project Director. Tre anni più tardi, Roberto Casula viene nominato Amministratore Delegato di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A., consociata del Gruppo che si occupa delle operazioni di produzione ed esplorazione in Sicilia. Nel 2005 si sposta a Tripoli, Libia, Paese dove guida le attività nel ruolo di Managing Director di Eni Nord Africa BV. Tornato brevemente nella Penisola in qualità di Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana, si trasferisce in Nigeria (presso la capitale Abuja) per assumere poco più tardi la carica di Presidente (Chairman) delle tre consociate N.A.O.C. Ltd, N.A.E. Ltd., A.E.N.R. Ltd. Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni dal 2014, Roberto Casula ha ricoperto inoltre il ruolo di Executive Vice President.La Formazione di Roberto Casula e l'esperienza in Agip
Nato agli inizi degli anni Sessanta in Sardegna, Roberto Casula porta a termine il percorso formativo nel 1988 laureandosi in Ingegneria Mineraria presso l'Università degli Studi di Cagliari. Una volta abilitato alla professione di ingegnere, grazie al superamento dell'esame di stato, dà avvio alla carriera lavorativa in Agip. Qui si occupa inizialmente delle prove di produzione e dell'acquisizione di dati sui pozzi petroliferi come ingegnere di giacimento. Successivamente, collabora con Beicip - Franlab a Sophia Antipolis, Francia, in qualità di Responsabile della supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Tra il 1992 e il 1994, Roberto Casula svolge un'ulteriore importante esperienza professionale all'estero: è chiamato infatti a rivestire in Angola, presso la consociata Agip Angola Lt con sede a Luanda, la capitale del Paese, rispettivamente gli incarichi di Reservoir Engineer e Petroleum Engineer. Chief Development engineer dal 1994, tre anni più tardi fa ritorno in Italia per l'inizio dell'avventura in Eni.Francesco Starace interviene alla cerimonia di apertura della Climate Week NYC
Il cambiamento climatico è stato al centro di un evento dal prestigio internazionale tenutosi, a partire dal 24 settembre, a New York. Tra gli ospiti anche Francesco Starace, AD di Enel, società da sempre impegnata in materia di decarbonizzazione e sviluppo delle energie da fonti rinnovabili.
Climate Week NYC: Francesco Starace interviene alla cerimonia di apertura
Una settimana di eventi per affrontare l'importante tema del cambiamento climatico: questo il focus della Climate Week di New York, la cui cerimonia di apertura si è tenuta il 24 settembre. Un appuntamento che ha radunato i maggiori leader del mondo industriale e politico, tra i quali anche Francesco Starace, intervenuto in rappresentanza di Enel, il cui modello di crescita "low carbon" è conosciuto su scala globale. L'Amministratore Delegato del Gruppo ha preso parte alla cerimonia di apertura e ha sottolineato il lavoro svolto in questi anni e quanto c'è ancora da fare per il futuro. In un panorama completamente mutato, "l'elettricità può portare a una riduzione dei gas a effetto serra in alcuni settori in cui la decarbonizzazione è spesso più difficile, come l'industria pesante, i trasporti, il riscaldamento e il raffreddamento" ha spiegato il manager. Il vero giro di boa per rendere pulite le nostre economie è quindi rappresentato da "una più profonda penetrazione dell'elettricità nei consumi finali". È sotto gli occhi di tutti, infatti, come lo sviluppo dell'energia rinnovabile sia sostenuto "non solo dal nostro impegno a favore del clima, ma soprattutto da fattori economici". Non a caso, Enel è stata riconosciuta un'azienda LEAD del Global Compact, impegnato a favorire la crescita sostenibile mondiale.Francesco Starace interviene al CdA del Global Compact e al secondo forum annuale Bloomberg Global Business
Oltre alla Climate Week di New York, Francesco Starace ha preso parte ad altri due importanti appuntamenti durante il suo viaggio oltreoceano. Ha incontrato, infatti, il Consiglio di Amministrazione del Global Compact delle Nazioni Unite, all'interno del quale è stato riconfermato a giugno dopo la prima nomina ricevuta nel 2015. Ha partecipato, inoltre, al secondo forum annuale Bloomberg Global Business: tenutosi il 26 settembre, l'evento ha avuto come tema principale quello delle opportunità di creazione di posti di lavoro, di commercio e crescita economica e ha riunito alcune delle più importanti personalità economiche e politiche a livello mondiale.Auro Palomba commenta l’analisi sulla reputazione online dei Dirigenti del settore Fashion
Auro Palomba, Chairman di Reputation Science, e Andrea Barchiesi, Amministratore Delegato, commentano i risultati della recente classifica basata sui dati analizzati da Reputation Manager: Remo Ruffini e Diego Della Valle sono i Top Manager nel settore Fashion.
Auro Palomba: il commento alla classifica curata da Reputation Science
Reputation Science, joint venture fondata da Auro Palomba e Andrea Barchiesi, ha di recente stilato la classifica che analizza la reputazione online dei maggiori manager italiani del settore Fashion. Lo studio curato da Reputation Science si basa su dati analizzati da Reputation Manager. Il settore del Fashion in Italia ha registrato un trend crescente negli ultimi 6 mesi, con un incremento pari al 2,1%. Sono state prese in esame le 8 figure apicali delle aziende leader del settore Fashion in Italia, che sono state inserite nell'Osservatorio permanente Top Manager Reputation: l'Osservatorio si occupa di monitorare ogni mese la Web Reputation dei vertici delle principali aziende italiane. "Il settore Fashion", ha commentato Auro Palomba, Chairman di Reputation Science e Presidente di Community Group, "rappresenta un comparto altamente rappresentativo del Made in Italy e dà un contributo rilevante alla bilancia economica del nostro Paese. Le aziende operanti in questo settore devono puntare a costruire e poi mantenere una reputazione solida, che possa essere un asset strategico a sostegno del business in continua crescita. Anche la presenza online e la Web Reputation dei singoli Top Manager deve essere orientata verso questi obiettivi, in quanto ambasciatori naturali dei valori del brand".Auro Palomba: i primi posti nella graduatoria dei Top Manager del Fashion in Italia
"Nell'ultimo periodo il settore del Fashion è stato al centro di numerose sfide legate ai temi dell'innovazione e del cambiamento", spiega Andrea Barchiesi, AD di Reputation Science. "I Top Manager incarnano alla perfezione questi valori tramite il lancio di progetti innovativi. Il mondo del Fashion e i manager legati a questo segmento cercano infatti di seguire il più possibile le esigenze in continua evoluzione del mercato dei consumatori. Nella classifica infatti si registra una generale stabilità reputazionale e alcuni casi di crescita". Secondo la classifica curata dalla joint venture fondata da Andrea Barchiesi e Auro Palomba, l'AD e Presidente di Moncler Remo Ruffini si aggiudica la prima posizione nel mese di luglio nel suo settore, con un punteggio di 58 (+3,07). L'identità digitale di Remo Ruffini ha beneficiato del recente lancio del progetto Genius e della nomina a Cavaliere del Lavoro ricevuta dal Presidente Mattarella. Diego Della Valle, Presidente Tod's, occupa il secondo posto con un punteggio di 56,75: la sua reputazione online è caratterizzata da alti volumi di conversazione incentrati sui valori dell'innovazione, della creatività e della sperimentazione. Seguono in classifica Leonardo Del Vecchio, Fondatore e Presidente Esecutivo di Luxottica, e Federico Marchetti, CEO di Yoox Net-a-Porter Group (YNAP). La graduatoria elaborata dalla joint venture tra Community Group, guidata da Auro Palomba, e Reputation Manager, prende in esame news, menzioni, blog, social network ed evoluzione storica, calcolando per ogni contenuto l'apporto reputazionalevenerdì 21 settembre 2018
L’opinione di Mauro Ticca in merito agli ultimi sviluppi della logistica multicanale
Secondo l'opinione di Mauro Ticca, grazie agli ultimi progressi compiuti nel campo dell'analisi predittiva, blockchain, big data e machine learning, la logistica conto terzi e i trasporti sono destinati ad entrare nel pieno della rivoluzione digitale.
Mauro Ticca: "Blockchain, big data e machine learning rivoluzioneranno la logistica"
Blockchain, big data e machine learning per l'analisi predittiva. Queste le tre tecnologie che per Mauro Ticca, manager specializzato nell'ambito della logistica da diversi decenni, sono destinate a rivoluzionare nei prossimi anni il settore e ad assistere gli operatori 3PL nello stare al passo con le richieste del mercato. Sono sempre di più gli esperti - ricorda il professionista di Torino - a parlare di rivoluzione digitale e Digital Supply Chain. Per questo motivo il mondo industriale si dimostra profondamente interessato dal tema, tanto che le previsioni economiche stimano per il segmento della Contract Logistics un giro di affari superiore ai 1.100 miliardi di Dollari di fatturato entro il 2022. Mauro Ticca osserva, in particolare, come tra le tendenze chiave siano emerse "relazioni sempre più strette tra clienti e fornitori di servizi 3PL" e "automazione dei processi aziendali per migliorare la produttività". Definita come "registro transnazionale sicuro, condiviso da tutte le parti che operano all'interno di una data rete distribuita di computer" la blockchain riduce errori umani e ritardi, mentre al contempo, sottolinea Mauro Ticca, garantisce trasparenza, sicurezza e governance delle transazioni.Dati e informazioni al servizio della logistica, il commento di Mauro Ticca
Le aziende più innovative del comparto, evidenzia Mauro Ticca, sono impegnate nel capire come utilizzare al meglio l'enorme flusso di dati, ovvero i big data, e affrontare la sempre più elevata complessità gestionale della logistica multicanale, derivante anche dalla grande diffusione dell'e-commerce. "Questa miniera di dati e informazioni - chiarisce Mauro Ticca - se correttamente incanalata e analizzata può fornire un incredibile supporto all'intera catena logistica di qualsiasi azienda, sino al punto di anticipare le esigenze dei clienti". Le soluzioni tradizionali, evidenzia il manager, non bastano per aggregare e analizzare la vasta quantità di informazioni a disposizione: da qui la necessità di sviluppare algoritmi capaci di aiutarci a "trovare una spiegazione ad un fenomeno (descriptive), anticiparci cosa succederà (predictive) o suggerirci cosa fare per ottimizzare un processo (prescriptive)". Per tale ragione, Mauro Ticca sostiene come il fenomeno dei Big Data "risieda nella capacità innovativa, nelle idee e apertura a nuove soluzioni delle aziende".Incarichi ricoperti da Claudio Machetti in ambito finanziario e manageriale
Operativo tra gli anni '80 e '90 nell'ambito dell'analisi finanziaria, Claudio Machetti inizia nel 2000 la propria carriera in Enel, società in cui è stato nominato Direttore della Global Trading Business Line nel maggio 2014. È, inoltre, Presidente di Enel Trade S.p.A.
Claudio Machetti, i primi anni della sua carriera professionale
Originario di Roma e formatosi con una Laurea in Scienze Statistiche, conseguita all'Università La Sapienza, Claudio Machetti inizia il suo percorso professionale nel 1983 a Milano, presso la filiale locale del Banco di Roma. Trascorsi due anni, torna nella capitale, dove viene trasferito dapprima presso la Direzione Centrale nel ruolo di analista finanziario e in seguito nell'Ufficio Analisi Finanziarie come funzionario della Direzione Finanziaria. Dopo essersi occupato dell'analisi del merito di credito dei grandi gruppi industriali del Paese, si specializza dunque in materia di equity curando lo sbarco di alcune società in Borsa. Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari dal 1990 al 1992, Claudio Machetti si sposta alle Ferrovie dello Stato dove lavora in qualità di Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e successivamente Direttore della Finanza Operativa. Nel medesimo periodo è protagonista nella costituzione di Fercredit, società finanziaria specializzata in ambito captive nei settori del factoring, del leasing e del credito al consumo e per la quale rivestirà in seguito l'incarico di Amministratore Delegato.L'esperienza di Claudio Machetti in Enel
Claudio Machetti arriva in Enel nel 2000. Inizialmente Responsabile dell'Area Finanza, è coinvolto da subito nella fondazione di Enelfactor, di cui è nominato CEO. Nello stesso anno costituisce inoltre la società assicuratrice captive del gruppo, Enel Insurance. Presidente per la stessa sino al 2014, nonché di Fondenel e Fopen (rispettivamente i fondi pensione dei dirigenti e degli operai del gruppo), nel 2005 viene nominato Direttore Finanziario. Quattro anni più tardi Claudio Machetti assume la guida della neonata divisione responsabile del controllo dei rischi aziendali, la Direzione Risk Management. A capo della Direzione Global Trading dal maggio del 2014, responsabile della gestione di approvigionamento di gas, carbone e olio combustibile, nonché della gestione dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica dei mercati di riferimento del Gruppo. Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Trade dallo stesso anno, Claudio Machetti è stato inoltre riconfermato nell'incarico di Presidente di Fondenel nel 2015.“Le Fonti Awards”: l’edizione 2018 a Carlo Malinconico
Altra vittoria a Le Fonti Awards per Carlo Malinconico: il titolare dello Studio Legale Malinconico ha trionfato anche all'edizione 2018 in quanto "Avvocato dell'anno in Diritto Amministrativo".
Carlo Malinconico: la vittoria a Le Fonti Awards 2018
Ancora una vittoria al Premio Le Fonti per Carlo Malinconico e l'omonimo Studio Legale. Proclamato "Avvocato dell'Anno - Boutique di Eccellenza Diritto Amministrativo", il legale ha ritirato il riconoscimento lo scorso 21 giugno a Palazzo Mezzanotte, nella splendida cornice di Borsa Italiana: la cerimonia intitolata Le Fonti Day & Night si è svolta con il patrocinio della Commissione Europea. È dal 2015 che Carlo Malinconico riceve riconoscimenti tra le realtà che si distinguono in campo industriale, finanziario e legale: tre anni fa a trionfare fu lo Studio Legale Malinconico, premiato nella categoria "Boutique d'eccellenza dell'anno nell'ambito del diritto amministrativo". Nel 2016 invece il premio andò al legale in quanto "Avvocato dell'anno nel settore del diritto amministrativo", mentre lo scorso anno se lo aggiudicò nuovamente lo studio professionale in quanto "Boutique d'eccellenza dell'anno in materia di diritto dei trasporti". Oltre alla massima esposizione mediatica a livello nazionale, Le Fonti porta ai vincitori anche grande visibilità su scala globale: il Premio è presente infatti anche a New York, Hong Kong, Dubai, Singapore, Londra e in molti altri centri finanziari globali.Carlo Malinconico: il ritratto professionale
Giurista e accademico, Carlo Malinconico è il fondatore e il titolare dello Studio Legale Malinconico ma il suo curriculum professionale è ricco di numerose esperienze di rilievo. Si laurea in Giurisprudenza all'Università "Statale" di Milano: supera l'esame di abilitazione a procuratore legale e successivamente i concorsi pubblici in magistratura e a Procuratore dello Stato, cominciando a esercitare. È il 1985 quando diventa Consigliere di Stato vincendo il relativo concorso. Si occupa di processi di notevole rilevanza pubblica: nel 2002 si sperimenta anche come docente. È l'inizio di un'altra brillante parentesi professionale che lo vede insegnare prima alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Udine e poi a quella di Roma "Tor Vergata". Nel 2003 crea lo Studio Legale Malinconico, che fornisce assistenza legale ad amministrazioni pubbliche, persone e imprese pubbliche e private. Negli anni Carlo Malinconico ha lavorato anche a procedimenti in materia di antitrust e tutela del consumatore, di ambiente, energia e servizi pubblici, concessioni autostradali e telecomunicazioni.Whitewaller: Beatrice Trussardi è “guest editor” per la città di Milano
"Negli ultimi 15 anni, Milano è sempre stata fortemente connessa con le attività della Fondazione Trussardi. È una città con un'energia dinamica". Beatrice Trussardi racconta la sua Milano per Whitewaller, con consigli su mostre, eventi e lifestyle.
Beatrice Trussardi per Whitewaller
L'imprenditrice culturale Beatrice Trussardi ha da sempre un rapporto molto stretto con Milano, con il suo lifestyle, le sue ricchezze artistiche e le opportunità legate al design e all'arte contemporanea. Presidente della Fondazione Nicola Trussardi dal 1999, di recente è stata scelta come "guest editor" per Whitewaller, l'App e la piattaforma di pubblicazione legata alla rivista Whitewall, dedicata all'esplorazione di ciò che connette arte, design, moda e lifestyle delle grandi città. "Milano ha sempre fatto parte della mia vita", scrive l'imprenditrice. "Negli ultimi 15 anni, è sempre stata fortemente connessa alle attività della Fondazione Nicola Trussardi. È una città con un'energia dinamica". Beatrice Trussardi sottolinea come nella città si mescolino alla perfezione i valori della storia italiana e le caratteristiche tipiche del suo lifestyle, da una forte eredità culturale al migliore "made in Italy", dalla moda, al design fino al cibo. Milano è anche caratterizzata da un'interessante ricerca per l'innovazione, che la porta a essere il territorio perfetto per ispirare e ospitare le opere d'arte contemporanea più visionarie. "È il posto giusto dove essere in Europa", sottolinea l'imprenditrice: è la città "dove le idee possono diventare realtà".I consigli dell'imprenditrice culturale Beatrice Trussardi: "miart" e Salone del Mobile
La Fondazione Nicola Trussardi ha portato a Milano, nel Parco di CityLife, l'opera innovativa dell'artista britannico Jeremy Deller: "Sacrilege" è un'installazione a cielo aperto che riproduce in scala 1:1 il sito archeologico di Stonehenge. Curata da Massimiliano Gioni, l'opera gonfiabile ha coinvolto i cittadini di Milano, dai più grandi ai più piccoli, che hanno avuto la possibilità di attraversare l'installazione e prendervi parte attivamente, camminando sui gonfiabili. Questa è solo una delle attività consigliate da Beatrice Trussardi nel suo editoriale per Whitewaller. Durante "miart" e il Salone del Mobile infatti, Milano diventa il centro aggregatore dei maggiori esponenti dell'arte e del design internazionale, ospitando mostre, eventi e presentazioni. Tra quelle ricordate dall'imprenditrice culturale, risultano ad esempio lo spettacolo di Matt Mullican all'HangarBicocca, o di Barry X al Castello Sforzesco e Villa Panza. Per il design, spicca la zona di Ventura Centrale, vicino alla Stazione, o la mostra "Typecasting: An Assembly of Iconic, Forgotten and new Vitra Characters" curata da Robert Stadler. Beatrice Trussardi consiglia uno dei tre ristoranti di Carlo Cracco, come ad esempio l'ultimo aperto in Galleria Vittorio Emanuele II. Infine, nell'editoriale è suggerita anche una passeggiata in Porta Venezia, in particolare tra Via Malpaghi e Via Melzo, per trovare molti piccoli negozi di prodotti ricercati, originali ed esotici.
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martedì 28 agosto 2018
Community Group: cresce l’abitudine degli italiani ad acquistare online
L'avanzare di internet e delle piattaforme d'acquisto online sta influenzando le abitudini degli italiani, che fanno sempre più spese attraverso il web: l'indagine di Community Group , guidata da Auro Palomba, analizza gli ultimi trend.
Community Group: i risultati dell'indagine sulle abitudini d'acquisto degli italiani
L'avvento delle grandi piattaforme distributive e di vendita online sta inevitabilmente cambiando le preferenze d'acquisto degli Italiani, che apprezzano sempre più la rapidità e la convenienza di fare spese attraverso il web. Community Group, attualmente guidata dall'esperto in comunicazione Auro Palomba, ha di recente indagato sulle nuove preferenze degli italiani, confermando che sempre più persone utilizzano i siti online nonostante non disdegnino l'esperienza nei negozi fisici. Il web ha il vantaggio di essere rapido e spesso meno costoso: questo intercetta perfettamente i bisogni delle famiglie, che hanno sempre meno capacità di spesa. Attraverso internet si compra di tutto e si hanno a portata di mano home banking, biglietti del treno, di aerei e vacanze. Nonostante questo, gli italiani rimangono al quartultimo posto in Europa in quanto ad acquisti online, mentre a dominare la classifica spiccano Britannici e Danesi. Secondo le rilevazioni di Community Group, nonostante la visibile avanzata dell'online, gli italiani non desiderano la chiusura dei negozi fisici, che offrono un'esperienza migliore, un'offerta più personalizzata e spesso più di qualità, e la possibilità di chiedere consiglio prima di acquistare.Community Group: le percentuali dell'indagine
L'indagine condotta dal team di Auro Palomba in Community Group è stata svolta in collaborazione con Intesa Sanpaolo per La Stampa. L'indagine LaST (Laboratorio sulla Società e il Territorio) ha raccolto dati a livello nazionale dall'11 al 15 aprile 2018, su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia, con età superiore ai 18 anni. Secondo gli ultimi dati ISTAT del 2017, gli internauti che fanno acquisti in rete sono cresciuti di più del 50% in un anno. Tra chi non ha fatto acquisti online negli ultimi 3 mesi invece, almeno il 43,2% ha usato il web per trovare informazioni e orientarsi prima di comprare. Molti utenti non acquistano direttamente, ma delegano a chi è più esperto: solo il 7,6% degli italiani non ha mai comprato online e non si è mai rivolto a qualcuno che lo facesse per lui. La maggioranza di questi sono disoccupati, ultrasessantacinquenni o residenti nel Mezzogiorno. Il 57,2% degli italiani si augura che la convivenza tra negozio online e fisico continui a lungo, a patto però che lo store fisico offra più possibilità di scelta e di personalizzazione. La ricerca di Community Group sottolinea anche come il negozio fisico rimanga molto richiesto nelle grandi città, in particolare dalle donne. La sfida quindi per il negozio fisico non riguarderà tanto i costi, quanto il tipo d'offerta e l'attenzione rivolta al cliente.L’AD Claudio Descalzi: nuove opportunità esplorative per Eni in Libia
Eni e il governo libico hanno discusso delle future opportunità esplorative e degli investimenti del gruppo nel Paese: l'AD Claudio Descalzi si concentra anche sulle iniziative sociali e di sostenibilità a sostegno delle popolazioni locali.
Libia: l'AD di Eni Claudio Descalzi incontra al-Sarraj
In visita a Tripoli, l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato Fayez al-Sarraj, capo del Consiglio di presidenza del governo libico di unità nazionale. Una importante occasione di confronto sui progetti del gruppo nel Paese, come quello di Bahr Essalam, dove di recente è stata avviata la produzione del primo pozzo. Lo start-up della fase 2 completa lo sviluppo del più grande giacimento a gas in produzione nell'offshore libico, incrementando il potenziale produttivo di circa 400 milioni di piedi cubi di standard gas al giorno (MMSCFD). Nelle previsioni del gruppo guidato da Claudio Descalzi, la fase 2 dovrebbe terminare tra settembre e ottobre, portando la produzione totale del campo a 1.100 MMSCFD.Eni: l'AD Claudio Descalzi sui progetti di sostenibilità per la Libia
Nell'incontro con il Capo del Governo libico, l'AD Claudio Descalzi ha parlato anche dell'avanzamento delle iniziative sociali e di sostenibilità avviate da Eni nel Paese: con un valore complessivo di 25 milioni di dollari, riguardano in particolare l'ambito sanitario e l'accesso all'acqua potabile. Il gruppo è anche il principale fornitore di gas al mercato locale, raddoppiato negli ultimi quattro anni, con 20 milioni di metri cubi al giorno destinati interamente ad alimentare le centrali elettriche del Paese per una capacità di generazione di energia di oltre 3 GW. Come ha ricordato Claudio Descalzi, Eni opera in Libia dal 1959: attualmente produce circa 320.000 barili di olio equivalente al giorno.Dalla laurea in Scienze Statistiche al ruolo di Direttore in Enel: l’iter di Claudio Machetti
Le esperienze professionali e il percorso all'interno del Gruppo Enel di Claudio Machetti, attualmente a capo della Divisione Global Trading e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading.
Claudio Machetti: formazione e incarichi professionali prima del suo ingresso in Enel
Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti consegue la maturità classica presso il Liceo "Tito Lucrezio Caro" e nel 1982 si laurea in Scienze Statistiche all'Università "La Sapienza". La sua prima esperienza professionale ha luogo all'interno del Banco di Roma: impiegato nella filiale di Milano, passa ben presto alla Direzione di Roma in qualità di Analista Finanziario, occupandosi in particolare dell'analisi del merito di credito dei più importanti gruppi industriali del Paese. Sono gli anni in cui si specializza anche in ambito equity e nella gestione delle IPO di alcune società nella Borsa Italiana. Conclusa questa esperienza nel 1992, Claudio Machetti viene assunto da Ferrovie dello Stato inizialmente come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e in seguito come Direttore della Finanza Operativa. Sempre in questo periodo, è tra i fautori della fondazione e viene nominato Amministratore Delegato di Fercredit, realtà operativa in ambito captive nei settori del factoring, del leasing e del credito di consumo. Dal 2000 passa a Enel, cominciando un percorso che lo porterà ad assumere incarichi di crescente responsabilità.Le tappe del percorso professionale di Claudio Machetti all'interno del Gruppo Enel
Claudio Machetti entra in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Di lì a poco, contribuisce alla fondazione di Enelfactor, controllata operativa in ambito finanziario della quale ricopre anche la carica di Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, società assicuratrice captive della quale è Presidente sino al 2014. Nel suo percorso all'interno del Gruppo arriva a ricoprire anche la carica di Presidente dei due fondi pensione Fondenel e Fopen. Nominato nel 2005 Direttore Finanziario, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, Claudio Machetti sviluppa importanti competenze nella gestione del debito, del mergers & acquisitions e dei rapporti con gli investitori. Tutte competenze che gli torneranno utili anche quando passa alla direzione della Divsione Risk Management nel 2009, dove si occupa prevalentemente del controllo dei rischi aziendali. Nel 2014 assume la carica di Direttore della Global Trading Line di Enel, ruolo che svolge tutt'ora. È anche Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading, controllata del gruppo che si occupa nello specifico di attività di global trading.Semestrale 2018 di Enel: le considerazioni dell’AD Francesco Starace
L'AD di Enel Francesco Starace commenta la performance del gruppo nella prima metà dell'anno: realizzati "solidi risultati finanziari" che fanno ben sperare per la conferma degli obiettivi 2018.
Francesco Starace: le rinnovabili sostengono la crescita di Enel nel primo semestre
Enel presenta i conti del semestre 2018. Il gruppo guidato da Francesco Starace si conferma leader mondiale nelle rinnovabili, con un risultato netto in aumento del 9,4% su quello conseguito nei primi sei mesi del 2017 e utile netto ordinario a +4,6%. Aumenta anche l'EBITDA (+2,3%, 7.857 milioni di euro) per effetto della crescita organica nelle rinnovabili, degli incrementi tariffari a beneficio della distribuzione in Argentina e Spagna e del miglioramento dei margini nei mercati finali in Spagna e Romania. A +2,6% l'EBITDA ordinario (EBIT a +0,4%), mentre i ricavi si attestano in lieve flessione (-0,8%), principalmente per l'effetto cambi negativo in particolare in Sud America, parzialmente compensato dai ricavi su altri mercati. In crescita dell'11,2% l'indebitamento finanziario netto (da 37.410 milioni di euro di fine 2017 a 41.594 milioni): sul dato, come rileva l'AD Francesco Starace, incidono in parte le acquisizioni del periodo, in particolare quella della società brasiliana Eletropaulo, l'OPA su Enel Generación Chile, realizzata nell'ambito del processo di riorganizzazione delle partecipazioni societarie del Gruppo in Cile, il pagamento dell'acconto sul dividendo relativo all'esercizio 2017 e gli investimenti del periodo.Enel: Francesco Starace sui risultati della semestrale
Nel commentarli, l'AD Francesco Starace rileva come i "solidi risultati finanziari" realizzati nel primo semestre 2018 denotino la traiettoria positiva che sta disegnando Enel. Non a caso nei primi sei mesi dell'anno il margine operativo lordo è stato ulteriormente incrementato, soprattutto grazie alle rinnovabili: "Tra giugno 2017 e giugno 2018 abbiamo messo in rete 3.4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutto il mondo, stabilendo un altro nuovo record assoluto di capacità installata in dodici mesi tra tutte le aziende del settore". Progressi soddisfacenti sono stati realizzati anche da Enel X in segmenti come il demand-response: "Sempre nel semestre, abbiamo realizzato due importanti operazioni: l'acquisizione della società di distribuzione brasiliana Eletropaulo e di una partecipazione nell'operatore wholesale di banda ultralarga Ufinet International, consolidando la nostra posizione tra i leader mondiali nel settore delle infrastrutture". Ma Francesco Starace guarda già all'immediato futuro: "Durante il secondo semestre dell'anno continueremo a concentrarci sulla crescita industriale, puntando sulle rinnovabili e su infrastrutture e reti, mentre continuerà ad avanzare la piena digitalizzazione dell'azienda che permetterà un ulteriore miglioramento dell'efficienza operativa". L'AD ha inoltre garantito che il gruppo proseguirà nel processo di semplificazione della struttura, integrando anche le nuove attività acquisite: "La solida performance del primo semestre ci rende fiduciosi nel confermare i nostri obiettivi per l'anno 2018".
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