mercoledì 29 maggio 2019

Terna, l’AD e DG Luigi Ferraris all’Assemblea degli Azionisti: il 2018 in crescita del gruppo

Terna, Assemblea degli Azionisti 2019: l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris illustra i risultati dell'esercizio 2018 e ne sottolinea il valore, anche in relazione agli obiettivi e alle strategie del Piano 2019-2023.
Luigi Ferraris, AD Terna

Luigi Ferraris: Terna nel 2018, risultati all'insegna della crescita

Si è riunita a Roma lo scorso 8 maggio l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Terna per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018. Nel presentare i risultati, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha sottolineato come l'esercizio 2018 consolidato mostri "una crescita su tutte le linee di P&L e il mantenimento del debito netto sotto controllo, nonostante l'incremento degli investimenti di gruppo". Qualche dato: i ricavi del 2018, pari a 2.197 milioni di euro, registrano una crescita dell'1,6% rispetto al 2017. In rialzo anche l'EBITDA (Margine Operativo Lordo), a quota 1.650,6 milioni di euro (+2,9%). L'EBIT (Risultato Operativo) si attesta a 1.096,5 milioni di euro, in aumento dell'1,8% rispetto all'anno precedente. Incremento del 2,7% per l'utile netto di gruppo, nel 2018 a 706,6 milioni di euro. E sugli investimenti, in totale 1.091,1 milioni di euro (+5,5% sull'esercizio 2017), l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris ha evidenziato i progressi realizzati nell'ambito dei numerosi progetti portati avanti nel corso dell'anno: le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, il riassetto della rete in alta tensione nell'area metropolitana di Napoli, la realizzazione dei cavi sottomarini in Laguna Veneta, l'elettrodotto Foggia-Benevento II e il collegamento elettrico tra Capri e la penisola sorrentina. L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 e deliberato un dividendo di 23,32 centesimi di euro per azione relativo all'intero esercizio 2018.

Terna: l'intervento dell'AD e DG Luigi Ferraris all'Assemblea degli Azionisti

Intervenendo all'Assemblea degli Azionisti di Terna, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha fatto notare come il 2018 sia stato un anno di ulteriore crescita per il gruppo, destinata a continuare "anche nei prossimi anni". Lo dice il nuovo Piano Strategico 2019-2023, in cui si prevede "un importante contributo del gruppo finalizzato all'ulteriore sviluppo e integrazione delle fonti di energia rinnovabile e all'efficienza energetica complessiva di un sistema elettrico in continua evoluzione". Nello scenario economico generale, segnato da una "trasformazione senza precedenti in corso", il vettore elettrico avrà un ruolo sempre più rilevante. E, come ha spiegato Luigi Ferraris, l'utilizzo sempre più ampio di risorse rinnovabili, il progressivo abbandono delle fonti di generazione tradizionale e le future politiche di efficienza energetica "avranno un impatto crescente nel futuro". Un'evoluzione che comporterà, quindi "maggiori esigenze di investimento nelle reti". Per far fronte alle nuove sfide del settore, il gruppo ha stanziato nel prossimo quinquennio 6,2 miliardi di euro, destinati alla rete elettrica italiana. Investimenti che rappresentano "l'impegno economico di Terna più alto di sempre, con un incremento di quasi il 20% rispetto ai 5,3 miliardi di euro del precedente Piano Strategico" nell'ottica di accompagnare il sistema elettrico verso la completa decarbonizzazione e favorire la piena integrazione in rete di energia da fonti rinnovabili. L'AD e DG ha inoltre confermato la guidance 2019 e sottolineato la performance del gruppo in Borsa: dall'inizio dell'anno ad oggi il titolo Terna è cresciuto del 9,5%.

Report Sostenibilità 2018 di Eni: il commento dell’AD Claudio Descalzi

Eni pubblica il report di sostenibilità 2018: l'AD Claudio Descalzi sottolinea l'impegno del gruppo nel "portare energia innovativa e più pulita dove necessario".
Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi: Eni For 2018, il nuovo Report di Sostenibilità pubblicato dal gruppo

Eni lo sa bene, come ha detto anche l'AD Claudio Descalzi: "Con una popolazione mondiale che nel 2040 potrebbe superare i 9 miliardi, avvertiamo la responsabilità - in quanto compagnia del settore dell'energia - di portare energia innovativa e più pulita dove necessario". Sono sufficienti queste parole a comprendere il valore che il gruppo attribuisce alla sostenibilità: emerge anche da "Eni For 2018", il tredicesimo report di sostenibilità in cui sono illustrati i progressi raggiunti su questo fronte. Per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, Eni continuerà a impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico e a incentivare progetti che puntano a salvaguardare ambiente, salute e sicurezza, a garantire il rispetto per i diritti umani e a favorire istruzione, formazione professionale e sviluppo locale. Nel report si parla inoltre del percorso di decarbonizzazione intrapreso da Eni e della strategia sul clima, definita in base alle raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), di cui il gruppo è l'unico dell'Oil & Gas a farne parte sin dalla sua fondazione. Eni For 2018 mette in luce anche l'investimento di 480 milioni che il gruppo guidato da Claudio Descalzi prevede nei prossimi quattro anni su economia circolare e ambiente.

Claudio Descalzi: Eni e sostenibilità, un 2018 di traguardi

"Possiamo contribuire a promuovere lo sviluppo economico, investire nell'istruzione e nella formazione, migliorare le condizioni di salute e l'accesso all'acqua" ha affermato Claudio Descalzi in merito alla pubblicazione del tredicesimo report di sostenibilità di Eni. Fondamentali in questa prospettiva sono le numerose partnership create sia con realtà del settore pubblico che con governi e organismi internazionali, ONG, organizzazioni della società civile e aziende private. Sono stati sottoscritti diversi accordi, tra cui quello con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) per espandere l'energia sostenibile in diversi Paesi africani e quello con l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) per costruire pozzi d'acqua a energia solare in Nigeria. È proseguito inoltre il programma di sminamento avviato da Eni in Angola insieme ad HALO Trust, la più grande organizzazione umanitaria al mondo che si occupa di rimozione di mine. Nel documento si sottolinea poi come l'intensità delle emissioni di gas effetto serra (GHG) sia stata ridotta, in linea con l'obiettivo di -43% al 2025 rispetto al 2014 nelle operazioni upstream. A marzo l'AD Claudio Descalzi ha annunciato l'intenzione di eliminare le mediazioni nette dell'upstream entro il 2030: un obiettivo che sarà raggiunto aumentando l'efficienza delle proprie attività, riducendo le emissioni di GHG e sviluppando progetti di conservazione delle foreste.

martedì 21 maggio 2019

Eni: pubblicati i risultati del primo trimestre. L’AD Claudio Descalzi: “Sono molto soddisfatto”

Claudio Descalzi guida Eni verso traguardi straordinari. L'Amministratore Delegato del Gruppo ha commentato il bilancio positivo emerso dall'analisi dei risultati del primo trimestre del 2019, ritenendosi piuttosto soddisfatto della performance, giudicata eccellente. Business E&P migliorato del 25% e utile netto pari a 1,092 miliardi, in crescita del 15% rispetto all'anno precedente.
Claudio Descalzi, CEO Eni

Claudio Descalzi: "Soddisfatto dell'eccellente performance industriale e finanziaria"

"Sono molto soddisfatto dell'eccellente performance industriale e finanziaria realizzata". È quanto affermato dall'Amministratore Delegato del Gruppo Eni Claudio Descalzi in merito ai risultati del primo trimestre del 2019. Nello specifico, il business Exploration & Production ha registrato un miglioramento del 25% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente a fronte di un mercato pressoché invariato: "Una conferma di una generazione di cassa ad anno intero in crescita", secondo l'AD. Si evidenziano, inoltre, miglioramenti anche nel settore Gas & Power, con utile operativo aumentato del 16% a 372 milioni di euro, un conforto sul conseguimento degli obiettivi prefissati, in particolare quello di 500 milioni di euro di risultato ad anno intero, come riporta Claudio Descalzi. Il Gruppo ha reso noto attraverso una comunicazione ufficiale di aver chiuso il primo trimestre del 2019 con un utile netto pari a 1,092 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto ai 946 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. A tal proposito, Descalzi ha concluso: "Il gruppo conferma la qualità e robustezza del proprio portafoglio capace di coprire nel 2019 costi, investimenti e dividendi ad un prezzo Brent di 55 dollari e di generare, in caso di prezzi superiori come nel momento attuale, cassa in eccesso".

Claudio Descalzi: la carriera dell'AD di Eni

Originario di Milano, Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica presso l'Università degli Studi nel 1979. Solo due anni più tardi comincia la propria carriera all'interno di Eni in qualità di Ingegnere di giacimento. In seguito a tale parentesi, nel corso degli anni arriva a ricoprire cariche di crescente responsabilità quali: Project Manager, Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia, Managing Director della consociata Eni in Congo, Vice Chairman & Managing Director di NAOC, Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina, Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente, Vice Direttore Generale di Eni nella divisione Exploration & Production e Chief Operating Officer della stessa. Date le esperienze maturate e i traguardi raggiunti, dal 2014 Claudio Descalzi è Amministratore Delegato della società. Tra le altre attività, il manager è stato membro del National Petroleum Council durante il 2016/2017 e attualmente fa parte del Consiglio Generale di Confindustria ed è Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala.

Claudio Machetti: l’ascesa professionale e l’approdo a Enel

Claudio Machetti è un top manager di Enel, dove è impiegato da circa 20 anni con ruoli di crescente responsabilità. Attualmente siede ai vertici della Global Trading Business Line. In passato è stato dipendente del Banco di Roma.
Claudio Machetti

Le prime attività professionali di Claudio Machetti

Claudio Machetti nasce a Roma nel 1958. Termina gli studi secondari superiori nel 1977 con l'esame di maturità presso il liceo "Tito Lucrezio Caro" e nel 1982 si laurea in Statistica presso l'Università La Sapienza, sempre nella Capitale. È dell'anno successivo il suo ingresso nel mondo del lavoro: nel 1983 infatti si sposta a Milano, dove è impiegato come dipendente della sede locale del Banco di Roma. Nel 1985 rientra a Roma, dove entra nella Direzione Centrale dell'istituto creditizio. In questo nuovo ruolo, ha il compito di analizzare il merito di credito delle maggiori realtà del settore industriale italiano. Successivamente, si focalizza sul comparto equity e diventa funzionario presso la Direzione Finanziaria. Nel nuovo ruolo lavora all'IPO di numerose società presso la Borsa di Milano. Nel 1990 diventa responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 vi è una svolta lavorativa determinante per la sua carriera dirigenziale. In quest'anno Claudio Machetti arriva infatti al gruppo Ferrovie dello Stato, dove all'inizio è assunto come Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari. In seguito (1996) diviene Direttore della Finanza Operativa. Contemporaneamente lavora alla costituzione di Fercredit, società che si affermerà presto tra i leader dei servizi finanziari captive in Italia: di questa sarà nominato Amministratore Delegato.

Claudio Machetti: l'ascesa come manager in Enel

Claudio Machetti fa il proprio ingresso in Enel all'inizio del 2000, come responsabile dell'area Finanza. Nel periodo successivo, contribuisce in prima persona all'avvio della società finanziaria Enelfactor, di cui è inoltre Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, realtà assicurativa captive che presiede fino al 2014. Sempre in quegli anni è presidente di Fondenel e Fopen, i due fondi pensione italiani del gruppo. Nel 2005 è designato al ruolo di Direttore Finanziario sempre all'interno di Enel. Tale posizione prevede, tra l'altro, la gestione della tesoreria, delle operazioni di fusione e acquisizione, le assicurazioni, le relazioni con gli investitori e con le agenzie di rating. È altresì componente dei Consigli di Amministrazione di differenti realtà consociate, tra le quali vale la pena ricordare Wind Telecomunicazioni, Terna e poi Endesa. Dal 2009 è ai vertici della Direzione di Risk Management, da lui creata, e avviata con lo scopo di governare i rischi aziendali di tipo finanziario, creditizio, industriale, assicurativo e delle commodities. Successivamente, giunge in posizione apicale presso la Global Trading Business Line del Gruppo. Qui ha il compito di provvedere all'approvvigionamento di fonti di energia come carbone, gas naturale e combustibile, e di coordinare la gestione dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica nei Paesi dove opera Enel. Dopo essere stato nominato Presidente del board di Enel Trade (ora Enel Global trading), nel 2016 Claudio Machetti viene nuovamente nominato presidente di Fondenel, il Fondo Pensione Dirigenti di Enel.

Auro Palomba: i Top Manager con la migliore reputazione sul web

Secondo la classifica di aprile stilata dall'Osservatorio permanente di Reputation Science, joint venture fondata da Auro Palomba e Andrea Barchiesi, sul podio dei manager con la migliore web reputation in Italia ci sono Urbano Cairo, John Elkann e Francesco Starace.
Auro Palomba

Auro Palomba: i manager con la migliore reputazione online

L'Osservatorio permanente di Reputation Science monitora costantemente la reputazione online dei Top Managers in Italia, stilando una classifica dei primi 100 classificati con la migliore web reputation. Reputation Science è una joint venture fondata nel 2018 da Andrea Barchiesi, Amministratore Delegato di Reputation Manager, e Auro Palomba, alla guida di Community Group. Per il mese di aprile l'Osservatorio ha visto stabili sul podio della classifica Urbano Cairo, John Elkann e Francesco Starace. L'editore, proprietario del Torino, ha confermato il primo posto grazie ai risultati positivi di Rcs, soprattutto per quanto riguarda il digitale, e anche grazie alla crescita degli ascolti di La7. Nella classifica di Reputation Science è molto presente il settore energetico e le attività legate alle energie rinnovabili: in quarta posizione troviamo Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. Auro Palomba riveste il ruolo di Presidente all'interno della joint venture mentre Andrea Barchiesi è Amministratore Delegato. Reputation Science si occupa della gestione e della tutela della reputazione basandosi su un approccio metodologico scientifico e integrato, unendo le competenze di un gruppo di esperti nell'ambito della comunicazione e dell'ingegneria reputazionale.

L'esperienza professionale di Auro Palomba

Tra gli advisor più competenti nell'ambito della comunicazione aziendale e istituzionale, Auro Palomba inizia la sua carriera come giornalista economico e collabora con testate autorevoli quali Il Giornale e Il Messaggero. Nel 2001 dà vita a Community Group, società specializzata nel reputation management. Guida il gruppo fino a conquistare la leadership di settore, operando per grandi gruppi finanziari e industriali, oltre che per famiglie imprenditoriali italiane di primo piano. Attualmente è Presidente di Community Strategic Communications Advisers, di Community Public Affairs e di Reputation Science. Auro Palomba è membro del CdA di Save the Children Italia. Ha partecipato a diversi talk-show e trasmissioni televisive su Class CNBC, TeleLombardia e Canale Italia. Nel 2017 si è aggiudicato il premio come Professionista dell'anno nella categoria "Financial PR" nell'ambito dei "Financecommunity Awards".

mercoledì 15 maggio 2019

Alessandro Benetton, una figura imprenditoriale innovativa e di successo

Imprenditore di successo, con alle spalle un percorso di formazione ad Harvard, Alessandro Benetton è anche un grande amante dello sport e un istruttore federale di sci: dalla disciplina degli atleti ha tratto una lezione di vita, che usa anche per essere vincente nell'attività professionale.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, un esempio di imprenditorialità di successo

La Junior Enterprise Torino Politecnico, associazione no-profit e apolitica gestita da studenti, ha dedicato un articolo alla figura imprenditoriale di Alessandro Benetton, professionista di successo e grande amante dello sport. Originario di Treviso, appena maggiorenne si trasferisce negli Stati Uniti per conseguire nel 1987 la laurea in Business Administration presso l'Università di Boston. Lavora due anni in Goldman Sachs International a Londra per poi iscriversi ad Harvard. Nel 1991 consegue il Master in Business Administration. Nel frattempo, dal 1988 al 1998, è alla guida di Benetton Formula: la scuderia conquista due titoli mondiali piloti e gran parte delle sue vittorie nel Gran Premio. Alessandro Benetton torna in Italia, fortemente influenzato dagli insegnamenti e dall'innovativo punto di vista americano. Nel 1992 dà vita alla prima realtà di private equity del Paese, 21 Investimenti, ora 21 Invest, un'esperienza di successo che continua tutt'oggi. Grande appassionato di sport, è istruttore federale di sci. Dallo sport dice di aver imparato cinque lezioni fondamentali, che usa anche per la sua impresa: disciplina, concentrazione, perseveranza, umiltà e divertimento. "Il miglior contributo che posso dare al mio Paese è fare quello che so fare e con la qualità a cui sono abituato. Ognuno dà il meglio dove ha le sue passioni".

Alessandro Benetton: la mission di 21 Invest

"Abbiamo puntato sulla crescita occupazionale, sulla formazione e sulla ricerca e sviluppo": così si esprime Alessandro Benetton parlando di 21 Invest (ex 21 Investimenti), la società di private equity da lui fondata. L'attività si basa sulla ricerca di piccole e medie imprese con un ampio potenziale di crescita sulle quali investire: la mission è generare valore nell'impresa acquisita attraverso l'acquisto di azioni esistenti o attraverso la sottoscrizione di azioni di nuova emissione. Fondamentale è il data analysis, che consente di raccogliere informazioni ed elaborare una strategia d'azione vincente. Il risultato di questa attività negli anni si è dimostrato positivo: 21 Invest vanta oggi un totale di 10 fondi raccolti in tutta Europa, per 1,6 miliardi di euro investiti in 96 aziende, tra cui alcuni case study particolarmente emblematici. La chiave è fare del cambiamento un'opportunità di crescita, sempre con un'ottica di riguardo verso l'innovazione e la sostenibilità. Dopo 25 anni nel settore, la società fondata da Alessandro Benetton può contare su un fatturato aggregato di un miliardo e mezzo e circa 8.000 dipendenti, con un rendimento del 20% sugli investimenti compiuti.

giovedì 9 maggio 2019

Terna: tralicci monostelo per ridurre l’impatto ambientale

Con il lancio di concorsi internazionali e il supporto di architetti e designer, Terna è da sempre impegnata per rendere la propria infrastruttura integrata con l'ambiente circostante, riducendo l'impatto delle linee elettriche sul territorio. L'azienda guidata da Luigi Ferraris oggi incentiva l'utilizzo di strutture monostelo.

Terna

Terna: i vantaggi delle strutture monostelo

Come sottolineato nel Piano Strategico 2019-2023, l'impegno di Terna per la sostenibilità si riconferma anche per gli anni a venire. Tra le più recenti innovazioni vi è il rinnovo delle linee elettriche, che da qui ai prossimi 5 anni diventeranno meno invadenti e a ridotto impatto ambientale. La società guidata da Luigi Ferraris punta ad abbandonare il vecchio traliccio per cambiare drasticamente il volto dell'intera infrastruttura, utilizzando sostegni monostelo rispettosi dell'ambiente. Terna si serve inoltre delle conoscenze di architetti di fama internazionale per la progettazione di linee a maggiore integrazione nel paesaggio. I monostelo sono tralicci tubolari che permettono di ridurre di 15 volte l'area di territorio occupata dalle linee e l'ingombro al suolo dei sostegni. Si risparmia anche sul tempo impiegato per il montaggio, che è inferiore di circa 10 volte rispetto a quello impiegato tradizionalmente. Questi vantaggi sono già ben evidenti lungo l'elettrodotto Udine Ovest - Redipuglia, un tracciato lungo 40 chilometri e quasi interamente realizzato con monostelo.

Terna: i concorsi internazionali

La sostituzione dell'infrastruttura che attraversa tutta la penisola è iniziata già da tempo, come è sottolineato anche nell'ultimo rapporto di sostenibilità firmato dalla società guidata da Luigi Ferraris. La svolta verso una linea più sostenibile e meglio integrata nel territorio è iniziata nel 1999, con il lancio da parte di Terna del primo concorso internazionale "Sostegni per l'ambiente": l'obiettivo era quello di migliorare la situazione nelle campagne e nelle zone urbane per una interazione più armonica con l'ambiente circostante. Il vincitore del concorso, l'architetto e designer britannico Norman Foster, ha ideato per l'occasione dei pali dalla forma avveniristica, installati fin dal 2008 in Toscana. Il settore elettrico quindi, prevalentemente basato su una progettazione di tipo tecnico, si avvicina al design. Nel 2007 Terna lancia il concorso "I tralicci del futuro", dal quale nascono invece i tralicci a germoglio, ispirati alla forma delle piante e realizzati grazie all'alta tecnologia. I piloni installati tra Piemonte e Lombardia sono in grado di inclinarsi seguendo i movimenti del vento e dell'ambiente circostante.

martedì 7 maggio 2019

Senato, seminario sul clima: l’impegno del Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

L'intervista di RaiNews24 al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, promotrice del seminario sul cambiamento climatico che si è tenuto il 18 aprile nella Sala Koch di Palazzo Madama.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Senato: Maria Elisabetta Alberti Casellati promuove il seminario del 18 aprile sul climate change

"Ambiente ed economia non sono contraddittori": lo sottolinea a RaiNews24 il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in un'intervista rilasciata alla vigilia del seminario "Clima: il tempo cambia. È tempo di cambiare". Organizzato il 18 aprile nella Sala Koch di Palazzo Madama, l'evento incentrato sugli effetti del climate change ha visto la partecipazione della giovane attivista svedese Greta Thunberg, ma anche di Chiara Falduto e Federico Mascolo, co-fondatori di www.duegradi.eu, piattaforma online di informazioni sulla crisi climatica in atto. L'iniziativa si inserisce in un percorso più ampio: come ricorda RaiNews24, fin dall'inizio della sua Presidenza Maria Elisabetta Alberti Casellati si è fortemente impegnata per sensibilizzare il Parlamento sul fenomeno del dissesto idrogeologico in Italia. Tutti devono fare la loro parte: "Siamo in una situazione di perenne pericolo, non più d'emergenza. Tutti devono mettersi in gioco: non devono voltarsi dall'altra parte. Bisogna incentivare politiche a sostegno dell'ambiente e del territorio. Per i nostri giovani".

Maria Elisabetta Alberti Casellati: l'intervista di RaiNews24 sull'emergenza climatica

Nell'intervista a RaiNews24, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati spiega come l'ambiente impatti positivamente sull'economia: "Secondo dati dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro le politiche ispirate all'economia verde potranno produrre 24 milioni di posti di lavoro entro il 2030 e un aumento pari al 4,7% del Pil. Questo significa ambiente e qualità della vita, ma anche economia, sviluppo e posti di lavoro". Su questo fronte il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati annuncia altre due importanti iniziative del Senato: da oggi "biciclette elettriche sono a disposizione dei senatori e degli uffici di Palazzo Madama" che potranno utilizzarle per gli spostamenti senza produrre inquinamento. Inoltre è stato istituito "un premio per giovani studenti delle scuole secondarie che produrranno i migliori progetti per l'ambiente".

lunedì 6 maggio 2019

Intesa Terna, Eni, CDP, Fincantieri: il commento dell’AD Luigi Ferraris

L'energia del moto ondoso a servizio della sostenibilità: Terna sottoscrive un accordo con Cassa depositi e prestiti, Eni e Fincantieri per la progettazione di impianti di produzione su scala industriale, in grado di contribuire ai processi di decarbonizzazione in ambito offshore
Terna

Terna: l'AD Luigi Ferraris sottoscrive accordo con Eni, Fincantieri e CDP

Terna collabora con Eni, Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti nella realizzazione di impianti di generazione elettrica dal moto ondoso. L'intesa è stata siglata dall'AD e DG del gruppo Luigi Ferraris lo scorso 19 aprile. L'obiettivo è trasformare in un progetto realizzabile su scala industriale l'Inertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC), sistema innovativo di realizzazione energetica dal moto ondoso installato attualmente da Eni nell'offshore di Ravenna. I quattro grandi gruppi metteranno insieme le loro competenze per superare quei vincoli che fino ad ora hanno limitato un diffuso sfruttamento delle tecnologie di conversione dell'energia del moto ondoso. La prima installazione di un modello "ISWEC", in grado di generare commercialmente elettricità, è prevista già per il 2020. Ma al contempo si punta a diffondere la tecnologia su ulteriori siti in Italia, in particolare in prossimità delle isole minori, realizzando altri impianti industriali per fornitura di energia elettrica completamente rinnovabile. Gli impianti di generazione di energia da moto ondoso, come riporta una nota di Terna, sono fondamentali in quanto possono dare notevole impulso ai processi di decarbonizzazione in ambito offshore e, più in generale, supportare significativamente la sostenibilità dei sistemi di realizzazione di energia elettrica incentivando la diversificazione delle fonti rinnovabili.

Luigi Ferraris: l'apporto di Terna al progetto sulla realizzazione di energia da moto ondoso

Nel commentare il progetto, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ne ha sottolineato il valore per Terna: "Investiamo nell'innovazione contribuendo, con le nostre competenze distintive, allo sviluppo di fonti rinnovabili in grado di rendere il sistema elettrico sempre più efficiente e sostenibile". La collaborazione nasce proprio per incentivare l'accelerazione del processo di sviluppo e industrializzazione di questa tecnologia, ancora non pienamente sfruttata. Nello specifico Terna, da parte sua, si focalizzerà sullo studio delle migliori modalità di connessione e integrazione del sistema di realizzazione di energia con la rete elettrica, occupandosi anche dell'integrazione con i sistemi ibridi composti da generazione convenzionale, impianti di produzione fotovoltaici e sistemi di stoccaggio.

Claudio Machetti: formazione e carriera

Claudio Machetti è un top manager italiano. Attualmente alla guida della Global Trading Business Line di Enel, ha iniziato la propria carriera professionale nel settore finanziario lavorando in ambito bancario in qualità di analista del credito di grandi aziende. È laureato in Scienze Statistiche.
Claudio Machetti, dirigente Enel

Claudio Machetti: formazione e primi incarichi

Romano, classe 1958, Claudio Machetti consegue la laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza" nel 1982, dopo la maturità classica al Liceo Tito Lucrezio Caro. L'anno successivo muove i primi passi professionali, trasferendosi a Milano per lavorare come impiegato presso la filiale cittadina del Banco di Roma. Nel 1984 viene trasferito alla Direzione Centrale di Roma con il ruolo di analista finanziario: qui studia il merito di credito dei più grandi gruppi industriali italiani. In una seconda fase, invece, il manager si focalizza sull'equity, lavorando come funzionario presso la Direzione Finanziaria. Claudio Machetti entra in Ferrovie Dello Stato nel 1992 in qualità di Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari, successivamente (1996) è Direttore della Finanza Operativa. Nel medesimo periodo dà vita e diventa poi l'Amministratore Delegato di Fercredit, una realtà da subito ai massimi livelli del settore finanziario captive che opera nel factoring, leasing e nel credito al consumo.

Claudio Machetti: la carriera in Enel

Nel 2000 Claudio Machetti imprime una svolta decisiva alla propria carriera di manager entrando in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. In questi anni, si dedica, inoltre, alla fondazione della società finanziaria captive del Gruppo, Enel Factor, ricoprendo sin da subito il ruolo di Amministratore Delegato. Contemporaneamente, lavora anche alla nascita di Enel Insurance, la società assicuratrice della quale sarà Presidente fino al 2014. Nel 2005, già Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen, di operai, impiegati e quadri, viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Tra il 2009 ed il 2014 è capo della Direzione Global Trading. Nel 2014, in seguito ad una ristrutturazione del Gruppo, Claudio Machetti è chiamato alla guida della neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line, con il compito di gestire il sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e di guidare i mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. Attualmente è Presidente di Enel Global Trading S.p.A. e membro dei Consigli di Amministrazione di numerose controllate e consociate, quali Wind Telecomunicazioni, Terna ed Endesa, nonché Presidente dei fondi pensione del gruppo.

Alessandro Benetton: Simona Ventura prende parte alla video rubrica “#21ChangeMakers”

Alessandro Benetton ha avviato la video rubrica "#21ChangeMakers" sul suo canale Youtube ufficiale: di recente ha intervistato la conduttrice Simona Ventura, esempio di come abbracciare i mutamenti e cogliere le opportunità dell'innovazione sia il segreto per non smettere mai di crescere e affermarsi nel mondo di oggi.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l'intervista a Simona Ventura

Professionalità, determinazione, ironia e personalità: sono sicuramente caratteristiche che accomunano Alessandro Benetton e Simona Ventura, amici da vent'anni. I due insieme hanno rivoluzionato l'immagine dell'azienda italiana Pittarello Rosso, ora PittaRosso, attraverso uno spot pubblicitario d'impatto e dall'ironia sagace. La conduttrice televisiva ha partecipato alla video rubrica "#21ChangeMakers", appuntamento nel quale l'imprenditore dialoga con altre figure che hanno fatto dei cambiamenti e dell'innovazione una marcia in più per migliorarsi e affermarsi nella società odierna. Simona Ventura ha abbracciato il cambiamento fin da subito, diventando un punto di riferimento della TV italiana e rompendo alcuni tabù. Nel 2009 ha dato il via a SimonaVentura.it, creando un canale alternativo per rimanere in contatto col pubblico e, di fatto, anticipando quello che succede oggi con la piattaforma Youtube che si affianca alle trasmissioni televisive tradizionali. Dalla discussione è emersa una riflessione fondamentale: per chiunque abbia una attività, è importante saper "accettare il cambiamento, che oggi è fatto di nuove tecnologie, nuovi Paesi emergenti e temi culturali importanti, come l'immigrazione", ha commentato Alessandro Benetton. "Per far fronte a tutto questo ci vuole flessibilità e buon senso. Anche gli imprenditori devono accettare di non essere eterni, per essere disposti a cambiare i propri modelli di business".

Alessandro Benetton: la carriera del fondatore di 21 Invest

Nato a Treviso nel 1964, Alessandro Benetton inizia la sua carriera professionale in Goldman Sachs International, lavorando presso la sede di Londra. Dal 1988 al 1998 è Presidente di Benetton Formula, con cui vince 3 titoli mondiali. Nel 1992 l'imprenditore fonda la sua attività, 21 Investimenti (oggi 21 Invest). Diventa così uno dei pionieri nel campo del Private Equity in Italia. Attualmente Alessandro Benetton è impegnato in qualità di Consigliere di Amministrazione di Edizione Holding e di Autogrill, oltre a essere Presidente della Fondazione Cortina 2021. Grande appassionato di sport, in particolare di sci alpino e kite surf, è sposato con la ex campionessa olimpica Deborah Compagnoni e ha tre figli. Negli ultimi anni si è reso attivo sul web attraverso delle video rubriche pubblicate sul canale Youtube ufficiale: "Un caffè con Alessandro" comunica le riflessioni dell'imprenditore riguardo a questioni di economia e attualità; "#21ChangeMakers" si basa invece sul dialogo con interlocutori più o meno famosi per insistere sull'importanza del cambiamento e parlare di alcune delle realtà più innovative e intraprendenti del panorama attuale.