martedì 23 aprile 2019

Il ritratto professionale del manager italiano Claudio Machetti

Dopo le esperienze professionali in Banco di Roma e Ferrovie dello Stato, Claudio Machetti entra in Enel nei primi anni 2000: ricopre diversi ruoli di crescente rilevanza fino ad arrivare all'attuale incarico di Presidente di Enel Global Trading S.p.A.
Claudio Machetti

Claudio Machetti: la formazione e i primi incarichi

Originario di Roma, Claudio Machetti è un manager che attualmente ricopre l'incarico di Presidente di Enel Global Trading S.p.A. È inoltre Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo da maggio 2017. In seguito alla maturità classica, frequenta Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza e si laurea nel 1982. Inizia il suo percorso professionale presso Banco di Roma, lavorando nella filiale di Milano come impiegato. Due anni dopo viene trasferito alla Direzione Centrale di Roma, dove cura l'analisi del merito di credito dei grandi gruppi industriali in qualità di analista. Si specializza nel campo dell'equity, spostandosi all'Ufficio Analisi Finanziarie: si occupa di curare l'IPO di alcune società nella Borsa Italiana. Nel 1990 diventa Vicedirettore responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Due anni più tardi Claudio Machetti passa in Ferrovie dello Stato, prima come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e poi come Direttore della Finanza Operativa. Nel medesimo periodo si occupa di avviare Fercredit, società finanziaria specializzata in captive nei settori del factoring, del leasing e del credito al consumo, società di cui in seguito assume la carica di Amministratore Delegato.

Claudio Machetti: la crescita professionale in Enel

Claudio Machetti fa il suo ingresso in Enel nel 2000 in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Lo stesso anno contribuisce alla nascita di Enelfactor, società finanziaria del Gruppo per la quale ricopre da subito la posizione di Amministratore Delegato. Nel 2000 costituisce anche Enel Insurance, società assicuratrice captive del Gruppo, diventandone Presidente fino al 2014. Già Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen, nel 2005 diventa Direttore Finanziario, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Claudio Machetti opera nei board di diverse consociate, come Wind Telecomunicazioni, Endesa e Terna. Nel 2009 viene incaricato di dirigere la Direzione Risk Management, mentre a metà del 2014, a seguito di una ristrutturazione del Gruppo, assume la guida della Direzione Global Trading Business Line di Enel. Diventa inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Trade, società italiana del Gruppo dedicata alle attività di Global Trading. Nel 2015 viene nuovamente nominato Presidente di Fondenel.

martedì 16 aprile 2019

Luigi Ferraris, AD e DG di Terna, punta su sostenibilità, digitalizzazione e innovazione

La transizione energetica in atto è un tema chiave a livello globale. Terna sta facendo la sua parte da protagonista, puntando in maniera decisa, sotto la guida di Luigi Ferraris, sull'impulso ad investimenti destinati alla rete elettrica nazionale che favoriranno, tra le altre cose, una migliore e maggiore integrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico.
Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: dal Premio "Utility Manager - Energia" all'ultimo green bond di Terna

Lasciato alle spalle un 2018 molto positivo, come confermato dai risultati relativi al bilancio approvati dal CdA di Terna lo scorso 21 marzo, il 2019 sta offrendo grandi soddisfazioni a Luigi Ferraris, dal 2017 Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo. Il 5 marzo, in particolare, è arrivato un importante riconoscimento al lavoro svolto lo scorso anno: nell'ambito del workshop annuale organizzato da Figeci e Accenture, Luigi Ferraris è stato premiato come "Utilities Manager" del settore energia per l'impegno profuso verso un modello energetico sostenibile. Una scommessa che colloca Terna tra i principali player a livello europeo nell'accompagnare la transizione energetica in atto verso un modello più sostenibile che prevede la progressiva decarbonizzazione e l'incremento dell'apporto delle fonti rinnovabili al mix energetico. In questa direzione si colloca anche il lancio di un nuovo green bond da 500 milioni di euro rivolto ad investitori istituzionali, che Terna ha concluso con successo, con una richiesta di circa 7 volte l'offerta. Un'ulteriore soddisfazione per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Luigi Ferraris .

Luigi Ferraris: 6,2 miliardi di investimenti sulla rete elettrica del Paese

Il nuovo Piano strategico quinquennale 2019-2023, presentato dai vertici di Terna lo scorso 21 marzo a Milano, prevede importanti investimenti per l'ammodernamento, il potenziamento e la sicurezza della rete elettrica nazionale. Ben 6,2 miliardi di euro previsti, con un incremento di circa il 20% rispetto al Piano precedente. Un segnale molto chiaro, questo, sulla strategia del Gruppo e sul ruolo da protagonista di Terna nel processo di transizione energetica in atto a livello europeo. Come evidenziato dall'AD e DG Luigi Ferraris, il processo di transizione energetica in atto, per poter essere accompagnato, richiede investimenti consistenti. Terna vuole fare la sua parte e lo sta dimostrando, impegnandosi non soltanto sul fronte degli investimenti, ma anche nell'attuazione e valorizzazione di comportamenti virtuosi, finalizzati alla diffusione di una cultura della sostenibilità. A questo proposito, la società guidata da Luigi Ferraris si è distinta di recente per una scelta "plastic free", che ha previsto l'eliminazione della plastica monouso dai propri uffici. Una scelta che, oltre a contribuire a una considerevole riduzione dei rifiuti e delle emissioni di CO2, potrebbe fare da apripista per analoghe iniziative da parte di altre aziende.

Italia, 100 storie di e-mobility: l’AD di Enel Francesco Starace commenta lo studio 2019

Le eccellenze della filiera della mobilità elettrica Made in Italy raccontate nel "100 Italian E-Mobility Stories 2019": nel presentare lo studio, l'AD di Enel Francesco Starace spiega perché la e-mobility rappresenti un'opportunità di crescita che il Paese deve cogliere.
Francesco Starace, AD Enel

Symbola-Enel X, le 100 storie di mobilità green: Francesco Starace commenta il rapporto 2019

Che la mobilità elettrica possa rappresentare un'opportunità di crescita per l'intero Paese, l'Amministratore Delegato e Direttore generale di Enel Francesco Starace lo ha ribadito in diverse occasioni. È quanto emerge anche dallo studio "100 Italian E-Mobility Stories 2019", realizzato da Enel X e Fondazione Symbola e presentato lo scorso 8 aprile. La ricerca segue quella del 2017, creata per analizzare dinamiche e prospettive di evoluzione della e-mobility in Italia attraverso il racconto di 100 importanti iniziative pubbliche e private curate da realtà del settore. A distanza di due anni, lo studio è stato aggiornato con altre 100 esperienze d'eccellenza a opera di aziende, università, enti di ricerca e realtà del terzo settore: dalla realizzazione e costruzione dei veicoli alle batterie, dalla componentistica al design, dalle ricariche alle app dedicate ai servizi tradizionali. La ricerca dà voce inoltre a studi di design impegnati nel ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro, a produttori di componenti che puntano ad alleggerire il peso dei veicoli impiegando nuovi materiali (come leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell'acciaio) e include le diverse forme di mobilità emerse in questi due anni, come il car sharing. "100 Italian E-Mobility Stories 2019", come ha fatto notare Francesco Starace, "ha il pregio di farci comprendere che la mobilità elettrica può rappresentare un'opportunità di sviluppo da cogliere per l'intero Paese".

Francesco Starace, lo studio sulla e-mobility in Italia: nel 2018 raddoppiata la vendita di auto elettriche

"La mobilità elettrica avrà un ruolo fondamentale per la progressiva decarbonizzazione della nostra economia. I benefici non sono solamente ambientali" ha sottolineato Francesco Starace, in occasione della presentazione di "100 Italian E-Mobility Stories 2019". L'AD di Enel ha fatto notare come lo studio dimostri che le nostre imprese e i nostri centri di ricerca siano pronti ad affrontare la sfida della nuova mobilità. La storia della mobilità elettrica "ci riserva ancora una bella sorpresa: l'Italia ce la fa". Non a caso nell'ultimo anno la diffusione di auto elettriche in Italia è raddoppiata: le vendite di e-car sono passate dalle circa 5mila unità del 2017 alle circa 10mila del 2018. "Stiamo vedendo molti imprenditori dedicarsi a questa nuova tecnologia, partiamo lievemente in ritardo ma la strada è molto lunga e possiamo rifarci" ha spiegato Francesco Starace ricordando che iniziative come quelle raccontate nel report contribuiscono a proiettare la mobilità in una nuova era, sempre più all'insegna della sostenibilità e dell'efficienza.

“Zeffirelli genio ed eccellenza italiana”: Maria Elisabetta Alberti Casellati celebra il Maestro

"Nel segno dell'italianità, filo conduttore di questo ciclo di eventi culturali in Senato, celebriamo l'Opera, il più straordinario biglietto da visita del nostro Paese": il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati consegna il Premio alla Carriera a Franco Zeffirelli nel corso del terzo appuntamento di "Senato&Cultura".
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Il "genio" di Franco Zeffirelli nelle parole del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Il Senato omaggia Franco Zeffirelli, "genio ed eccellenza italiana nel mondo". «Un Maestro che ha fatto della bellezza il suo linguaggio» ha detto il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati aprendo lo scorso 6 aprile il terzo appuntamento di "Senato & Cultura", progetto nato in collaborazione con Rai Cultura per diffondere maggiormente la conoscenza del patrimonio artistico-culturale italiano e avvicinare sempre più i cittadini alle istituzioni. Una rassegna di eventi che si tengono ogni primo sabato del mese, nella tradizionale giornata di apertura al pubblico di Palazzo Madama. Quello del 6 aprile, come ha ricordato il Presidente del Senato, è stato pensato per celebrare l'Opera, "il più straordinario biglietto da visita del nostro Paese". Maria Elisabetta Alberti Casellati nel suo saluto di inizio ha voluto ricordare le vittime del terremoto che il 6 aprile 2009 ha colpito l'Abruzzo, invitando il pubblico presente a un minuto di raccoglimento.

Maria Elisabetta Alberti Casellati: il terzo appuntamento di "Senato&Cultura" celebra l'Opera

Nell'ambito dell'appuntamento di "Senato&Cultura", progetto che Maria Elisabetta Alberti Casellati ha voluto fortemente, il Maestro Franco Zeffirelli è stato insignito di un riconoscimento alla carriera "per aver saputo trasporre sui palcoscenici più importanti del mondo e sul grande schermo le atmosfere, lo spirito e le emozioni del teatro e dell'opera lirica". A consegnarglielo il Presidente del Senato che, nella seconda parte dell'evento, ha reso omaggio ai grandi compositori italiani. «È grazie alle loro rappresentazioni e ad un repertorio operistico italiano incomparabile che il nostro Paese è universalmente apprezzato e la lingua italiana è conosciuta e amata. Una ricchezza da valorizzare e preservare, perché è il vero valore aggiunto che l'Italia può vantare a livello internazionale» ha evidenziato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nel corso dell'evento Francesco Meli, «uno dei tenori più affascinanti e richiesti al mondo» come lo ha definito il Presidente del Senato, si è esibito con un programma di aree d'opera di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Gaetano Donizetti, accompagnato dal pianista Davide Cavalli.

venerdì 12 aprile 2019

La nuova vita del giornale “L’Incontro”: Bernardo Bertoldi tra i collaboratori

Chiuso da Bruno Segre nel dicembre 2018, lo storico giornale "L'Incontro" riparte con un nuovo ciclo. Il digitale sostituirà il formato cartaceo e i temi storici e tradizionali saranno affiancati da quelli pensati per le nuove generazioni. A Bernardo Bertoldi la guida della sezione di economia.
Bernardo Bertoldi

Bernardo Bertoldi tra i collaboratori de "L'Incontro"

L'aria primaverile dona una nuova vita allo storico giornale di Bruno Segre "L'Incontro" e tra i collaboratori spicca il nome di Bernardo Bertoldi. Durante lo scorso inverno, il fondatore del periodico aveva manifestato la volontà di chiuderlo per svariate ragioni, tra cui l'età. Tuttavia Riccardo Rossotto ha accolto l'appello, impegnandosi a guidare la Società Editrice L'Incontro S.r.l., fondata da professionisti e imprenditori divisi tra Torino e Milano. Il 22 marzo "L'incontro" era finalmente online con una veste tutta nuova: un giornale free, digitale e aperto a tutti. I contenuti spaziano tra quelli tradizionali e storici, per mantenere viva l'essenza del giornale, e quelli innovativi, pensati per un target più giovane. A tal proposito, accanto alle sezioni di storia, economia e diritti, nonché i capisaldi sui quali il giornale si fondava nel 1949, sono state affiancate quelle di tecnologia e quelle dedicate ai social network e alla realtà virtuale. In particolare, Bernardo Bertoldi sarà il punto di riferimento della sezione di economia, data la sua comprovata esperienza in materia.

Bernardo Bertoldi: il profilo professionale

Nato a Torino nel 1973, Bernardo Bertoldi consegue la laurea in Economia presso l'Università degli Studidella sua città. Dopo aver terminato il percorso formativo con il Dottorato. Nel 2004 intraprende la strada accademica, in parallelo a quella di libero professionista, lavorando come Professore Aggregato presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino e fondando la propria società di consulenza strategica e finanziaria, 3h Partners. Bernardo Bertoldi ha inoltre contribuito alla fondazione del campus di Torino dell'ESCP Europa, Grand Ecole francese. Il suo curriculum vanta, tra le altre attività, anche la collaborazione con il maggior quotidiano di economia e finanza italiano, "Il Sole 24 Ore". La casa editrice Il Sole 24 Ore ha anche pubblicato Manager di Famiglia, il libro che analizza come i manager vegono scelti e hanno successo nelle aziende familairi. Recentemente ha dato vita al master "Family Business Management" della LUISS. Ricopre dalla fondazione il ruolo di Vicepresidente del "Club degli Investitori", il primo club di business angel sorto in Italia.

Beatrice Trussardi: Fondazione Nicola Trussardi da “La Grande Madre” a “A Friend”

"Elle Magazine": Beatrice Trussardi tra "le mecenati dell'arte e della cultura, donne che hanno aiutato, protetto, sostenuto l'arte, e continuano a farlo. In questa rubrica racconteremo di loro".
Beatrice Trussardi

Beatrice Trussardi, tra arte, cultura e imprenditoria

"Imprenditrice culturale, impegnata da anni nella diffusione dell'arte contemporanea attraverso progetti unici che non passano sicuramente inosservati": "Elle Magazine" ritrae Beatrice Trussardi, includendola tra "le donne che hanno cambiato la cultura, il gusto, il modo di pensare di intere generazioni". L'imprenditrice, alla guida di Fondazione Nicola Trussardi, contribuisce a sostenere, proteggere e diffondere l'arte contemporanea in Italia, permettendo ad artisti internazionali di esprimersi ed entrare in contatto con un ampio pubblico. Come si legge nell'articolo di "Elle Magazine", "l'arte è sempre stata nella vita di Beatrice: dopo la laurea in Art Business & Administration alla New York University, e dopo aver collaborato con il Guggenheim Museum, il Metropolitan Museum e il Museum of Modern Art, rientra in Italia, e nel 1999 diventa Presidente della Fondazione Nicola Trussardi". Nel 2002 la svolta: Beatrice Trussardi concepisce per la Fondazione un inedito modello di fruizione. Un museo "itinerante" per avvicinare l'arte alla quotidianità dei cittadini e, al contempo, far riscoprire e valorizzare luoghi poco conosciuti della città: in esso antico e contemporaneo si fondono veicolando un nuovo messaggio, strettamente legato ai grandi temi della nostra epoca.

Beatrice Trussardi: i progetti di Fondazione Nicola Trussardi

Sotto la guida di Beatrice Trussardi, la Fondazione ha riaperto, restaurato e riportato all'attenzione dei cittadini edifici storici della città di Milano come Palazzo Dugnani e Palazzo Citterio, facendoli diventare protagonisti di grandi mostre e progetti site-specific. Le opere sono affidate ad artisti internazionali: spaziano dal campo di grano di Agnes Denes nel centro di Milano, alla scultura di Paul McCarthy nello storico Palazzo Citterio. "Progetti visionari, talvolta anche contestati, sicuramente coraggiosi" come il pallone aerostatico lungo oltre venti metri che raffigura l'artista Pawel Althamer all'interno della Palazzina Appiani, l'installazione sulla quercia di piazza XXIV Maggio, il surreale incidente di Michael Elmgreen & Ingar Dragset in Galleria Vittorio Emanuele. La mostra "La Grande Madre" vuole indurre a riflettere sull'universo femminile, anche attraverso la sua evoluzione dal Novecento a oggi. "La Terra Inquieta" si inserisce invece nel grande dibattito sul fenomeno delle migrazioni. Beatrice Trussardi è impegnata anche sul fronte sociale, oltre che su quello artistico: l'imprenditrice fa parte dell'Advisory Council di Tent Partnership for Refugees, organizzazione internazionale che si occupa di coinvolgere il settore privato nelle politiche di inclusione e integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro. In occasione del miart 2019, Fondazione Trussardi presenta "A Friend": concepita dall'artista ghanese Ibrahim Mahama per Porta Venezia, l'installazione è dedicata al tema della migrazione, della globalizzazione e della circolazione di merci e persone tra nazioni e confini.

martedì 9 aprile 2019

Rai Scuola: Nicolò Zanon tratta il tema della libertà di pensiero

La libertà di pensiero è "la pietra angolare degli ordinamenti democratici": Nicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale, ha partecipato all'iniziativa di Rai Scuola per informare i giovani sui temi fondamentali della Costituzione, sottolineando nel suo intervento l'importanza di poter manifestare le proprie idee.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: l'intervento su Rai Scuola

Nicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale, ha contribuito allo speciale di Rai Scuola "Le Parole della Costituzione": in onda sul canale 146 del digitale terrestre e su Rai Tre, l'intervento dell'esperto è disponibile anche sul sito di Rai Scuola. Il focus della riflessione è la libertà di pensiero, pietra angolare degli ordinamenti democratici e argomento sempre attuale nell'epoca dei social in cui stiamo vivendo. "La libertà di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione caratterizza gli ordinamenti liberali e li distingue da quelli che non lo sono", ha spiegato Nicolò Zanon. Dall'intervento traspare chiara la necessità di tutelare sempre la libertà di espressione, che deve dare a tutti le stesse opportunità di manifestare le proprie idee. Gli anni che stiamo vivendo sono dominati dallo scenario dei social: la diffusione del pensiero individuale non è più confinata solo alla stampa o alla televisione. "I social mettono a disposizione di chiunque la possibilità di intervenire sul mercato delle idee dicendo la propria opinione. Naturalmente questo ha delle controindicazioni, prevede aspetti critici, ma dovrebbe restare un punto fermo, anche nell'epoca dei social: contribuire ad accrescere il pluralismo delle informazioni e il libero mercato delle idee è pietra angolare dell'ordinamento democratico", ha concluso il Giudice.

Nicolò Zanon: l'esperienza professionale

Nicolò Zanon nasce a Torino nel 1961. Laureatosi in Giurisprudenza con una tesi in Diritto pubblico comparato, dal 1996 al 1997 è Assistente di Studio del Giudice costituzionale Prof. Valerio Onida e parallelamente comincia il suo percorso accademico come Professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. Insegna anche in altre prestigiose facoltà, come quella di Scienze Politiche dell'Università di Padova, quella di Giurisprudenza dell'Università Milano-Bicocca e quella di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Sono anni prolifici anche dal punto di vista della produzione scientifica, in particolare per quanto riguarda i temi legati alla posizione costituzionale dei parlamentari, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e straniero. Nicolò Zanon ha pubblicato negli anni numerosi articoli su riviste giuridiche italiane e straniere e ha svolto il ruolo di editorialista per importanti quotidiani come "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero". Attualmente ricopre la carica di giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevuta il 18 ottobre 2014. È Ordinario (fuori ruolo, in ragione della sua carica) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano e, nel 2017, è stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Generazioni a confronto: Alessandro Benetton e Davide Dattoli

Tutto cambia, anche il mondo del lavoro. Alessandro Benetton, che ha fatto del cambiamento uno stile di vita, ha visitato l'innovativo Talent Garden di Milano di Davide Dattoli, dando vita a un bel confronto tra imprenditori appartenenti a generazioni diverse.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton alla scoperta del co-working

Due generazioni diverse, ma lo stesso spirito d'iniziativa. Alessandro Benetton e Davide Dattoli si sono incontrati presso il Talent Garden di Milano, in occasione del quarto appuntamento di #21ChangeMakers. Lo spazio alle porte del centro del capoluogo lombardo rappresenta la nuova frontiera del lavoro, ma anche un'ottima opportunità di formazione e innovazione per stare al passo con un mercato in continuo cambiamento. Al Talent Garden sono presenti oltre 100 aziende tra loro differenti con l'obiettivo di creare relazioni tra sconosciuti con interessi e competenze comuni, affinché si possa dar vita a qualcosa di completamente innovativo. Alessandro Benetton ha inoltre colto l'occasione per approfondire il tema del lavoro e discutere in merito alle attività di Talent Garden insieme al fondatore, Davide Dattoli. Il giovane, tra i migliori under 30 di successo secondo Forbes, ha illustrato la mission aziendale, focalizzata principalmente sulla formazione di giovani, professionisti e aziende per dar loro la possibilità di sviluppare skills in linea con il mercato in continua evoluzione.

Alessandro Benetton: il profilo professionale

Nato a Treviso nel 1964, Alessandro Benetton è un imprenditore italiano, fondatore di 21 Investimenti, oggi nota come 21 Invest. La sua formazione si svolge in gran parte negli Stati Uniti: si laurea in Business Administration all'Università di Boston nel 1987 e quattro anni dopo consegue il Master in Business Administration presso la Harvard Business School. In seguito si trasferisce a Londra, dove avvia la propria carriera lavorando tra il 1988 e il 1989 in Goldman Sachs International in qualità di analista. Nel 1992, a soli 28 anni, Alessandro Benetton imprime una svolta al proprio percorso professionale fondando 21 Invest. Oggi è tra le prime società di private equity in Italia e annovera oltre 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali. Tra le operazioni di successo, degna di nota è l'acquisizione di Forno d'Asolo, società che in un triennio ha quasi duplicato il proprio fatturato arrivando a 125 milioni di euro. Nel 2017 viene nominato Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente che ha il compito di organizzare i Campionati Mondiali di Sci Alpino in programma a febbraio 2021.

martedì 2 aprile 2019

Luigi Ferraris, nuovo piano strategico per Terna: 6,2 miliardi entro il 2023 per una rete elettrica rinnovata

Record di investimenti per Terna. Secondo il nuovo piano strategico, la società di Luigi Ferraris prevede di immettere nel mercato, entro il 2023, 6,2 miliardi di euro per il rinnovamento della rete elettrica italiana. La cifra rappresenta l'impegno economico più alto di sempre.
Luigi Ferraris

Luigi Ferraris, Terna: un piano strategico da 6,2 miliardi

Il Consiglio di Amministrazione di Terna ha approvato il piano strategico 2019-2023 che prevede 6,2 miliardi di euro di investimenti per la rete elettrica italiana. Una cifra che rappresenta l'impegno economico più alto di sempre, con un incremento di quasi il 20% rispetto ai 5,3 miliardi di euro del precedente piano. La società guidata da Luigi Ferraris conferma, inoltre, di volersi concentrare sullo sviluppo della rete di trasmissione nazionale, delle interconnessioni con l'estero, delle attività di rinnovo degli asset e miglioramento della qualità del servizio ed efficienza. In particolare, Terna si impegnerà a favorire l'integrazione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, rimanendo fedele alla propria mission di sostenibilità. Insieme al piano, Luigi Ferraris ha presentato i risultati consolidati dell'anno appena concluso: utile netto di oltre 706 milioni di euro, in crescita del 2,7% sul 2017, e un Ebitda di 1 miliardo e 650 milioni di euro, in aumento del 2,9%.

Luigi Ferraris: un investimento nel segno della sostenibilità

Lieto dei risultati straordinari raggiunti da Terna nel corso del 2018 e del piano di investimenti approvato, Luigi Ferraris ha commentato così: "Ci affacciamo all'inizio di questo piano, che è il 2019, in ottima salute. Abbiamo chiuso il consuntivo con risultati in crescita rispetto al 2017, che è un'ottima base di partenza per verificare e testare la nostra capacità di realizzare il piano 2019 - 2023". In particolare, il piano si focalizzerà sulla promozione di un modello economico sostenibile, come conferma l'AD del gruppo: "L'investimento previsto per l'Italia nei prossimi cinque anni è il più alto di sempre e punta ad accelerare la transizione energetica del Paese verso un sistema con più auto elettriche, più pompe di calore, minore capacità produttiva da fonti fossili e maggiore da fonti come il vento e il sole, che non permettono di variare la produzione in base alla domanda del momento".

Carlo Malinconico: formazione e fondazione dell’omonimo Studio Legale

Carlo Malinconico è un legale che in quattro decenni è arrivato a ricoprire le più alte e importanti cariche repubblicane nell'àmbito della Giurisprudenza.
Carlo Malinconico

Carlo Malinconico e i primi decenni di carriera legale all'interno delle istituzioni

Carlo Malinconico nasce a Roma. Compie tutto il percorso scolastico a Trieste, dove consegue la maturità classica e una formazione che lo influenzerà profondamente. Frequenta, poi, l'Università degli studi di Milano, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza; si laurea discutendo una tesi in diritto penale sulla responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi col mezzo della stampa. Dopo aver prestato il servizio militare come Sottotenente dell'Esercito, nel 1976 supera l'esame di Stato per l'accesso alla professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Milano. Subito dopo risulta vincitore del concorso pubblico per l'avvocatura dello Stato e per Uditore Giudiziario. È avvocato dello Stato per nove anni, a Milano, anni nei quali difende lo Stato e la Regione Lombardia; importante anche il suo ruolo di parte civile per la presidenza del Consiglio dei Ministri nel processo penale per l'uccisione del giornalista Tobagi. Nel 1984 partecipa al concorso Consigliere di Stato, risultando primo in graduatoria. Riveste tale carica per 17 anni fino al 2002, quando lascia la magistratura per l'Accademia; e Professore di diritto dell'unione europea nella Scuola superiore dell'economia e delle finanze "Vanoni" e poi nell'Università degli Studi di Udine e di Roma - Tor vergata. Numerosi anche gli incarichi istituzionali. Nel periodo compreso tra il 1986 e il 1990 Carlo Malinconico fa parte degli staff giuridici di vari uffici legislativi: della Marina Mercantile, del Tesoro, e dei Trasporti. A partire dal mese di luglio del 1990 e fino alla cancellazione del dicastero tramite referendum è Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali, e, successivamente, dal 1992 è Consigliere Giuridico presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, incarico che lascia per diventare capo dell'ufficio legislativo del Ministero del Tesoro fino al 1996 (governo Dini).

Carlo Malinconico e gli anni più recenti tra politica e riconoscimenti pubblici

Di particolare rilevanza giuridica e istituzionale nella carriera di Carlo Malinconico e la carica di capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio negli anni che intercorrono tra il 1996 e il 2001. Successivamente negli anni di governo del Prodi Bis, ovvero tra il 17 maggio 2006 e il 7 maggio 2008, è Segretario Generale del Presidente del Consiglio. Nel governo tecnico di Mario Monti è Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri con deleghe all'Editoria, agli Affari Regionali e al Coordinamento Amministrativo. Nel 2003, lasciata la magistratura, fonda lo Studio Legale che porta il suo nome e che negli anni consolida la propria esperienza nei campi del Diritto Amministrativo, dell'Unione Europea, degli appalti pubblici, dei servizi pubblici, della responsabilità per danno erariale, e nel diritto Civile dei Contratti e dei Danni. Difende davanti al Tar, al Consiglio di Stato, alla Corte di Cassazione, alla Corte costituzionale, alla Corte dei Conti e alla Corte di giustizia dell'Unione Europea. In più di 40 anni di carriera Carlo Malinconico ha affinato una particolare competenza nei settori del Diritto Amministrativo, di quello Pubblico dell'Economia. In ambito scientifico, è autore di varie pubblicazioni di carattere giuridico e politico e di numerosi interventi a seminari e conferenze. Per meriti nei confronti delle Istituzioni, il 21 marzo 2005 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Si è distinto particolarmente anche nell'attività professionale, come testimoniano i premi "Le fonti" come "avvocato dell'anno in diritto amministrativo" negli anni 2016 è 2018.