martedì 28 gennaio 2020

Marcella Marletta al Forum Risk 2019: “Un accesso equo e sostenibile all’innovazione”

Il Forum Risk Management è una manifestazione di iniziative e confronto per tutto il mondo della sanità: durante l'edizione di quest'anno, tenutasi a Firenze dal 26 al 29 novembre scorso, Marcella Marletta, Dirigente presso il Ministero della Salute, ha evidenziato gli aspetti fondamentali della Nuova Governance sui dispositivi medici.
Marcella Marletta

Dispositivi medici, Marcella Marletta presenta la Nuova Governance per il 2020

Dal 26 al 29 novembre, nella Fortezza Da Basso di Firenze, si è tenuta la 14ª edizione del Forum Risk Management, una convention dedicata al mondo della sanità che ha visto la presenza di oltre 1.300 relatori, con centinaia di incontri e dibattiti. L'obiettivo della 4 giorni di lavori è sedersi al tavolo portando proposte concrete per il cambiamento del sistema sanitario nazionale. "Nuova governance dei dispositivi medici e dei farmaci" è il titolo di una delle prime sessioni dell'evento: Marcella Marletta, Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico, nonché membro del Comitato Scientifico del Forum, ha analizzato i punti fondamentali del documento presentato a marzo dal Ministero della Salute: "Questa nuova governance dovrà essenzialmente tenere in considerazione i bisogni reali dei pazienti, scommettendo sul valore aggiunto delle tecnologie, dimostrato in termini di risultati. In altre parole, aumentare la trasparenza, diminuire gli sprechi e offrire ai pazienti un accesso equo e sostenibile all'innovazione". Con un settore in forte crescita (4mila imprese e circa 67.000 addetti), i dispositivi medici rappresentano una spesa sempre più onerosa per il Sistema Sanitario. Per questo motivo, secondo il Direttore, è importante che il tema centrale emerso dal Documento, presentato nel mese di marzo del 2019, resti il paziente: "La principale novità ed opportunità introdotta da questo documento è determinata dalla decisione che la domanda di dispositivi medici, e in particolare per quelli in ingresso sul mercato considerati innovativi, deve essere guidata dal criterio del valore clinico assistenziale (evidenze) aggiuntivo rispetto a quanto già disponibile". Il riordino e la semplificazione del meccanismo di definizione del tetto di spesa, il suo eventuale superamento e infine la riattivazione di ispezioni e controlli più incisivi sul mercato caratterizzano la cornice positiva del Nuovo Documento. Tuttavia, pur condividendo la Governance futura, non bisogna ripetere gli stessi errori commessi nel passato. Per Marcella Marletta, oltre alle criticità che riguardano i criteri di formazione dei cluster di prodotti e la definizione dei prezzi di riferimento, bisogna intervenire nei rapporti tra il Ministero della Salute e le Regioni: "Il sistema funziona solo grazie ad un forte coordinamento attuato dal Ministero della Salute. È vero, ci muoviamo in un contesto caratterizzato dalla forte rappresentatività regionale della quale va senz'altro tenuto conto ma l'attuazione di piani di rientro, commissariamenti e Patti per la salute ci dice che la delega in bianco alle Regioni, conferita nel 2001 dalla riforma del Titolo V, non ha rappresentato una soluzione né economica né efficace sotto il profilo gestionale. Il programma in via di definizione - secondo Marcella Marletta - deve puntare a centralizzare il governo sui DM a livello governativo al fine di rendere la valutazione dei dispositivi medici più omogenea a livello nazionale".

Marcella Marletta, una carriera al servizio del Sistema Sanitario Nazionale

Direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute Dirigente, Marcella Marletta, nata a Catania, si laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università La Sapienza di Roma e nel 1983 si specializza in Oftalmologia, ottenendo l'abilitazione come medico chirurgo. Comincia a collaborare già dal 1982 con il Ministero della Sanità e due anni dopo svolge attività di farmacovigilanza per la Direzione Generale del Servizio Farmaceutico, valutando anche le sperimentazioni cliniche dei nuovi farmaci. Diventa dirigente medico del Ministero della Sanità tramite concorso pubblico nel 1994, mentre nel 1995 viene nominata Vice Consigliere Ministeriale della Direzione Generale dell'Igiene Pubblica e, successivamente, Direttore della Divisione II della ex Direzione Generale degli ospedali del Ministero della Sanità. Ricopre il ruolo di Direttore dell'Ufficio Dispositivi Medici dal 1997 al 2004, operando a livello internazionale e diventando delegato a Bruxelles per le attività comunitarie del MDEG, MSOG e CTEG. È del 2011 la nomina a Direttore Generale della Direzione Generale dei Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero della Salute, conferita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Marcella Marletta è attualmente docente di Legislazione Cosmetologia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia "A. Gemelli", ricopre la carica di Italian Focal Point per l'Health Technology Assessment ed è autrice di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche.

Giovanni Lo Storto (LUISS) è tra le figure di spicco di Troia

La carriera di Giovanni Lo Storto rappresenta una storia di successo nel mondo accademico: di recente è stato invitato nella città natale, Troia, in qualità di figura chiave in grado di dare lustro al borgo dei Monti Dauni che festeggia i mille anni dalla fondazione.
Giovanni Lo Storto

Giovanni Lo Storto racconta la sua città natale

Il 30 novembre si è svolta a Troia una serata evento dedicata alla chiusura delle celebrazioni per il millenario della fondazione della città. Il Direttore Generale dell'Università LUISS Guido Carli è stato invitato alla serata in quanto nativo di Troia e figura di spicco sia per il successo professionale che per lo stretto legame mantenuto con la sua terra d'origine. Insieme al Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, Giovanni Lo Storto è stato ospite d'onore a Troia: intervistato dal giornalista-documentarista Mediaset Roberto Giacobbo, ha raccontato gli anni della fanciullezza, gli studi, l'inizio della carriera e la vita lontano da Troia. Il Direttore Generale è stato scelto dall'Amministrazione Comunale in qualità di testimonial della città. Il legame tra Giovanni Lo Storto e il borgo dei Monti Dauni si dimostra ancora profondo e duraturo, infatti è solito tornarci ogni qualvolta gli impegni professionali glielo consentano.

Il ritratto professionale di Giovanni Lo Storto

Il Direttore Generale dell'Università LUISS Guido Carli Giovanni Lo Storto è Cavaliere dell'Ordine al Merito e Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Sono solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera: tra gli altri, è stato inoltre insignito del Premio Guido Carli sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Laureato in Economia presso l'ateneo che oggi dirige, inizia la sua carriera in nell'Unione Italiana di Riassicurazione, passando in seguito in Bartolini come Direttore operativo di filiale e poi in Swiss Re. Entra nel mondo accademico come assistente, per poi diventare professore a contratto presso la Luiss Guido Carli. Dal 2013, dopo essere stato Vice Direttore dell'Ateneo, assume la carica di Direttore Generale. Oggi Giovanni Lo Storto è anche Vice Presidente Esecutivo e membro del CdA di LA4G, oltre a far parte del Consiglio di Amministrazione delle riviste Internazionale e Formiche. È Consigliere di Amministrazione indipendente di Pirelli & C. S.p.A., co-founder di LuissEnlabs e autore del libro "Erostudente. Il desiderio di prendere il largo" (Rubbettino, 2017).

Gianfranco Battisti: Gruppo FS Italiane punta sui giovani, superate le 5.700 assunzioni

Il bilancio di Gruppo FS Italiane è positivo: spicca, per l'anno 2019, l'ingente numero di assunzioni che hanno superato quelle previste originariamente dal Piano industriale 2019-2023. Gianfranco Battisti, alla guida del Gruppo, ha specificato che si punta a migliorare i livelli qualitativi del servizio.
Gianfranco Battisti

Gruppo FS punta sui giovani: il commento di Gianfranco Battisti

"Il Gruppo FS Italiane, in un momento di importanti trasformazioni come quello che stiamo vivendo, è chiamato a dare l'esempio perseguendo interessi di lungo periodo per il Paese, come il lavoro per i giovani": così Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, ha commentato le recenti assunzioni del Gruppo. Nel 2019 sono state inserite 5.724 persone, un numero che supera di molto la soglia delle 4.000 assunzioni previste dal Piano industriale 2019-2023. Entrando nel dettaglio, Trenitalia ha assunto 1.908 giovani, Rete Ferroviaria Italiana 1.824, Anas 631 e le altre società del Gruppo 1.361. Si tratta di personale a bordo dei treni, agenti di vendita, assistenti, addetti alla manutenzione: "Persone scelte per migliorare i livelli qualitativi del servizio, soprattutto nel settore regionale per semplificare la vita quotidiana dei pendolari", ha dichiarato Gianfranco Battisti. "È questo l'impegno concreto del Gruppo FS per definire un nuovo modello di sviluppo del futuro che sia sostenibile e condiviso. È nostra responsabilità valorizzare i giovani, le loro capacità e competenze, affinché diventino a loro volta fonti di valore, protagonisti e costruttori del bene comune".

Gianfranco Battisti: il profilo professionale

Gianfranco Battisti è attualmente Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato, incarico ricevuto il 31 luglio 2018. Laureato in Scienze Politiche e in Economia e Management Internazionale, dal 2009 al 2017 è stato Direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e dell'Alta Velocità di Trenitalia. Nel 1998 è entrato a far parte del Gruppo Ferrovie dello Stato come Responsabile Marketing e Yeld management del Prodotto Notte. Successivamente ha assunto incarichi di sempre maggior rilievo, tra i quali quello di Direttore Marketing/Commerciale. Gianfranco Battisti è stato Consigliere di Amministrazione della Società Artesia per i collegamenti ferroviari Italia-Francia dal 2009 al 2011. Ha svolto l'incarico di Referente del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane sia per EXPO 2015 che per il Giubileo 2016. Ha lavorato inoltre in Fiat Auto tra il 1988 e il 1997. A partire dal 2016, ha assunto la nomina di Presidente Nazionale Federturismo, Federazione di Confindustria. Dal 2011 al 2017 è stato Presidente della Sezione Trasporti di Unindustria Lazio. Grazie ai traguardi raggiunti durante la sua carriera, nel 2010 ha ricevuto l'onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Cdp e Yves Saint Laurent a Scandicci, Fabrizio Palermo: “Sosteniamo lo sviluppo del territorio”

Con 28,5 milioni, Cassa Depositi e Prestiti, guidata da Fabrizio Palermo , investe nella riqualificazione urbana del Palazzo delle Finanze di Scandicci: l'immobile sarà il nuovo hub della moda di Yves Saint Laurent.
Fabrizio Palermo

Operazione Yves Saint Laurent - Cdp, Fabrizio Palermo: "Progetto di riqualificazione dall'alto valore sociale"

Dal 2022 Palazzo delle Finanze di Scandicci diventerà l'"Atelier Maroquinerie" di Yves Saint Laurent: la nota casa di moda entrerà nell'edificio dopo la riqualificazione urbana ad opera di Cassa Depositi e Prestiti, che investirà nel progetto 28,5 milioni di euro. "Con impegno e competenza Cdp - ha spiegato Fabrizio Palermo, AD del Gruppo - ha scelto di investire insieme a Yves Saint Laurent su un progetto di riqualificazione dall'alto valore sociale, lavorando in collaborazione con l'amministrazione comunale di Scandicci". Il contratto di locazione tra il marchio del Gruppo Kering e Cdp durerà 27 anni: l'immobile, posseduto dal Gruppo italiano, è composto da due edifici con una superficie di circa 28.700 mq. Costruito tra il 1991 e il 1994 per ospitare il Centro del Ministero delle Finanze per la gestione dei modelli 740, il Palazzo non è mai stato terminato: da qui il compito di Cdp che si occuperà delle attività di riqualificazione e riconversione necessarie a rendere il complesso immobiliare adatto al nuovo locatario. Oltre alla valorizzazione e al riuso degli elementi esistenti, anche l'area esterna dell'immobile subirà importanti interventi, tra i quali il rifacimento del tratto di strada pubblica che dà accesso al palazzo, e la realizzazione di parcheggi e di aree verdi. "Un edificio da anni inutilizzato - ha dichiarato il sindaco di Scandicci Sandro Fallani - tra pochissimo tempo rappresenterà un'eccellenza mondiale della pelletteria di lusso, della creatività, del lavoro, la rinascita di quest'area è la prova che quando tutti lavoriamo con un impegno comune il nostro paese è capace di fare grandi cose, e di vincere qualsiasi condizione di degrado". "Saint Laurent riconosce da anni le competenze artigianali e manageriali offerte dall'area di Scandicci: con il nuovo Atelier Maroquinerie - ha spiegato Francesca Bellettini, AD del marchio - conferma ulteriormente l'importanza di questo territorio per il proprio successo. Investire sulla qualità del prodotto, sulle persone e l'innovazione è fondamentale per consolidare ulteriormente la nostra riconoscibilità nel settore e per il raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi futuri". L'operazione ha tra gli obiettivi quello di creare opportunità di sviluppo e di competitività: "Prosegue l'impegno di Cassa Depositi e Prestiti per la valorizzazione del territorio - ha concluso Fabrizio Palermo - attraverso iniziative di trasformazione urbana, capaci di donare alla collettività spazi innovativi, funzionali e sostenibili. Anche così si promuove il futuro e si sostiene la crescita del nostro Paese".

Da Morgan Stanley alla guida di Cdp: la carriera di Fabrizio Palermo

Nato a Perugia, classe 1971, Fabrizio Palermo si laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma. La sua carriera inizia a Londra nel 1995 come analista finanziario per la divisione investment banking di Morgan Stanley. Tre anni dopo la svolta: arriva alla McKinsey, nota società di consulenza, dove resta fino al 2005 e si specializza in ristrutturazioni aziendali. Successivamente ricopre il ruolo di Chief Financial Officer per Fincantieri S.p.A.: è solo il primo incarico di un percorso che lo vedrà Vicedirettore Generale dal 2011 al 2014. Entra quindi in Cassa Depositi e Prestiti come Direttore Finanziario fino al 2018, anno della nomina ad Amministratore Delegato e Direttore Generale. Nella sua carriera Fabrizio Palermo è stato nel cda di Fincantieri Usa Inc., Vard Group As e Vard Holdings Limited: attualmente è membro del Comitato Investitori del Fondo Atlante, lanciato per salvare le banche in difficoltà.

martedì 21 gennaio 2020

Eni: focus sulla carriera di Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer del Gruppo

La carriera di Luigino Lusuriello inizia in Agip S.p.A.: gli incarichi del manager crescono di importanza negli anni, fino ad arrivare al ruolo attuale in Eni, che lo vede protagonista del processo di trasformazione digitale, fondamentale per il futuro del Gruppo.
Luigino Lusuriello

Le tappe fondamentali della carriera di Luigino Lusuriello

Laureatosi in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova, Luigino Lusuriello ricopre attualmente il ruolo di Chief Digital Officer del Gruppo Eni. La sua carriera ha inizio in Agip S.p.A. in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Le sue responsabilità crescono nel corso degli anni '90, con gli incarichi di Construction Yard Manager per la sede di Ravenna, di Platform Manager in Congo e di Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. In seguito, lavora come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004 Luigino Lusuriello si apre ad un profilo più internazionale: è Managing Director di Eni Congo e, dal 2007 al 2009, di Eni UK. Si dedica inoltre al corso di formazione "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford. Viene nominato nel 2011 Senior Vice Presidente Programma Iraq. Prima di ricevere l'attuale incarico, è Executive Vice President Operations di Eni dal 2013 al 2018.

Luigino Lusuriello e il ruolo in Eni: focus sulla digital transformation

Luigino Lusuriello è Chief Digital Officer di Eni dal 18 settembre 2018. Questo ruolo lo pone in prima persona alla guida della trasformazione digitale del Gruppo. Sicurezza, asset integrity, efficienza operativa, decarbonizzazione, prototipazione rapida: sono gli obiettivi sui quali Eni punta sempre di più. "Oggi in Eni utilizziamo tutte le tecnologie disponibili: dall'intelligenza artificiale, all'internet delle cose, dalla robotica alla blockchain per usi di processi interni", ha spiegato il manager in varie occasioni. "Dall'esperienza fatta e che stiamo facendo, emerge un fattore importante: le persone. Solo l'integrazione persone-tecnologie è in grado di liberare il potenziale di questi nuovi strumenti". Luigino Lusuriello punta quindi l'attenzione su tre fattori preponderanti che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi anni: la disponibilità dei dati, la riduzione dei costi dei sensori e la capacità computazionale. "Tutti insieme hanno liberato il potenziale delle tecnologie digitali, prima di tutte l'intelligenza artificiale", ma le persone rivestono comunque un ruolo centrale per portare avanti e infine vincere la sfida della digital transformation.

Innovazione, Berkeley premia Francesco Starace: all’AD di Enel il Global Leadership Award 2019

L'impegno di Francesco Starace nel creare e incentivare l'innovazione e l'uso della tecnologia a livello globale per espandere i mercati in tutto il mondo porta all'AD e DG di Enel il Global Leadership Award che conferisce annualmente l'Università della California Berkeley.
Francesco Starace, AD e DG Enel

Enel: l'AD Francesco Starace insignito del Global Leadership Award 2019

Il primo italiano a ricevere il prestigioso Global Leadership Award conferito dall'Università della California Berkeley è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace. Riconoscendone l'impegno pluriennale nel contribuire a creare e incentivare l'innovazione e l'uso della tecnologia a livello globale per espandere i mercati in tutto il mondo, l'ateneo gli ha assegnato il premio per l'anno 2019. Francesco Starace, che è anche il primo rappresentante del settore energetico a riceverlo, si aggiunge all'elenco di imprenditori e leader politici, riformatori e statisti che sono stati premiati negli anni scorsi per il loro valore nello stimolare la crescita economica a livello nazionale e internazionale. La consegna del riconoscimento all'AD di Enel si è svolta durante la sesta conferenza annuale World Open Innovation, organizzata lo scorso dicembre a Roma. Ospitata per la prima volta in Italia, è una delle più importanti convention annuali sull'innovazione aperta promossa da Berkeley. L'edizione 2019 è stata dedicata al tema "Opening Up for Managing Business and Societal Challenges", ovvero l'apertura nei confronti della gestione imprenditoriale e delle sfide a livello sociale.

Francesco Starace: la soddisfazione dell'AD di Enel per il conferimento del prestigioso riconoscimento

"Sono onorato di accettare questo importante riconoscimento dall'Università di Berkeley, che sottolinea l'impegno di Enel nell'aprire l'azienda all'innovazione" ha sottolineato Francesco Starace nel ricevere il premio. Per l'AD di Enel il Global Leadership Award rappresenta "la prova tangibile che l'innovazione è essenziale per poter introdurre in maniera efficace la sostenibilità nella strategia aziendale". Parole che trovano conferma nel percorso intrapreso dal Gruppo su questo fronte: "Abbiamo deciso di combinare questi due fattori in ciò che noi in Enel chiamiamo Innovability, che abbiamo pienamente integrato nel nostro modello di business e in tutte le operazioni che compiamo". E, come evidenziato da Francesco Starace, "con lo scopo di creare valore condiviso per l'azienda e i nostri stakeholder".

giovedì 16 gennaio 2020

Università: i consigli di Alessandro Benetton per prepararsi alla scelta della facoltà

"#UnCaffèConAlessandro" è la video rubrica che ha per protagonista Alessandro Benetton, imprenditore alla guida di 21 Invest. Di recente si è occupato della scelta del percorso universitario, decisione delicata e complessa per qualsiasi giovane determinato a continuare gli studi.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la rubrica "#UnCaffèConAlessandro"

Il "Corriere della Sera" ha dedicato una sezione dell'ambito economico ai consigli di Alessandro Benetton, imprenditore impegnato nel settore del private equity. Alla guida di 21 Invest, ex 21 Investimenti, si interessa inoltre di sport, arte, di nuovi media e di innovazione più in generale. Sul suo canale Youtube ha dato vita alla rubrica #UnCaffèConAlessandro", una serie di brevi video per discutere di argomenti d'attualità e di interesse comune, dare consigli e dialogare con il pubblico. L'iniziativa ha avuto successo, soprattutto tra i giovani, e i video di Alessandro Benetton sono ora disponibili anche direttamente sulle pagine online del "Corriere della Sera". Tra gli ultimi argomenti trattati vi è la scelta della facoltà universitaria, un periodo sicuramente delicato nella vita di ogni giovane che decida di proseguire con gli studi. "Siate aperti ai consigli ma non lasciate che gli altri decidano per voi", ha dichiarato l'imprenditore.

I consigli di Alessandro Benetton per scegliere bene il percorso universitario

"Non c'è niente di male a cambiare facoltà. Non date retta a chi dice che il tempo speso per cambiare facoltà è tempo perso, non è così. Il tempo sfruttato per capire che cosa si vuole fare davvero non è mai tempo perso, anzi, se si è indecisi non c'è modo migliore per sfruttarlo": è il primo consiglio che dà Alessandro Benetton ai suoi giovani follower nell'ultimo video di "#UnCaffèConAlessandro". In ogni caso, per arrivare preparati al meglio alla scelta del percorso universitario, non basta informarsi sui manuali: è importante frequentare qualche lezione, parlare con i professori, se possibile, e con chi già ha scelto e intrapreso gli studi. Anche gli adulti che già conoscono il ragazzo possono fornire opinioni e suggerimenti utili: "i vostri genitori e insegnanti hanno un punto di vista privilegiato. Vi conoscono e riescono a cogliere dall'esterno cose che forse voi non vedete. Credo che possano essere una buona fonte da cui trarre consigli". Dopo aver sperimentato e ascoltato, la scelta rimane comunque prerogativa del diretto interessato: "Il punto di partenza deve essere quello che a voi piace fare. Potete anche pensare a quale facoltà vi possa aprire più sbocchi professionali, ma non potete studiare per anni qualcosa che non vi piace solo perché poi vi permetterà di trovare lavoro", ha dichiarato Alessandro Benetton. Una cosa è certa, per capire bisogna prima buttarsi con coraggio per affrontare la nuova esperienza con senno ma anche con entusiasmo.

mercoledì 15 gennaio 2020

Luigi Ferraris: oltre 1 milione di dati a portata di smartphone grazie all’App di Terna

Luigi Ferraris, alla guida di Terna da maggio 2017, ha partecipato alla presentazione della nuova applicazione per smartphone che garantirà l'accesso a oltre 1 milione di dati riguardanti il sistema elettrico nazionale, oltre a comunicati stampa e notizie inerenti.
Luigi Ferraris

La nuova App di Terna presentata da Luigi Ferraris

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha presentato la prima App di Terna il 16 dicembre. L'applicazione, già scaricabile sugli store di Apple e Google, è dedicata non solo agli addetti ai lavori ma a chiunque voglia ricevere informazioni sul sistema di produzione e sui consumi della rete elettrica italiana. La piattaforma consente di accedere a circa 1 milione di dati aggiornati e consultabili in tempo reale riguardanti il fabbisogno elettrico nazionale, le cifre legate alla generazione e trasmissione di elettricità, i progressi sul fronte delle rinnovabili, i flussi di scambio con l'estero. Sull'App sono consultabili inoltre notizie e comunicati stampa di Terna. Il progetto, che è nato in seguito ad altre iniziative sul datasharing, ha come obiettivo il far fronte alle crescenti esigenze di trasparenza e divulgazione dei dati. L'azienda guidata da Luigi Ferraris ha sviluppato quindi lo strumento digitale più avanzato tra i Tso (Transmission system operators) europei che si sono già dotati di simili applicazioni.

Luigi Ferraris: le tappe fondamentali della sua carriera, dalla laurea all'approdo in Terna

Luigi Ferraris ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, attualmente è docente di "Corporate Strategy" presso la LUISS Business School, dove ha insegnato in precedenza in altri numerosi corsi. Il manager ha dato inizio alla sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse, ricoprendo diversi incarichi in aziende industriali italiane e internazionali. È stato Consigliere indipendente della società energetica ERG S.p.A. e Consigliere del Gruppo PSC S.p.A.. Luigi Ferraris ha fatto il suo ingresso nel Gruppo Enel nel 1999, rimanendovi fino al 2015 e ricoprendo diverse posizioni manageriali di crescente responsabilità: tra queste, è stato Chief Financial Officer, Presidente di Enel Green Power, Consigliere di Amministrazione di Enersis e Amministratore Delegato dell'area America Latina. Dal 2015 al 2017 è stato Chief Financial Officer di Poste Italiane, guidandone il processo di privatizzazione e quotazione in borsa. Il manager è alla guida di Terna da maggio 2017.

martedì 14 gennaio 2020

Luigi Ferraris, l’annuncio: Terna investe 6 miliardi sul rafforzamento della rete elettrica

6 miliardi in 5 anni: è l'investimento messo in campo da Terna, la società che gestisce la rete elettrica in Italia guidata da Luigi Ferraris: il manager descrive gli obiettivi del progetto, che punta al rafforzamento della linea interna e delle interconnessioni con l'estero.
Terna

Terna investe, l'AD e DG Luigi Ferraris: "Ruolo cruciale per la piena integrazione delle fonti verdi"

Oltre 6 miliardi per consolidare la rete elettrica nazionale: si tratta dell'investimento più corposo di sempre per Terna, società che gestisce le infrastrutture della Penisola. Secondo l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, nei prossimi 5 anni il piano rafforzerà il ruolo dell'azienda in modo tale da rendere il Bel Paese l'hub elettrico dell'Europa. Il progetto è la risposta ai cambiamenti avvenuti nel settore nell'ultimo decennio: "Siamo passati da un sistema elettrico imperniato principalmente sulle grandi centrali a un assetto in cui, a partire dal 2008, si è assistito a una crescita sempre più impetuosa delle rinnovabili e a un progressivo calo della capacità termoelettrica. Con il risultato che il Paese è passato da una sovraccapacità produttiva (overgeneration), a seguito della crisi economica del 2008 e del correlato calo della domanda di energia, a una situazione completamente diversa". Attualmente, secondo le parole dell'AD e DG, convivono diverse criticità: "La principale è la contrazione del margine di riserva nazionale che ci dice qual è il nostro livello di sicurezza per far fronte a condizioni di clima estremo o di cambiamenti improvvisi del sistema. E, se il margine si assottiglia, diventiamo più dipendenti dall'import di energia in caso di emergenze. A questa fragilità, si affiancano poi la progressiva riduzione di stabilità e potenzialità di regolazione nonché il moltiplicarsi delle congestioni di rete collegate alla penetrazione non omogenea (in termini di geografia e di mix) degli impianti rinnovabili sul territorio e, man mano che ci avviciniamo al 2030, la necessità di gestire l'eccesso di capacità rinnovabile che andrà immagazzinata per non sprecarla". Per eliminare i rischi elencati, Terna ha deciso di intervenire massicciamente su più fronti: "Rafforzare progressivamente l'impegno sulla rete e sulle interconnessioni con l'estero per rafforzare la magliatura della rete e ridurre le congestioni suddette in modo da sfruttare tutta la produzione da rinnovabili concentrata prevalentemente al Sud; disporre di strumenti ("capacity market", contratti "Ppa") che consentano a chi produce energia con le centrali termoelettriche e le rinnovabili di avere corretti segnali di prezzo nel lungo periodo; sviluppare ulteriore capacità di accumulo e, infine, investire in digitalizzazione perché dobbiamo passare dalla logica dei watt a quella dei byte". L'innovazione tecnologica è uno dei punti chiave per ottenere una vera transizione: 700 milioni verranno infatti utilizzati dalla società per rendere la rete elettrica sempre più "intelligente", grazie soprattutto alla realizzazione di 8 innovation hub sul territorio, dei veri e propri laboratori per lo sviluppo di idee innovative. "Un modo per rafforzare ulteriormente il nostro legame con il territorio - conclude Luigi Ferraris - che per noi è cruciale e che ci ha spinti ad adottare il modello della progettazione partecipata: nel 2018 abbiamo avuto 330 interazioni sul territorio e, nei primi sei mesi di quest'anno, siamo già a quota 200".

Luigi Ferraris, da Enel a Terna: una carriera manageriale nel settore energetico

Laureatosi in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, Luigi Ferraris avvia il suo percorso professionale nel settore auditing di PriceWaterhouse. Negli anni successivi ricopre ruoli manageriali via via più importanti per società riconosciute a livello internazionale, come Piaggio VE, Agusta, Sasib Beverage. Dal 1988, per oltre dieci anni, è Chief Financial Officer (CFO) in Elsacom. Successivamente, entra a far parte di Enel: in 15 anni ricopre diversi ruoli, tra i quali CFO, Presidente di Enel Green Power, Responsabile dell'area America Latina e Amministratore Delegato della controllata cilena Enersis. Conclusa l'esperienza in Enel, nel febbraio del 2015 viene nominato CFO di Poste Italiane, dove per due anni è a capo dei processi di privatizzazione e quotazione in Borsa. Dal 2017 viene nominato AD e DG di Terna. Grazie alla riconosciuta esperienza manageriale, Luigi Ferraris è docente di "Corporate Strategy" presso il dipartimento di Economia dell'Università "Luiss Guido Carli" di Roma, ha tenuto corsi di "Energy management" nell'ambito del Master in Business Administration, "Strategie d'impresa", "Planning and Control" e "Sistemi di controllo di Gestione".

lunedì 13 gennaio 2020

La carriera di Vittorio Massone: dal Gruppo Burlington a Bain & Company Africa

Laureato in Economia e Commercio e con un Master in Business Administration conseguito nel 1992, Vittorio Massone si occupa attualmente di Digital Transformation per società attive su scala globale: la sua carriera ventennale, costellata di diversi traguardi, lo ha portato ad operare anche come consulente di importanti società italiane e internazionali.
Vittorio Massone

Vittorio Massone: il ritratto formativo e professionale

Digital Transformation per società tradizionali, supporto alla crescita, sviluppo di strategie digitali. In questi tre ambiti si sviluppa l'attività professionale di Vittorio Massone, la cui visione manageriale è improntata sulla diversity del team di lavoro per permettere a ciascun professionista dell'azienda di accrescere le proprie potenzialità. Laureatosi presso l'Università La Sapienza di Roma, nel 1992 consegue il Master in Business Administration all'Università Bocconi di Milano: la sua carriera inizia nel Gruppo Burlington, dove riveste il ruolo di Business Analyst per la Klopman Textile Industry. L'anno successivo è Associato di Value Partners come consulente strategico, ma è nel 1995 che il suo percorso professionale ha una svolta. Entra infatti in Bain & Company, tra le Big Three a livello mondiale nel settore della consulenza aziendale: inizialmente nel ruolo di Manager, dal 1999 ne diventa Partner e infine Director dal 2004. In quegli stessi anni sviluppa competenze in ambito consulenziale riconosciute in più settori, tra i quali spiccano le Telecomunicazioni, il Digitale e il Government: Il Sole 24 Ore, Gruppo Espresso, Consip, Walt Disney, Rai, sono alcune delle società che si avvalgono dei suoi servizi di consulenza. Oltre a guidarne il turnaround, per conto del Gruppo Seat Pagine Gialle Vittorio Massone si occupa anche dell'acquisizione della società Matrix con il portale Virgilio: è la sua prima operazione in Italia nel settore digitale. Dal 2002 al 2008 lavora al risanamento e alla ristrutturazione di Poste Italiane. Nel 2010 si trasferisce in Sud Africa, a Johannesburg, dove per 9 anni ricopre il ruolo di Managing Partner di Bain & Company Africa, Presidente dell'American Chamber of Commerce e Membro del Council della Associazione Business Leadership: oltre a diventare una figura chiave per la società, affronta con successo il turnaround di Telkom SA, società di telecomunicazioni il cui titolo in Borsa cresce da 14 a circa 90 Rand.

Fusione Schwab-Ameritrade: l'analisi di Vittorio Massone

Un'operazione da 26 miliardi di dollari: la Charles Schwab Corporation, istituto bancario e società di broker, ingloberà la rivale TD Ameritrade attraverso un all-stock deal con un premio del 17%. Esperto in business e Digital Transformation, Vittorio Massone ne ha commentato il valore: "Molto interessante la mossa di Charles Schwab per difendersi dalla disruption digitale nell'asset management: ovviamente nessuno può prevedere oggi come andrà a finire, ma questa è la dimostrazione che gli incumbent hanno degli strumenti adeguati per difendersi e contrattaccare". La fusione è prevista nella prima metà del 2020: con oltre 5 trilioni di dollari nei client assets e più di 24 milioni di clienti, l'operazione di Charles Schwab consoliderà la sua già forte competitività nel settore del brokeraggio, rafforzando la strategia di innovazione digitale messa in campo dalla società negli ultimi mesi. Come osserva Vittorio Massone "l'obiettivo principale è non perdere, anzi, aumentare la base clienti e la loro loyalty e rendere la vita molto difficile ai nuovi player che dovranno, prima o poi, trovare il modo di creare profitti. Ovviamente tutto questo si può fare solo con executive team convinti e coesi ed azionisti pazienti".

Senato: la Presidenza di Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta il 24 marzo 2018

Elezione e attività del Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati: la valorizzazione del ruolo e delle competenze del Senato, l'importanza della prevenzione nella lotta contro femminicidi e violenza di genere, l'impegno per l'ambiente e la libertà di informazione.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Presidenza del Senato: il mandato di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Nella storia della Repubblica è la prima donna a ricoprire la seconda carica dello Stato. Non solo: nel giorno della sua elezione, con 242 voti, Maria Elisabetta Alberti Casellati è risultata il Presidente del Senato più votato dal 1994. Da quel giorno (era il 24 marzo 2018) il suo mandato si è contraddistinto non solamente per l'attività in ambito istituzionale ma anche per l'impegno in campo sociale, culturale, ambientale ed economico. Il contrasto alla denatalità, le nefaste conseguenze del dissesto idrogeologico, la sostenibilità ambientale, la lotta contro femminicidi e violenza di genere, la tutela delle fragilità sociali sono solo alcuni dei temi al centro dei progetti promossi dal Senato. Ulteriori iniziative ideate e sostenute da Maria Elisabetta Alberti Casellati sono state realizzate con l'intento di contribuire a diffondere la conoscenza del patrimonio artistico culturale italiano: una ricchezza "inestimabile", come l'ha definita in più occasioni il Presidente del Senato.

Maria Elisabetta Alberti Casellati: l'impegno istituzionale e le battaglie nel ruolo di Presidente del Senato

Sensibilizzare l'opinione pubblica su tematiche meritevoli di attenzione, sul valore della prevenzione in relazione a emergenze ambientali e sociali, sostenere politiche a sostegno del territorio, contro femminicidi e violenze di genere: l'attività di Maria Elisabetta Alberti Casellati da quando è stata eletta per ricoprire la seconda carica dello Stato è andata in questa direzione. Ma il suo impegno è altrettanto forte anche in ambito istituzionale, dove in qualità di Presidente opera nell'ottica di valorizzare competenze e ruolo del Senato e garantire la terzietà e la centralità del Parlamento nel nostro sistema costituzionale. Maria Elisabetta Alberti Casellati in più occasioni si è espressa anche sull'importanza della libertà di informazione sottolineando come il giornalismo, "quando è svolto con rigore e con coraggio", costituisca "un presidio irrinunciabile della democrazia stessa e un incredibile strumento di tutela della legalità e di lotta al degrado sociale, politico ed economico".

“5G Italy - The Global Meeting in Rome”: Luigi Lusuriello ospite dell’evento

"5G Italy - The Global Meeting in Rome" è stato un evento importante per parlare delle sfide del digitale e dell'avvento del 5G in Italia: Luigi Lusuriello vi ha partecipato e ha commentato il convegno positivamente, sottolineando l'importanza di chiarire i vantaggi di questa nuova tecnologia.
Luigi Lusuriello Chief Digital Officer Eni

"5G Italy": la video intervista di Luigi Lusuriello

"Il 5G è una tecnologia che abilita un potenziale, ma poi per liberarne il vero beneficio bisogna considerare le persone al centro del processo e quindi il fattore umano": Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, ha partecipato all'evento "5G Italy - The Global Meeting in Rome", un'occasione importante per parlare dei benefici e dei dubbi che ancora persistono riguardo a questa nuova tecnologia, ormai alle porte. La video intervista del manager in occasione della tre giorni romana ha puntato i riflettori sulla digital transformation avviata da Eni: "Abbiamo attivato il processo di digitalizzazione in tutti i nostri campi. Il più rilevante è la digitalizzazione dei nostri impianti a cui abbiamo dato il nome "lighthouse", perché diventano un faro, un esempio da ripetere e imitare in Italia e in tutto il mondo". Luigi Lusuriello ha spiegato che anche in questo caso, al centro rimangono le capacità umane: "Le persone vengono abilitate dalla tecnologia e sono così in grado di cambiare il loro modo di lavorare portando il beneficio che effettivamente queste tecnologie possono liberare". Infine, il manager ha dato il suo commento in merito all'evento organizzato a Roma: "Il "5G Italy" è importante: è sempre bene parlare delle nuove tecnologie, spiegarle con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti. Aiuta a liberare da dubbi e paure, spiegando invece in maniera chiara quelli che sono i vantaggi di queste nuove tecnologie".

Luigi Lusuriello: il profilo professionale

Luigi Lusuriello è attualmente Chief Digital Officer del Gruppo Eni, incarico ricevuto il 18 settembre 2018. Il suo percorso professionale inizia in seguito alla laurea in Ingegneria Meccanica conseguita presso l'Università di Genova e i due anni di servizio come ufficiale del Genio Navale nella Marina Militare Italiana. Entra prima in Agip S.p.A. con l'incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria, per poi passare all'incarico di Construction Yard Manager per la sede di Ravenna. Diventa in seguito Platform Manager in Congo e infine Manager-Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. Lavora come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Successivamente la sua carriera si apre sul fronte internazionale con l'incarico di Managing Director per Eni Congo ed Eni UK. Prima di operare in qualità di Chief Digital Officer, Luigi Lusuriello è Senior Vice Presidente Programma Iraq ed Executive Vice President Operations di Eni.

Luigi Ferraris: Terna lancia l’Innovation Hub di Milano

"Sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile, sostenibile e soprattutto in grado di favorire la transizione energetica in atto": questo l'obiettivo del nuovo Innovation Hub di Terna indicato dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris, AD e DG Terna

Luigi Ferraris: a Milano l'inaugurazione del terzo Terna Innovation Hub

"Siamo orgogliosi di proseguire in questo percorso di innovazione che si propone di creare sinergie tra le persone e le professionalità di Terna e le eccellenze del territorio": è Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, a sottolinearlo in occasione dell'inaugurazione del nuovo Innovation Hub di Milano. Grazie all'interazione, allo scambio con realtà esterne e università, centri di ricerca, startup e imprese, il polo milanese si pone come obiettivo quello di creare, sviluppare e testare concretamente soluzioni innovative nate grazie all'impegno congiunto delle diverse realtà. Elemento cardine del progetto è l'integrazione di competenze nuove e diversificate, nell'ottica di veicolare ulteriormente la diffusione della cultura dell'innovazione, la creazione di future professionalità d'eccellenza e lo sviluppo di soluzioni industriali che potranno essere implementate con successo su più larga scala. Come ha confermato lo stesso Luigi Ferraris, l'Hub milanese e le idee che ne deriveranno porteranno a un generale miglioramento della rete elettrica.

Terna: l'AD e DG Luigi Ferraris definisce le peculiarità del nuovo Hub

Il progetto per l'avvio dell'Innovation Hub di Terna, presentato nella sede di Pero il 17 dicembre, fa parte del piano di innovazione e digitalizzazione a livello nazionale per il quale la società ha intenzione di investire circa 700 milioni di euro nei prossimi cinque anni. L'Hub si muoverà in ambito "Analytics & Energy Systems", per una gestione della rete elettrica sempre più intelligente, grazie all'elaborazione e l'interpretazione dei dati e lo sviluppo di algoritmi e strumenti avanzati per le previsioni e le simulazioni. Le attività saranno divise in due distinti laboratori, uno dedicato all'Energy Tech e uno focalizzato sugli Advanced Analytics. "L'obiettivo è sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile, sostenibile e soprattutto in grado di favorire la transizione energetica in atto" ha spiegato l'AD e DG di Terna, Luigi Ferraris. "L'Innovation Hub di Milano, inoltre, è la conferma della centralità di questo territorio nella strategia della Società; la Lombardia è la prima regione per investimenti" ha aggiunto Luigi Ferraris, specificando che "proprio a Milano si è conclusa recentemente la fase più significativa dell'opera di ammodernamento della rete a 220 kV della città con la sostituzione di 47 Km di vecchi cavi in olio fluido risalenti agli anni '50 con nuovi cavi più efficienti e sostenibili".

venerdì 10 gennaio 2020

Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS: le attività per contrastare il disagio

Nel 2013 viene istituita Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS: l'ente, nato da un'idea dell'imprenditore, ha avviato negli anni diverse attività nel sociale, dando sostegno alle persone in condizioni di disagio.
Ernesto Pellegrini

Fondazione Ernesto Pellegrini, la responsabilità sociale parte dalla tavola

Gruppo Pellegrini è dal 1965 leader italiano della ristorazione collettiva e dei servizi di welfare aziendali: attraverso le attività di Pellegrini S.p.A. e di Catering Overseas SA, quest'anno il Gruppo raggiungerà un fatturato di 630 milioni. Con anni di risultati positivi, nel 2013, su volontà del Presidente Ernesto Pellegrini e della sua famiglia, nasce Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS: "La Fondazione è per me un modo per ringraziare il buon Dio del tanto che ho avuto dalla vita. E ho voluto farlo - spiega l'imprenditore - partendo da quello che so fare meglio: ristorare le persone, dar loro un momento di nutrimento e di conforto; due cose che, in questo tempo, mi sembrano particolarmente preziose". Lo scopo dell'ente è quello di sostenere le persone che si trovano in un momento di disagio, sia esso economico o sociale. Tra le attività più importanti messe in campo il ristorante solidale "Ruben", a Milano, che quotidianamente offre la cena a circa 350 persone in temporanea difficoltà economica in cambio di 1 € simbolico. Partendo da Ruben la Fondazione ha dato inizio ad altri progetti, come la creazione di una rete di volontari formati per aiutare gli ospiti del ristorante a reinserirsi nella società grazie all'assistenza e all'ascolto. Grazie alla Rete di Ruben creata coinvolgendo numerosi Centri di ascolto di associazioni, parrocchie e realtà del Terzo settore, solo nel 2018 la ONLUS ha servito quasi 51mila cene gratuite.

Ernesto Pellegrini, da contabile in Bianchi a fondatore del Gruppo omonimo

Presidente e Amministratore Delegato di Pellegrini SpA, Ernesto Pellegrini nasce a Milano nel 1940. Il suo percorso professionale inizia nel settore amministrativo presso Bianchi, la storica azienda di biciclette dove diventa in seguito Capo Contabile. Nel 1965 c'è il primo contatto con il settore che lo accompagnerà per la vita: gestisce infatti il servizio ristorazione dell'azienda e grazie a questa esperienza, fonda l'Organizzazione Mense Pellegrini. Diventato imprenditore, viene nominato Presidente dell'Associazione Nazionale Gestori Mense. Passano dieci anni e nasce Pellegrini S.p.A., qualche anno dopo Catering Overseas SA, mentre nel 1982 viene istituita la piattaforma integrata Central Food di Peschiera Borromeo: l'evoluzione porterà il Gruppo a diventare leader sia in Italia che all'estero non solo nel settore della ristorazione, che oggi costituisce il 41% del fatturato, ma anche in quello dei servizi per le aziende (buoni pasto, pulizie e servizi integrati, distribuzione automatica, welfare). Grazie ad un'esperienza più che trentennale, Ernesto Pellegrini vanta diversi premi e onorificenze, come quella a Cavaliere del Lavoro, Imprenditore dell'Anno per la categoria Food&Services di Ernst&Young e l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano. È stato inoltre Presidente della squadra di calcio F.C. Internazionale (Inter) dal 1984 al 1994, anni in cui il club conquista il tredicesimo scudetto (detto "lo scudetto dei record"), la Supercoppa Italiana e due volte la Coppa UEFA.