mercoledì 28 novembre 2018

Carlo Malinconico: lo Studio Legale, l’attività accademica e gli altri incarichi

Carlo Malinconico è un avvocato e un docente universitario: negli anni ha maturato una consolidata esperienza in ambito giuridico e ha fondato lo studio legale che porta il suo nome.
Carlo Malinconico

Carlo Malinconico: la formazione e le esperienze professionali e istituzionali

Carlo Malinconico, dopo aver conseguito la maturità classica a Trieste, si trasferisce a Milano nel 1968 e consegue la Laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi con una tesi in Diritto Penale dal titolo "La responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi a mezzo stampa". Nel 1976 consegue alla Corte d'Appello di Milano l'abilitazione all'esercizio della professione legale. A seguito di concorso, viene nominato Procuratore dello Stato e successivamente Uditore Giudiziario. Dal 1976 al 1985 è Avvocato dello Stato a Milano. Si occupa di difesa e di consulenza legale per lo Stato e la Regione Lombardia nelle cause civili, penali e amministrative. Nel 1984. Carlo Malinconico, è primo nel concorso a Consigliere di Stato e riveste questa carica per quasi vent'anni. Successivamente, passa all'insegnamento universitario. Numerose le cariche di staff rivestite: Consigliere Giuridico presso gli uffici legislativi di diversi Ministeri, Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali e successivamente del Ministero del Tesoro. Dopo aver svolto l'incarico di Capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 2006 diventa Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, carica che ricopre fino al 2008. Infine, è sottosegretario di Stato nel 2011-2012. Numerose anche le esperienze nel campo delle autorità amministrative indipendenti: dal 1992 al 1997 è Consigliere Giuridico dell'Autorità Garante della Concorrenza del Mercato; Esperto dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, Carlo Malinconico ne diventa Direttore Generale negli anni 2001 e 2002.

Carlo Malinconico: l'attività accademica e lo Studio Legale

Fonda lo Studio Legale Malinconico nel 2003: lo Studio si occupa principalmente di diritto amministrativo, diritto europeo, diritto della concorrenza, diritto civile e societario. La sua esperienza come Docente Universitario lo porta a insegnare nei più prestigiosi atenei italiani. Attualmente è Professore Ordinario di Diritto dell'Unione Europea e Avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, oltre che Presidente di Sezione On. del Consiglio di Stato. Nel 2005 Carlo Malinconico ha ricevuto dal Presidente Ciampi l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Datasharing: i dettagli del nuovo progetto Terna

Online i dati sull'evoluzione del mercato elettrico dal 2000 ad oggi raccolti da Terna: i dettagli del progetto di datasharing realizzato grazie all'importante contributo del Gruppo guidato da Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris,  AD Terna

Datasharing, nuovo progetto per Terna: la soddisfazione dell'AD Luigi Ferraris

Sempre protagonista in materia di innovazione, Terna ha dato vita a un importante progetto di datasharing, destinato a diventare un efficace strumento di lavoro per operatori del settore, analisti di mercato e quanti necessitano di sapere come sia evoluto il sistema elettrico negli ultimi venti anni. Per legge, il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha tra i suoi compiti esclusivi quello di elaborare le statistiche per l'intero settore a livello nazionale: i dati raccolti a partire dal 2000 sono ora disponibili in una sezione specifica del sito Internet della società. Un'iniziativa che accresce ulteriormente l'importanza del ruolo di Terna nel settore: principale operatore di trasmissione dell'energia e del sistema elettrico, il gruppo è impegnato non soltanto nell'incentivazione della transizione energetica, ma anche nel far comprendere al meglio le dinamiche che regolano questo processo, definito dall'AD Luigi Ferraris "un passaggio fondamentale e delicato che richiede che tutti gli attori coinvolti facciano la loro parte".

Luigi Ferraris: la sezione del sito Terna con i dati sul mercato elettrico

Un patrimonio inestimabile di dati e informazioni, che Terna raccoglie dal 2000, avvalendosi di strumenti all'avanguardia: le rilevazioni di circa 4.500 operatori, tra produttori e distributori, che ora il Gruppo mette a disposizione di tutti gli stakeholder, anche i "non tecnici". Un progetto a cui guarda con estremo interesse anche l'AD Luigi Ferraris, consapevole che iniziative come queste contribuiscano a incentivare la transizione energetica. Attraverso i dati consultabili sul sito di Terna si potranno infatti verificare i progressi compiuti verso gli obiettivi internazionali di de carbonizzazione. Glii interessati potranno inoltre osservare come è cambiato il mercato dei consumi elettrici in Italia in relazione all'evoluzione industriale ed economica degli ultimi vent'anni. Nella sezione del sito di Terna dedicata al progetto di datasharing sono presenti grafici e file con tutti i dati dal 2000 al 2017 ordinati per categorie. Domanda, consumi, produzione, combustibili e capacità: un quadro completo di come il mercato elettrico si sia sviluppato in questi anni.

Dalla laurea in ingegneria al percorso manageriale: la biografia di Roberto Casula

Prima in Agip S.p.A., poi all'interno del Gruppo Eni, Roberto Casula segue un percorso professionale che lo porta a ricoprire posizioni di crescente responsabilità, fino all'attuale incarico di Chief Development Operations & Technology Officer.
Roberto Casula

Roberto Casula: la formazione e i primi incarichi in Agip ed Eni

Nato nel 1962 a Cagliari, Roberto Casula consegue la laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università della sua città di origine nel 1988. Dopo aver superato l'esame per diventare ingegnere professionista, comincia il suo iter all'interno di Agip S.p.A., dove ricopre a partire dal 1991 l'incarico di Reservoir Engineer. Sono questi anni molto prolifici a livello formativo: il manager assimila, infatti, una serie di importanti competenze nelle prove di produzione e acquisizione dati sui pozzi e nello studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 passa alla consociata Agip Angola Ltd., trasferendosi in Luanda. Qui lavora inizialmente in qualità di Reservoir Engineer, divenendo in seguito Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Il 1997 segna il suo ritorno in Italia in qualità di Development and Production Coordinator di Eni S.p.A., ruolo che lo pone in prima linea nella gestione delle attività operative e di business legate all'Africa Occidentale e a quella Centro-Asiatica. Nel 2000 Roberto Casula viene nominato Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran.

Roberto Casula: la crescita professionale in Eni

Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5 nel 2001, Roberto Casula assume nel 2004 l'incarico di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi, consociata attiva nell'ambito dell'esplorazione e della produzione a Gela. Dopo aver ricoperto la carica di Managing Director di Eni Nord Africa BV, nel 2007 diviene Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e, in seguito, Presidente delle 3 consociate Eni Abuja in Nigeria. In questi anni amplia le sue competenze e la conoscenza del territorio africano e mediorientale, esperienze che gli torneranno utili per il suo successivo incarico: nel 2011 viene nominato infatti Executive Vice President e si occupa in prima persona della gestione di importanti negoziazioni in Libia, Angola, Congo, Gabon, Ghana, Sud Africa, Kenya e Mozambico. Attualmente opera in qualità di Chief Development Operations & Technology Officer, un ruolo che gli conferisce responsabilità nella gestione di attività tecniche, operative, di progetto, di ricerca e di sviluppo della società, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.

mercoledì 21 novembre 2018

Serenissima Ristorazione festeggia gli utili del 2017 ringraziando i propri dipendenti e clienti

Un' annata caratterizzata da riconoscimenti, aumenti e progetti andati in porto con soddisfazione: questo è stato il 2017 per il Gruppo Serenissima Ristorazione, che ha concluso in maniera assolutamente positiva raggiungendo i 300 milioni di euro di fatturato consolidato. Le parole del Presidente Mario Putin sono tutte di stima e gratitudine nei confronti di quanti hanno contribuito a questi importanti successi.
Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione capofila nel segmento ristorazione per aziende, locali pubblici, scolastici e socio-sanitari

"Abbiamo continuato a progettare il nostro futuro nel solco di un cammino intrapreso da tempo che incrocia dieta mediterranea, cultura, tradizione alimentare, innovazione e sostenibilità, con il rispetto per le persone e le risorse del nostro Pianeta". Con queste parole il Presidente di Serenissima Ristorazione Mario Putin ha voluto in qualche modo spiegare le politiche aziendali che hanno portato ai nuovi importanti risultati ottenuti lo scorso anno. Il Gruppo infatti si è nuovamente attestato come leader all'interno del proprio settore di mercato, che nella fattispecie è quello della ristorazione per aziende, locali pubblici, scolastici e socio-sanitari, potendosi fregiare di numeri significativi a sette, otto e addirittura nove cifre. In questo senso, i 300 milioni di euro di fatturato consolidato, uniti ai quasi 8 milioni di utile e agli oltre 30 milioni di pietanze fornite sono stati il volano del discorso di ringraziamento che il Presidente Mario Putin ha voluto indirizzare a quanti, tra collaboratori, fornitori e utenti finali, hanno continuato a credere anche nel corso del 2017 nel Gruppo e ad attestargli e dimostrargli fiducia e stima.

Serenissima Ristorazione, riconoscimenti e certificazioni per un Gruppo sempre più internazionale

Serenissima Ristorazione ha ottenuto il Premio Industria Felix in qualità di "Miglior impresa per numero addetti della provincia di Vicenza" e, in seguito a ingenti investimenti nel bienno precedente che hanno consentito di lanciare una nuova ala preposta alla preparazione di pietanze pronte di alta qualità e destinate alla grande distribuzione organizzata, ha altresì conquistato la certificazione IFS FOOD. Proprio quest'ultima consentirà al Gruppo il potenziamento di nuove linee di produzione e l'ampliamento delle stesse anche a nuovi mercati al di fuori dell'Italia. Infatti Serenissima Ristorazione, la cui sede principale è a Vicenza, è già presente attraverso le controllate Serenissima Iberia e La Dujonka in Spagna e con Serenissima Polska in Polonia, è intenzionata a espandersi in altri Paesi e contemporaneamente a impegnare sempre più risorse economiche nell'ambito della Ricerca e dello Sviluppo. Non da ultimo, è degno di nota l'inserimento del Gruppo nel "Manuale di orientamento sulle corrette abitudini alimentari sul luogo di lavoro", scritto e diffuso dal Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Centro Nazionale delle Ricerche.

Valerio Camerano nella classifica di Forbes sulle eccellenze dell’imprenditoria italiana

Tra le eccellenze dell'imprenditoria italiana, secondo Forbes, c'è anche il manager Valerio Camerano: Amministratore Delegato di A2A, grazie ai risultati ottenuti negli ultimi anni è uno dei professionisti più quotati del nostro Paese.
Valerio Camerano, AD A2A

Valerio Camerano: la classifica di Forbes

Classe 1963, romano, Valerio Camerano è attualmente alla guida di A2A in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Di recente il manager è entrato a far parte della classifica "L'Italia che va", stilata dalla rivista Forbes e relativa ai 100 manager più influenti del panorama italiano. Tra le eccellenze dell'imprenditoria made in Italy entra dunque a pieno titolo l'Amministratore Delegato di A2A, che si è guadagnato questo riconoscimento grazie alle sue idee innovative e agli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni. Valerio Camerano è laureato in Economia e Commercio. Ha maturato una solida esperienza professionale, ottenuta svolgendo incarichi di rilievo in alcune delle più grandi realtà italiane, da Enel a Utiltalia e Citibank. Il manager ha al suo attivo anche numerose ricerche e pubblicazioni incentrate su temi legati ai mercati finanziari. In passato, ha lavorato come Collaboratore presso la Cattedra di Economia internazionale dell'Università di Torino e presso la Cattedra di Mercati Finanziari Internazionali dell'Università di Roma.

Il ritratto professionale del manager Valerio Camerano

Valerio Camerano inizia la sua carriera nel 1991, lavorando nell'istituto finanziario internazionale CITIBANK e occupandosi di investimenti e di Corporate Banking. Nel 2000 passa in Camuzzi, Gruppo industriale di Piacenza per il quale ricopre il ruolo di Direttore Strategie e Sviluppo. L'anno successivo gli viene affidato il ruolo di Direttore Generale di Plenia, nata dalla separazione societaria tra rete gas e clienti. Il 2002 è un anno importante per la crescita professionale del manager, che entra nel Gruppo Enel in qualità di Direttore Generale di Enel Gas. Resta nel Gruppo fino al 2006 in qualità di Amministratore Unico di tre società operative e Consigliere di Amministrazione in quattro realtà. Successivamente, viene nominato Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energie, gruppo internazionale francese. È inoltre attivo nel Comitato Esecutivo, con Responsabilità per l'Italia su Business Development, Comunicazione e Relazioni Istituzionali. Valerio Camerano diventa AD di A2A nel 2014, mentre nel giugno 2017 assume anche il ruolo di Direttore Generale del Gruppo, che rappresenta una delle maggiori multiutility italiane nel settore energia e ambiente. Attualmente è Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia Assolombarda.

martedì 13 novembre 2018

Studio Legale di Andrea Mascetti: il tradimento non è causa di annullamento di una donazione immobiliare

L'avvocato Marta Cipriani, dello studio legale che porta il nome di Andrea Mascetti, commenta la recentissima sentenza della Corte di Cassazione che annulla la giurisprudenza precedente, la quale riteneva una comprovata infedeltà motivo giustificante l'annullamento di una donazione immobiliare da parte di un coniuge verso l'altro.
Andrea Mascetti

Lo studio di Andrea Mascetti riporta le novità in tema di tradimento coniugale e donazioni immobiliari

L'avvocato Marta Cipriani, dello studio legale fondato da Andrea Mascetti, ha scritto in merito alle novità introdotte dal pronunciamento avvenuto il 10 ottobre scorso da parte della Corte di Cassazione e riguardante il caso di un marito che era andato in giudizio nei confronti della moglie, per la quale aveva disposto una donazione immobilare quando ancora non erano sposati e comunque prima di venire a conoscenza di ben due sue relazioni extramatrimoniali. Mentre infatti in precedenza il tradimento da solo, che doveva comunque essere accertato con sicurezza, poteva essere una delle cause di annullamento della donazione di immobili secondo quanto disposto dall'art. 801 del codice civile, con la sentenza n. 24965 questo decade dall'essere sufficiente per una revoca. Quanto richiesto, infatti, è un "durevole sentimento di disistima delle qualità morali del donante, espressione di radicata e profonda avversione o di animosità" verso quest'ultimo, ovvero un atteggiamento profondamente intriso di ingiurie e oggettivamente ingrato e irrispettoso nei confronti del coniuge tradito. Resta in ogni caso valida la semplice prova dell'avvenuto tradimento ai fini dell'addebito della separazione al consorte la cui infedeltà è stata resa manifesta.

Andrea Mascetti: l'iter professionale del titolare dello Studio Legale Mascetti

Andrea Mascetti, fondatore dello studio legale che porta il suo nome e che ha sedi a Varese e Milano, si laurea nel 1996 in Legge presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. È membro dell'Ordine degli Avvocati meneghino e patrocinante in Cassazione, e ha quale focus della sua attività legale il diritto societario e amministrativo. Consulente presso diverse società, enti locali e realtà del settore pubblico, oltre ad aver collaborato con il SALT (Studio Associato Legale Tributario), associato a Ernst & Young. Negli ultimi anni, Andrea Mascetti si è anche speso per quanto concerne gli ambiti della reputazione online e del diritto legato all'arte ed ha assunto i ruoli di Presidente e componente di organismi di vigilanza, secondo quanto previsto dalla legge 231 del 2001 e, infine, Membro dei Board di istituti di credito e società commerciali italiani ed esteri.

Mostra commemorativa della schedatura degli ebrei a Milano (1938): presente Marilisa D’Amico

La Sala Lab della Triennale ospita la mostra intitolata "...ma poi, che cos'è un nome?", che ripercorre attraverso documenti pressoché inediti il triste episodio del censimento dei cittadini di fede ebraica, che iniziò il 22 agosto 1938 a Milano e diede il via alla successiva approvazione delle leggi razziali fasciste su scala nazionale. Alla serata inaugurale presente anche il Prorettore dell'Università degli Studi di Milano Marilisa D'Amico.
Marilisa D'Amico

Marilisa D'Amico rende omaggio al tragico evento che ha segnato la storia milanese e italiana

All'inaugurazione dell'esposizione, lo scorso 23 ottobre, era presente anche il Prorettore dell'Unimi MarilisaD'Amico, insieme, tra gli altri, alla senatrice a vita Liliana Segre. La mostra, concepita all'interno degli eventi di "Milano È Memoria" della municipalità meneghina e sostenuta dall'Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici, è stata resa possibile grazie al contributo delle due fondazioni Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e Memoriale della Shoah, entrambe di Milano, con la partecipazione dell'Università Statale.
Pensata come installazione e posizionata nell'ingresso principale della Triennale, la mostra vuole omaggiare i 10.591 ebrei milanesi schedati il 22 agosto 1938 e a cui vennero successivamente tolti i diritti di cittadinanza italiana il 17 novembre, data in cui entrarono pienamente in vigore le leggi a difesa della razza a opera di Mussolini.
Il censimento è stato ricostruto sulla base di una documentazione rinvenuta la prima volta nel 2007 nei depositi della municipalità, a cui è seguito uno studio i cui frutti si sono concretizzati appunto oggi nella mostra-evento e che ha anche permesso di inquadrare più chiaramente gli accadimenti che coinvolsero i cittadini di fede ebraica dopo l'8 settembre 1943, tra imprigionamenti, messe al confino e, fortunatamente, anche salvataggi.

Marilisa D'Amico, avvocato dei diritti e dell'uguaglianza civile e sociale

Marilisa D'Amico, Prorettore dell'Università Statale di Milano, ha un'ultraventennale esperienza nella difesa dei diritti civili e sociali acquisiti e nell'incoraggiamento di un dibattito giuridico, e di un recepimento all'interno dell'ordinamento italiano, dei cosiddetti "nuovi diritti", con specifico riferimento alle problematiche costituzionali sottese alle tematiche del riconoscimento delle unioni omosessuali, della procreazione medicalmente assistita, dell'interruzione volontaria di gravidanza e del testamento biologico. Inoltre, anche per sua personale esperienza, è da sempre attiva nella promozione di normative volte a garantire pari opportunità tra uomo e donna in tutti gli ambiti della vita privata e professionale, oltre a campagne in difesa di una immagine femminile "sana" da veicolare all'interno dei mass media e nella comunicazione.

giovedì 8 novembre 2018

Il nuovo accordo tra Federico Motta Editore e Il Sole 24 Ore punta al settore dell’architettura

Il Sole 24 Ore, con i suoi periodici di settore, unisce la propria esperienza a quella di Federico Motta Editore, che da sempre si dedica all'ambito dell'architettura con cataloghi e collane specializzate.

Federico Motta Editore: Motta Architettura

Federico Motta Editore e Il Sole 24 Ore hanno stretto una collaborazione nel settore dell'architettura: l'accordo, che nasce con l'obiettivo di rispondere in maniera completa e adeguata alle esigenze degli esperti del comparto, prevede l'entrata del Sole 24 Ore nella società editoriale Motta Architettura. Il quotidiano detiene una quota aziendale del 40%. La collaborazione è utile a progettisti, designer e architetti, che possono usufruire di un'ampia gamma di prodotti sia online sia attraverso l'editoria tradizionale. Il progetto prevede anche l'organizzazione di una serie di eventi dedicati al settore. Federico Motta Editore, con Motta Architettura, offre riviste di architettura (Area, Materia e d'A), un catalogo di libri articolato in diverse collane (come ad esempio Tipologie, Architetti del Novecento, Tools, Disegni e Schizzi) e un portale online tra i più visitati del settore. Il Sole 24 Ore, da parte sua, è da anni presente nel mondo delle costruzioni con periodici, banche dati e con un'offerta formativa che spazia dall'e-learning a corsi e seminari tradizionali. Attraverso la nuova collaborazione, si punta ad arricchire e valorizzare il portafoglio prodotti di Motta Architettura, sviluppando così nuove iniziative editoriali.

Le altre collaborazioni di Federico Motta Editore

Marchio simbolo di cultura, qualità e autorevolezza, Federico Motta Editore nasce il 14 gennaio 1929 con il nome di "Cliché Motta". Dalla fondazione, la casa editrice ha sempre prestato grande attenzione all'innovazione, sfruttando a pieno le nuove potenzialità tecnologiche e legate all'avvento di Internet: tra le novità introdotte, ci sono ad esempio le Tavole Transvision, il Sonobox, i CD-Rom, l'enciclopedia Motta con Internet TV, Internet Motta Club e il progetto mottaformazione.it. Federico Motta Editore, negli anni, ha generato sempre nuovo valore attraverso diverse collaborazioni di particolare rilievo, con autori di fama internazionale e realtà di pregio all'interno del panorama italiano ed estero: tra le personalità di spicco con le quali ha collaborato, vanno ricordati Umberto Eco, che ha lavorato con la casa editrice per più di dieci anni per la stesura della collana Historia, e Margherita Hack, che si è occupata del mondo delle scienze. La casa editrice ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino D'Oro, Rai, Disney, Il Corriere della Sera, il Ministero dell'Istruzione, Il Sole 24 Ore e molti altri.

sabato 3 novembre 2018

Amos Genish: TIM beneficerà della “decommodity” introdotta dalla quinta generazione

"Le telco stanno perdendo valore dal punto di vista finanziario e gli azionisti si tirano indietro. Non possiamo ignorare questo fallimento di mercato. Abbiamo bisogno del 5G per passare da un settore dissanguato a un settore vincente" così decreta Amos Genish in un articolo del Financial Times, sottolineando la necessità della rete di quinta generazione.
Amos Genish

Amos Genish illustra le problematiche determinanti legate al calo in Borsa del titolo TIM

Con il Consiglio di Amministrazione di TIM come prossimo appuntamento da calendario, l'Amministratore Delegato della società Amos Genish ha rilasciato un'intervista al Financial Times parlando a lungo e nel dettaglio delle recenti vicende legate al settore delle telecomunicazioni in Italia, soprattutto a partire dal mese di maggio. Da quel momento, infatti, il valore delle azioni della compagnia di Genish è calato anche del 40% e le cause sono da ricercare in eventi concomitanti quali: concorrenza dei prezzi, disciplina generale slegata dalle circostanze specifiche e, in ultima istanza, utili che non riescono a coprire le spese sostenute. Oltre alla fragilità della governance interna all'azienda.L'AD intravede però nella rete mobile di quinta generazione un'ancora di salvataggio per la società, la cui partecipazione alla gara per il 5G non è stata comunque indolore.

Il cauto ottimismo di Amos Genish collegato alla rete 5G e agli studi di Deutsche Bank e Bloomberg

Sempre nelle parole di Amos Genish, la rete di quinta generazione permetterà una compartimentazione della proposta agli utenti di telefonia mobile, che potranno beneficiare di servizi a valore aggiunto: la strada sarà quindi quella in direzione di una "decommodity", la quale porterà anche servizi lato mobile sempre più performanti. Anche la fusione di TIM con Open Fiber come unica entità super partes e che possa fornire "all'ingrosso" l'accesso alla rete infrastrutturale rientrerebbe nei risvolti positivi indicati dal manager, poichè il confronto verrebbe poi spostato sull'offerta al pubblico. Nel frattempo, nonostante il ribasso dei conti della compagnia previsto per il terzo semestre del 2018, viene ipotizzata una stabilità del margine operativo lordo e inoltre, secondo le analisi veicolate da Deutsche Bank, è comunque consigliabile un acquisto del titolo in Borsa visto il suo miglior posizionamento rispetto alla concorrenza e la fiducia accordata al piano di Genish. Anche secondo uno studio di Bloomberg, TIM resterà anche nel terzo trimestre l'azienda telco meno in balìa dei mercati, continuando a dimostrare la sua resilienza nei confronti del nuovo operatore Iliad.