martedì 29 gennaio 2019

Marilisa D’Amico interviene al seminario annuale di Assoedilizia

Prorettore dell'Università degli Studi di Milano e Presidente dell'Osservatorio dei diritti immobiliari, Marilisa D'Amico è stata invitata ad aprire i lavori del convegno 2019 di Assoedilizia, dedicato al sistema delle vendite giudiziali immobiliari.
Marilisa D'Amico

Marilisa D'Amico al seminario annuale di Assoedilizia

In qualità di Presidente dell'Osservatorio dei diritti immobiliari, Marilisa D'Amico è stata tra gli ospiti del seminario dell'associazione Assoedilizia, in programma lo scorso 16 gennaio presso la sede di Banca d'Italia in via Cordusio a Milano. "Il sistema delle vendite giudiziali immobiliari" che ha dato il titolo al workshop è stato affrontato a partire da quanto emerso dal Rapporto di Bankitalia del luglio 2018 in merito alle vendite giudiziarie. Ma gli speaker hanno approfondito anche altri temi di rilievo per il settore: problematiche di tipo giuridico relative allo snellimento delle procedure, razionalizzazione del sistema nel suo complesso in prospettiva gestionale e istituzionale, digitalizzazione e Pubblica Amministrazione e assegnazione del valore immobiliare. Non solo: nel corso del seminario a cui ha preso parte Marilisa D'Amico, Prorettore dell'Università degli Studi di Milano, si è parlato anche di alcune criticità relative al settore bancario, come finanziamenti, crediti deteriorati e tutela del debitore. Senza dimenticare il fundraising dell'immobiliare, ritratto nello scenario italiano, e gli effetti delle Smart Cities per la rivalorizzazione funzionale ed economica della risorsa immobiliare.

Marilisa D'Amico: gli incarichi in ambito accademico

Creare un'università sempre più "a misura di studente" e sostenere i giovani ricercatori: la carriera di Marilisa D'Amico in ambito accademico si contraddistingue anche per i numerosi progetti realizzati mirando a questi obiettivi. Oggi Professore ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano e presso lo stesso ateneo Prorettore con delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, ha portato avanti diverse battaglie operando all'interno del Comitato Pari Opportunità. Sempre all'interno dell'università milanese ha inoltre fondato il primo Corso di perfezionamento in Pari Opportunità e discriminazioni di genere, a conferma del profondo interesse per queste tematiche. Attualmente è Coordinatore scientifico del Corso di perfezionamento "Strumenti giuridici di prevenzione e repressione della violenza di genere" presso l'Università degli Studi di Milano: membro del Consiglio scientifico del Centro Interuniversitario "Culture di Genere", partecipa anche ai lavori del Consiglio del Centro interdipartimentale di ricerca "Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere". Marilisa D'Amico viene spesso invitata a intervenire come relatrice durante convegni o altri eventi di carattere pubblico che vertono sui temi maggiormente al centro della sua attività scientifica: pari opportunità e accesso ai diritti da parte delle donne, contrasto alla violenza di genere, lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipologia, questioni irrisolte legate alla fecondazione assistita, dibattito sul fine vita, unioni civili e matrimonio omosessuale per citarne alcuni.

Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A, premiato ai CEO Italian Awards

Valerio Camerano, alla guida di A2A, è stato riconosciuto per la sua intraprendenza e creatività, oltre che per il suo contributo alla crescita e innovazione del Paese. Per l'AD il premio funge da motivazione per proseguire lungo il percorso del rinnovamento e dello sviluppo.
Valerio Camerano, AD A2A

Valerio Camerano: i motivi del riconoscimento ricevuto a Milano

Durante la prima edizione dei CEO Italian Awards sono stati selezionati i 200 migliori top manager attivi in Italia: 9 CEO italiani hanno ricevuto questo importante riconoscimento durante la serata di premiazione milanese presso la suggestiva cornice dell'Hotel Mandarin Oriental Milan, in seguito all'Executive Summit 2018. Tra i vincitori è stato premiato Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A. L'evento annuale dell'Executive Club riunisce business leader, top manager, rappresentanti delle istituzioni, esperti e accademici provenienti da tutto il mondo: lo scopo è dar vita alla discussione e analisi sui macro trend attesi per l'anno successivo, in modo da stimolare idee sempre innovative e favorire la crescita del Paese. Business International, divisione di Fiera Milano Media, e Forbes Italia hanno collaborato per promuovere il riconoscimento riservato esclusivamente ai top manager più innovativi e di successo che sono attualmente alla guida delle aziende italiane. Grazie al talento dimostrato, alla sua creatività e intraprendenza, Valerio Camerano è stato riconosciuto per la categoria "Energy". "Sono sinceramente grato per il premio che mi è stato consegnato, come tutte le cose davvero speciali è giunto inatteso e gratificante", ha dichiarato l'AD di A2A. "Fungerà da enzima motivazionale per proseguire il percorso di innovazione abitudinaria e diffusa a cui sono chiamate le imprese nella sfida della trasformazione e del cambiamento".

La carriera e l'esperienza professionale di Valerio Camerano, AD di A2A

Originario di Roma, Valerio Camerano è Amministratore Delegato di A2A S.p.A. dal 2014 e Direttore Generale del Gruppo da giugno 2017. Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte inoltre della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia di Assolombarda. In seguito alla laurea in Economia e Commercio, conseguita presso l'Università LUISS Guido Carli di Roma, si specializza all'estero frequentando l'Advanced Management Programme della INSEAD Business School di Fontainebleau, in Francia. Nel 1991 entra in CITIBANK, occupandosi di investimenti e Corporate Banking, per poi passare nel 2000 a Camuzzi con il ruolo di Direttore Strategie e Sviluppo. In seguito all'esperienza come Direttore Generale di Plenia, separazione societaria tra rete gas e clienti, Valerio Camerano entra in Enel nel 2002: svolge il ruolo di Direttore Generale di Enel Gas, gestendo circa 500 persone e conseguendo un fatturato di 1.5 miliardi di Euro. Nel 2006 viene nominato Amministratore Delegato di GDF Suez Energie, gruppo internazionale francese per il quale opera inoltre nel Comitato esecutivo, assumendosi la Responsabilità per l'Italia su Business Development, Comunicazioni e Relazioni Istituzionali. Col suo arrivo in A2A il manager ottiene diversi traguardi importanti, dedicando sempre particolare attenzione a un approccio sostenibile orientato all'innovazione.

“La Stampa”: Alessandro Benetton, Cortina 2021 e le Olimpiadi 2026

Tre giorni di velocità e adrenalina: Cortina ha ospitato la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, ma il pensiero, come afferma Alessandro Benetton a "La Stampa", è già rivolto alle prossime sfide, i Mondiali di sci alpino del 2021 e la candidatura con Milano per le Olimpiadi Invernali 2026.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Cortina ospita la Coppa del Mondo di Sci alpino femminile

Weekend di grande sport per Cortina che il 18, 19 e 20 gennaio ha ospitato la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, uno degli appuntamenti più attesi del Circo Bianco. Una competizione importante che proietta la città verso i Campionati del Mondo di sci alpino 2021 a cui sta lavorando con grande impegno la Fondazione Cortina 2021 presieduta da Alessandro Benetton. "Attorno al progetto per i Mondiali si è creata un'energia positiva che ha contagiato operatori economici e residenti, ma anche turisti e cittadini dell'area bellunese" ha spiegato il Presidente a "La Stampa". "Si registra una virtuosa collaborazione pubblico-privato ma c'è soprattutto una macchina organizzativa fatta di professionisti e giovani, un team elogiato dalla Federazione internazionale" ha fatto inoltre notare Alessandro Benetton.

Il sogno delle Olimpiadi 2026 a Cortina: l'impegno di Alessandro Benetton

Per Alessandro Benetton la parola d'ordine è "rinnovare". Solo così Cortina non si farà trovare impreparata davanti ai grandi appuntamenti che la attendono: i Campionati del Mondo di sci alpino 2021 ma non solo. Sullo sfondo c'è anche la candidatura insieme a Milano per le Olimpiadi del 2026. E, come ha sottolineato il Presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton, "con gli impianti rinnovati questa squadra sarà il miglior biglietto da visita per affrontare la grande sfida delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026". Intanto la città si gode il successo della Coppa del Mondo di sci alpino femminile: una tre giorni di gare, all'insegna dell'adrenalina e della velocità. Due discese libere, il venerdì e il sabato, e la domenica un supergigante sull'Olympia delle Tofane, prestigiosa cornice di alcune delle più celebri imprese in ambito sciistico.

mercoledì 23 gennaio 2019

Il Consulente di Autostrade per l’Italia: Ponte Morandi, nessun ammaloramento generale

Solo lo strallo analizzato a Zurigo era in cattive condizioni, gli altri no: il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia Giuseppe Mancini fa chiarezza in merito alle anticipazioni sulle analisi dei reperti inviati a Zurigo.
Autostrade per l'Italia

Autostrade per l'Italia: le precisazioni del Consulente Tecnico Giuseppe Mancini

La capacità portante del Ponte Morandi, a Genova, era garantita. Lo sostiene Giuseppe Mancini, Ordinario di Tecnica delle costruzioni e Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia in merito a quanto anticipato da alcuni organi di stampa circa le condizioni di un generico o generale 'ammaloramento' del Ponte Morandi. Giuseppe Mancini fa chiarezza e in una nota spiega come i reperti inviati dai periti del gip di Genova a Zurigo siano "solo quelli che presentavano alcuni segni di ossidazione e ammaloramento, a fronte di uno stato complessivo del ponte ben differente". Entrando nello specifico, il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia ha sottolineato inoltre come dei quattro attacchi degli stralli all'antenna, tre fossero in condizioni molto buone: "Solo uno (il reperto 132 inviato a Zurigo) presentava segni di ossidazione non visibili dall'esterno".

Autostrade per l'Italia: Giuseppe Mancini scagiona i tiranti

Nella nota Giuseppe Mancini precisa inoltre che le prove effettuate a Zurigo e le classificazioni sommarie non sono ancora terminate e sono state effettuate solo visivamente. "Lasciano dedurre che, anche tenendo conto dell'ossidazione evidenziata dopo il crollo, la capacità portante fosse comunque garantita" aggiunge il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia: ciò è confermato "dal fatto che un'eventuale perdita di capacità portante degli stralli associata alla progressiva rottura dei cavi avrebbe nel tempo determinato allungamenti degli stralli con un conseguente importante quadro fessurativo, non verificatosi prima del crollo". Il Consulente di Autostrade per l'Italia, Giuseppe Mancini ribadisce quindi quanto già affermato in diverse occasioni: la causa scatenante del crollo non è dovuta al cedimento della testa dello strallo, il cosiddetto reperto 132. Il Professore ha espresso le sue posizioni anche in una lettera pubblicata da "la Repubblica" lo scorso 15 dicembre.

Eni per l’economia circolare: Claudio Descalzi parla dell’impianto “Waste To Fuel” di Gela

Sinergia, simbiosi industriale e cambio culturale sono i tre pilastri su cui Eni ha costruito il modello integrato di economia circolare, di cui il progetto "Waste to Fuel" è emblema: la soddisfazione dell'AD Claudio Descalzi nell'intervista a "Il Sole 24 Ore".
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: Eni, avviato a Gela il progetto pilota "Waste to Fuel"

Lo scorso 27 dicembre Eni ha avviato il primo impianto a Gela per la produzione di biocarburanti dai rifiuti. Un progetto sperimentale. "Un esempio tangibile del modello integrato di economia circolare imperniato su tre pilastri (sinergia, simbiosi industriale e cambio culturale)" lo ha definito l'AD Claudio Descalzi, sottolineando come il progetto consentirà di "acquisire le informazioni necessarie per la progettazione di nuovi impianti su scala industriale che Eni realizzerà in altri siti dapprima in Italia". Come ha spiegato a "Il Sole 24 Ore", l'idea è quella di replicare il modello "Waste to Fuel", ossia di ricavare combustibile dal recupero e dalla trasformazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU). "È il materiale che proviene appunto dalla raccolta differenziata dell'organico, più comunemente detto umido" ha spiegato Claudio Descalzi: nello specifico "si tratta di residui di cibo o preparazioni alimentari e frazioni assimilabili, come carta per alimenti sporca di residui alimentari". L'impianto è stato realizzato da Syndial, società ambientale di Eni, all'interno della Raffineria di Gela.

Claudio Descalzi a "Il Sole 24 Ore": i progetti ecosostenibili di Eni

Obiettivo di Eni, come annunciato dall'AD Claudio Descalzi nell'intervista a "Il Sole 24 Ore" è quindi quello di "realizzare diversi impianti Forsu distribuiti presso le principali città e riuscire a eliminare una grande quantità di rifiuti organici, riutilizzandoli e fornendo un significativo contributo in termini di vantaggi ambientali alle grandi aree urbane in Italia e all'estero". L'AD ha inoltre evidenziato come dal 2012 al 2017 il gruppo abbia investito circa 5 miliardi di euro tra riconversioni industriali, ricerca e bonifica: "Nel prossimo piano indicheremo l'impegno per l'economia circolare che include, oltre alla raffinazione "green", anche la chimica e il progetto rinnovabili". Oltre a Gela, Eni sta implementando il progetto per la realizzazione di un prototipo industriale a Ravenna e sta studiando anche lo sviluppo di un impianto su larga scala: l'intenzione del gruppo, come ha spiegato Claudio Descalzi, è di "spingerne la diffusione in Italia e proporne l'adozione anche all'estero, in grandi metropoli come Il Cairo, Lagos o Algeri".

venerdì 11 gennaio 2019

Claudio Machetti: i progetti di Enel per le coperture sulle condizioni meteorologiche

Claudio Machetti spiega a Milano Finanza l'importanza dei derivati climatici per i futuri progetti di Enel: "Abbiamo iniziato con gli impatti che la temperatura ha sui consumi dei nostri clienti, per poi passare a studiare le necessità della generazione rinnovabile".
Claudio Machetti

Clima e imprese: l'importanza dei Weather Derivates secondo Claudio Machetti

Secondo un'indagine condotta da DNV GL con l'istituto di ricerca GfK, quattro aziende italiane su dieci ammettono che il clima ha effetti sul business, ma sono davvero poche quelle che decidono di tutelarsi. Enel ha già deciso di puntare sui Weather Derivates: lo ha confermato durante un'intervista a Milano Finanza Claudio Machetti, Responsabile della Global Trading Business Line del Gruppo. Le coperture sulle condizioni meteorologiche influenzano la produzione di energia e non solo, per questo Enel si è attivata da tempo per sfruttare le potenzialità legate ai Weather Derivates, ancora oggi poco utilizzate. A parità di funzionamento, i derivati climatici si differenziano da quelli finanziari tradizionali in quanto non stabilizzano i risultati di un'azienda sulla base dei tassi di cambio, d'interesse o dei prezzi delle materie prime, ma su elementi naturali come il vento, la pioggia e la neve. Vengono trattati da listini specializzati come il CME (Chicago Mercantile Exchange). Dei 15 miliardi di dollari movimentati ogni anno, solo 3 miliardi riguardano aziende europee. Secondo Claudio Machetti, il target potenziale è comunque amplissimo: "Si pensi per esempio a un'azienda vinicola e a come una stagione estremamente severa possa far bruciare tutto il raccolto, agli impianti sciistici e a cosa succede quando non nevica per diverse settimane, o piove costantemente, e anche a uno stabilimento balneare e a quanto possa fare la differenza una stagione di pieno sole rispetto a una di pioggia costante".

Derivati climatici: Claudio Machetti commenta i progetti di Enel

"Abbiamo maturato nel tempo expertise notevoli nella gestione di queste esposizioni all'interno di un portafoglio sempre più diversificato e integrato, ma è solo da due anni che lo sviluppo dei derivati climatici ci ha permesso di iniziare ad estendere queste pratiche di hedging maturate in ambito commodities per mitigare gli effetti della volatilità degli elementi metereologici sui nostri margini attesi", ha spiegato Claudio Machetti. "Abbiamo iniziato con gli impatti che la temperatura ha sui consumi dei nostri clienti, per poi passare a studiare le necessità della generazione rinnovabile che, per definizione, è la più esposta all'andamento delle variabili climatiche". Il Responsabile della Global Trading Business Line di Enel ha spiegato che sono in fase di studio nuovi strumenti avanzati per le previsioni climatiche. Enel si è aggiudicata i fondi europei in ambito "Horizon 2020", grazie alla collaborazione con realtà accademiche e meteorologiche d'importanza nazionale e internazionale. Claudio Machetti ha dichiarato che il Gruppo guarda soprattutto agli Stati Uniti e al Sudamerica, con particolare attenzione per il Cile e per lo sviluppo di prodotti di hedging per gli impianti di produzione esposti al rischio di siccità, per un successivo deployment a livello globale.