martedì 20 marzo 2018

Bilancio 2017 positivo per Terna: crescono i ricavi e i margini della società guidata dall’AD Luigi Ferraris

Un bilancio positivo quello del 2017 di Terna: la società guidata dall’AD Luigi Ferraris chiude l’anno con un incremento dei ricavi (2,25 miliardi di euro) e del margine operativo lordo (1,6 miliardi di euro).
Luigi Ferraris

Terna: Luigi Ferraris soddisfatto per il bilancio 2017

Il Consiglio di Amministrazione di Terna, riunitosi il 20 febbraio 2018, ha approvato i dati preliminari consolidati del 2017. Molto soddisfatto l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, che li ha presentati al board. Si segnala infatti un generale incremento nei risultati del gruppo, che prosegue il suo percorso di crescita sostenibile, rafforzando ulteriormente la posizione finanziaria. I ricavi passano infatti dai 2,1 miliardi di euro del 2016 a 2,25 miliardi di euro, un miglioramento da ascrivere al completamento degli investimenti programmati e all'aumento del portafoglio di asset remunerati. Sale anche l'ebitda (margine operativo lordo), che raggiunge 1,6 miliardi di euro (nel 2016 1,54 miliardi). Da sottolineare, inoltre, la crescita degli investimenti totali del gruppo, che ammontano a oltre 1 miliardo di euro (0,9 miliardi nel 2016). Come conseguenza di tutti questi segni positivi, si riduce l'indebitamento finanziario netto, che passa dagli 8 miliardi di euro del 2016 a 7,8 miliardi nel 2017. Un dato derivato in particolare dalla buona generazione di cassa dell'esercizio.

Il percorso manageriale di Luigi Ferraris, AD di Terna

Nato a Legnano nel 1962, Luigi Ferraris si laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Genova e nel 1988 avvia il suo percorso professionale nel settore Auditing di Price Waterhouse. Nella prima metà degli anni '90 è chiamato a ricoprire ruoli dirigenziali all'interno di importanti realtà quali Agusta, Piaggio VE e Sasib Beverage. Dopo aver operato in qualità di Area Controller Europa presso Elsag Bailey Process Automation, controllata del gruppo Finmeccanica, viene nominato nel 1998 CFO di Elsacom, occupandosi di telefonia satellitare. Nel 1999 comincia il suo iter all'interno di Enel: inizialmente Amministratore Unico di Enel Servizi, arriva ad assumerne la Presidenza con delega tra il 2006 e il 2014, ricoprendo contemporaneamente in questi anni il ruolo di Responsabile della Pianificazione e Controllo di Gruppo Enel e diventando in seguito Direttore della Funzione Amministrazione, Pianificazione e Controllo. Nel suo periodo all'interno del colosso energetico è anche Chief Financial Officer, Presidente di Enel Green Power S.p.A., Presidente con delega di Enel Factor S.p.A. e CEO di Enersis S.A. Nel 2015, in qualità di Chief Financial Officer di Gruppo Poste Italiane, guida l'operazione di privatizzazione conclusasi con la quotazione in Borsa. Nell'aprile del 2017 Luigi Ferraris viene nominato AD di Terna S.p.A.

Francesco Starace: la nascita della FIM Enel MotoE World Cup

Nel 2019 debutterà il nuovo campionato della Motomondiale, il primo dove protagoniste saranno le moto elettriche: l'AD di Enel Francesco Starace illustra i dettagli della partnership con Dorna ed Energica che ha portato alla nascita dell'evento.

Francesco Starace, amministratore delegato Enel

FIM Enel MotoE World Cup: Francesco Starace sottolinea il contributo di Enel

Arriverà nel 2019 la FIM Enel MotoE World Cup, primo campionato motociclistico interamente elettrico riconosciuto dalla Federazione. Presentato lo scorso 6 febbraio nel corso di un evento speciale a Roma a cui ha preso parte anche l'Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace, vedrà in competizione diciotto moto che si misureranno su sei circuiti del motomondiale in occasione dei Gran Premi della MotoGP. L'impegno del gruppo si manifesterà su più fronti: attraverso la divisione Enel X, doterà la FIM Enel MotoE World Cup di un sistema di ricarica rapida e smart, servizi energetici avanzati e garantirà la fornitura e l'accumulo di energia verde, di personale e di infrastrutture dedicate on-site. L'attenzione alla sostenibilità, tema particolarmente caro all'AD Francesco Starace, emerge anche da questo progetto: il sistema elettrico di MotoE si avvarrà delle soluzioni di gestione energetica intelligente di Enel e delle energie rinnovabili generate localmente attraverso sistemi fotovoltaici portatili di ultima generazione o messe a disposizione dalle reti di distribuzione locale. Enel inoltre progetterà i dispositivi di smart charging per garantire una ricarica rapida delle moto costruite dall'azienda italiana Energica. Già title sponsor è Sustainable Power Partner di MotoGP™, l'utility collaborerà ulteriormente con Dorna fornendo a MotoGP™ soluzioni energetiche avanzate, incluse quelle per la promozione dell'efficienza energetica delle gare.

Enel: l'AD Francesco Starace presenta la partnership con Dorna

"L'annuncio di oggi della nostra collaborazione con Dorna sottolinea una volta di più l'impegno di Enel nella promozione costante dello sviluppo della mobilità elettrica a livello globale" ha affermato l'AD Francesco Starace intervenendo alla presentazione della FIM Enel Moto-E World Cup. L'Amministratore Delegato ha sottolineato come i progetti con MotoGP e MotoE offrano al gruppo la possibilità di "continuare a studiare soluzioni tecnologiche innovative nell'ambito del trasporto sostenibile". Si tratta dell'evoluzione naturale di un percorso intrapreso nel 2016 con Formula E, di cui il gruppo è Official Power Partner. "La leadership di Enel nella rivoluzione energetica dell'ultimo decennio e nelle tecnologie smart per famiglie, imprese e città, ci porta a partnership come quella con Dorna" ha spiegato Francesco Starace che, concludendo il suo discorso, ha posto l'accento sulla centralità dell'elettrificazione del trasporto nelle strategie del gruppo.

Un caffè con Alessandro: argomento della rubrica di Alessandro Benetton Forno d’Asolo

Alessandro Benetton, nella sua rubrica settimanale “Un caffè con Alessandro”, parla di uno dei più importanti successi della sua carriera, l’investimento in Forno d’Asolo, azienda che è cresciuta in termini di fatturato e dipendenti legandosi ancora di più al territorio.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Forno d'Asolo è un esempio di successo

Aiutare le aziende a esprimere tutto il loro potenziale è l'obiettivo primario di 21 Investimenti, uno dei principali operatori di private equity in Italia. Alessandro Benetton, fondatore della società nel 1992, dedica la puntata della sua rubrica "Un caffè con Alessandro" all'acquisizione di Forno d'Asolo, un'operazione portata a termine nel 2014 con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio industriale e il marchio dell'azienda quale eccellenza nei prodotti da forno made in Italy. Un investimento vincente: Forno d'Asolo è cresciuta grazie a un'importante espansione della forza distributiva, in particolar modo all'estero, rivelandosi un buon esempio di come una realtà possa prosperare. Grazie a una strategia mirata, l'azienda ha investito in tecnologia ed è arrivata progressivamente a un raddoppiamento dei dipendenti e a un incremento considerevole del fatturato. Alessandro Benetton, nel corso del suo intervento, si sofferma anche su Academy, un importante progetto di formazione lanciato per coinvolgere i giovani. Una collaborazione con le scuole alberghiere che è finalizzata alla preparazione dei futuri lavoratori del settore del food. Solo investendo sul futuro l'Italia potrà mantenere a livello internazionale lo status di eccellenza nel comparto.

Alessandro Benetton: formazione e percorso imprenditoriale

Classe 1964, originario di Treviso, Alessandro Benetton è una delle figure di spicco dell'imprenditoria italiana. Formatosi negli Stati Uniti (nel 1987 si laurea in Business Administration presso l'Università di Boston e consegue il Master in BA alla Harvard Business School), inizia il suo iter professionale nel 1988, anno in cui viene assunto dalla Goldman Sachs International come analista del dipartimento di Global Finance. Lo stesso anno assume la presidenza di Benetton Formula, una sfida che si rivela vincente: in dieci anni porta la scuderia a vincere 26 Gran Premi di Formula 1, due campionati mondiali piloti e uno costruttori. Contemporaneamente a questa esperienza si mette alla prova in un altro contesto: nel 1992, all'età di 28 anni, fonda 21 Investimenti, destinato a diventare uno dei più importanti operatori di private equity in Italia. Attualmente ricopre ancora la carica di Managing Partner della società. Presidente di Benetton Group dal 2012 al 2014, Alessandro Benetton fa parte del CdA di Edizione S.r.l. e di Autogrill S.p.A., nonché dell'Advisory Committee di Robert Bosch Internationale Beteiligungen AG di Zurigo. Nel 2017 è stato nominato Presidente della Fondazione Cortina 2021, organismo preposto all'organizzazione dei Campionati Mondiali di Sci del 2021.

venerdì 16 marzo 2018

Eni: la soddisfazione dell’AD Claudio Descalzi per i risultati dell’esercizio 2017

L'Amministratore Delegato Claudio Descalzi commenta i risultati consolidati dell'esercizio e del quarto trimestre 2017 di Eni: il gruppo torna in utile, la generazione di cassa aumenta del 50% aprendo per il futuro prospettive "brillanti".

Claudio Descalzi: i risultati consolidati dell'esercizio e del quarto trimestre 2017 di Eni

Claudio Descalzi, amministratore delegato EniCon un utile netto pari a 3,43 miliardi di euro (contro la perdita di 1,4 miliardi del 2016) e un utile netto adjusted a 2,4 miliardi (rosso di 340 milioni nel 2016), Eni chiude brillantemente il 2017 ritornando al profitto. Nel commentare i numeri dell'esercizio e del quarto trimestre 2017, l'AD Claudio Descalzi li definisce "risultati eccellenti che dimostrano come il processo di profondo cambiamento avviato nel 2014 abbia trasformato Eni in una società capace di crescere e creare valore anche in condizioni di mercato molto difficili". A incidere significativamente l'ottima performance registrata nel quarto trimestre, con un utile netto pari a 2,1 miliardi e quello «adjusted» a 0,98 miliardi, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2016 (460 milioni di euro). Più nel dettaglio, l'AD ha evidenziato come nell'Upstream sia stato raggiunto il massimo storico della produzione: nonostante gli investimenti di sviluppo siano stati ridotti del 40% rispetto alla baseline 2014, i risultati esplorativi registrati sono stati eccellenti e i progetti più rilevanti sono stati messi in produzione in tempi record, come il giacimento di Zohr. "Inoltre nel Mid-Downstream abbiamo riportato in una posizione di profitto strutturale G&P con un anno di anticipo" ha aggiunto Claudio Descalzi, facendo notare anche il risultato operativo nell'R&M record degli ultimi 8 anni e la performance operativa nella Chimica, la migliore di sempre: "tutto ciò ha consentito di far crescere la generazione di cassa del 50%, a fronte di un aumento del Brent del 22% di ridurre la nostra cash neutrality a 57 $/bl e di rinforzare ulteriormente la nostra struttura patrimoniale, anche grazie alle dismissioni realizzate nell'anno".

Eni: il futuro del gruppo nelle parole dell'AD Claudio Descalzi

Con queste premesse, Claudio Descalzi non può che guardare con ottimismo ai prossimi anni: "Per il futuro le prospettive di crescita sono eccellenti in tutti i business e saranno perseguite con disciplina finanziaria e grande attenzione alla loro sostenibilità in presenza di scenari anche più difficili". L'AD di Eni ribadisce con questo che se le condizioni di mercato fossero più favorevoli, il gruppo potrebbe generare un enorme extra‐valore per i suoi azionisti. Intanto, come annunciato dallo stesso Claudio Descalzi, sulla base dei risultati consolidati dell'esercizio e del quarto trimestre 2017, il Consiglio intende proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione (0,80 nel 2016) di cui 0,40 euro distribuiti nel settembre 2017 a titolo di acconto.

“Il Gazzettino TV”: al via una rubrica social che ha per protagonista Alessandro Benetton

Economia, imprese, sport, attualità e arte contemporanea: questi gli argomenti principali della nuova rubrica social settimanale de "Il Gazzettino TV" che ha un protagonista d'eccezione: Alessandro Benetton.
Alessandro Benetton

#UnCaffèConAlessandro: la nuova rubrica social con protagonista Alessandro Benetton

"Noi ci vogliamo credere e quindi vogliamo che tutti ci credano": è questo il claim del primo intervento di Alessandro Benetton alla rubrica social settimanale #UnCaffèConAlessandro, lanciata da "Il Gazzettino TV". Argomento del giorno: il suo ruolo alla guida della Fondazione Cortina 2021, organismo preposto all'organizzazione di uno dei più importanti eventi sportivi dei prossimi anni. Il manager sottolinea l'importanza di questa manifestazione, vero e proprio banco di prova per l'Italia a livello internazionale. Gli eventi sportivi sono infatti fondamentali per lo sviluppo del Paese perché offrono la possibilità di investire anche nelle infrastrutture e nella creazione di valore per i giovani e per il territorio stesso. Cortina 2021 deve essere il punto di partenza per fare in modo che sempre più manifestazioni vengano accolte, sulla scia di Expo 2015 e delle Olimpiadi Invernali di Torino. La rubrica #UnCaffèConAlessandro tornerà con cadenza settimanale a occuparsi di svariati temi: dall'economia all'attualità, dallo sport all'arte contemporanea. Un'occasione per rimanere aggiornati su questi argomenti seguendo il punto di vista di uno dei più importanti manager italiani.

Alessandro Benetton: le tappe del percorso professionale

Nato a Treviso nel 1964, Alessandro Benetton si forma negli Stati Uniti laureandosi nel 1987 in Business Administration presso l'Università di Boston e conseguendo quattro anni più tardi il Master in Business Administration alla Harvard Business School. A Londra prende avvio il suo percorso professionale: tra il 1988 e il 1989 opera in qualità di analista specializzato in M&A ed Equity Offering per la Goldman Sachs International, dipartimento di Global Finance. Sempre nel 1988 assume la carica di Presidente di Benetton Formula: nel decennio a capo della scuderia di Formula Uno ottiene grandissimi successi, vincendo 26 Gran Premi, due campionati mondiali piloti e uno costruttori. Contemporaneamente, nel 1992, a soli ventotto anni, avvia 21 Investimenti, diventando uno dei pionieri del private equity in Italia. Presidente di Benetton Group dal 2012 al 2014, Alessandro Benetton lascia il Gruppo per dedicarsi completamente a 21 Investimenti, società per la quale è ancora Managing Partner. Attualmente è anche Presidente di Fondazione Cortina 2021, membro dei CdA di Edizione S.r.l. e Autogrill S.p.A., nonché Componente dell'Advisory Committee di Robert Bosch Internationale Beteiligungen AG di Zurigo. Cavaliere del Lavoro, è stato insignito, inoltre, del Premio EY Imprenditore dell'Anno (2011), del Premio Vittorio De Sica (2014), e del Premio America della Fondazione Italia USA (2016).

martedì 13 marzo 2018

Conosci la pinsa, antenata dell’amata pizza? A Monza, Lecco e Bergamo trovi Birra e Brace

Conosci la differenza tra pinsa e pizza? A Monza, Lecco e Bergamo c’è Birra e Brace, il ristorante pizzeria che ti propone un ricco menù di carne alla brace, hamburger, insalatone, stuzzicherie, pizze e pinse, scopri le sue bontà.

Vieni a scoprire la pinsa, antenata della pizza, a Lecco, Bergamo e Monza da Birra e Brace.
Birra e Brace è il ristorante pizzeria che ti propone un menù che ti farà girare la testa! Deliziosi piatti a base di pregiata carne nostrana, taglieri di salumi e formaggi, panini e hamburger, stuzzicherie vegetariane, pizze, pinse, birre artigianali e vini DOC e DOCG. Come si fa a scegliere?!

pizza bergamo

Una pizza a Monza? Birra e Brace è molto di più!

Birra e Brace è il ristorante pizzeria di Bergamo (Bonate di sopra), Lecco (Garbagnate Monastero) e Monza (Usmate Velate e Monza città) in cui potrai scegliere un'infinità di deliziose pietanze e bevande artigianali di qualità, gustandole in tranquillità in un ambiente giovane, spazioso e d'atmosfera.
Cinque menù a tua disposizione: menù brace, menù pinsa, menù ristorante, menù birra e bevande e menù speciali. Quest'ultimo contiene delle pietanze particolari dedicate ad ogni giorno della settimana, ad un prezzo speciale.
All'interno del ristorante è presente un'area bimbi, colorata e divertente, dotata di divanetti, tv, giocattoli e colori in cui anche i più piccoli potranno passare una serata spensierata, sempre sotto l'occhio vigile delle animatrici.

Conosci la differenza tra pinsa e pizza? Vieni a Monza, Lecco e Bergamo e scoprila da Birra e Brace

Tutti conosciamo la pizza, ma cos'è la pinsa?
La pinsa nasce in epoca romana ed è oggi considerata l'antenata della nostra attuale pizza. Viene creata da un mix di farine impastate con lievito madre che vengono poi fatte lievitare 72 ore; questo processo rende la pinsa leggera e altamente digeribile, friabile ai bordi e morbida al suo interno.
Ma cosa significa "Pinsa"?
Il nome "Pinsa" deriva dal verbo latino "pinsere", ovvero allungare, questa pietanza infatti ha una caratteristica forma ovale che la rende inconfondibile.
Scegli i condimenti che più ti piacciono! Che sia pinsa o pizza, vieni a Bergamo, Lecco e Monza da Birra e Brace, prenota ora il tuo tavolo!

mercoledì 7 marzo 2018

Lavorazione di materie plastiche? Scegli Officine Padrin, qualità e cortesia dal 2009

Officine Padrin è una giovane azienda italiana fondata nel 2009, specializzata in stampaggio di plastica a iniezione per realizzare componenti per macchine ghiaccio e idropulitrici, accessori per il bagno e molto altro.

Lo stampaggio di plastica ad iniezione è una tecnica industriale per la lavorazione di materie plastiche.
Officine Padrin si occupa di produzione e lavorazione di materie plastiche tramite questa tecnica innovativa che permette di ottenere prodotti di assoluta qualità, dalla precisione millimetrica e a prezzi competitivi.
I professionisti di Officine Padrin realizzano componenti impiegabili in differenti settori.

stampaggio plastica iniezione

Stampaggio di plastica a iniezione e le realizzazioni di Officine Padrin

Officine Padrin è in grado di garantire la massima soddisfazione della clientela grazie alla tecnica dello stampaggio di plastica a iniezione.
Questo processo produttivo avviene in un modo semplice, portando la materia prima a temperatura di fusione e spingendola tramite forza a iniezione in uno stampo precedentemente realizzato secondo le esigenze. Una volta raffreddato, il materiale viene estratto dallo stampo per poi passare alle fasi di finitura, in modo da ottenere un prodotto caratterizzato da assoluta precisione e qualità.
Officine Padrin dispone di due sedi, la prima a Gemonio in cui è presente il reparto stampaggio con presse fino alla 850 ton e la seconda a Casorate Sempione con il reparto di assemblaggio, presso cui si trova tampografia e stampa a caldo, confezionatrice termoretraibile attrezzature di avvitatura.

I prodotti realizzati da Officine Padrin tramite stampaggio a iniezione plastica

Officine Padrin nasce nel 2009 a Casorate Sempione grazie all'esperienza maturata presso una nota azienda di stampaggio e produzione di materie plastiche.
Inizialmente fornitrice di servizio di consulenza e assemblaggio di accessori per il bagno in plastica, Officine Padrin riesce in breve tempo ad espandere il proprio business implementando al servizio di consulenza, anche la produzione e la lavorazione di materie plastiche con l'utilizzo della tecnica dello stampaggio ad iniezione plastica, divenendo fin da subito un leader nel settore e collaborando con grandi nomi del settore elettrico e casalingo.
Officine Padrin è in grado di realizzare prodotti semplici e complessi, da accessori per il bagno a componenti per macchine ghiaccio, idropulitrici e narghilè.
Per preventivi o domande non esitare a contattare Officine Padrin, il suo team di esperti è sempre disponibile per esaudire ogni richiesta.

DigiTIM, i dettagli del Piano Strategico 2018-2020 nelle parole dell’AD Amos Genish

TIM punta a un futuro digitale: partendo dalla performance 2017 del gruppo, l'AD Amos Genish illustra i dettagli di DigiTIM, il piano strategico 2018-2020 approvato dal CdA lo scorso 6 marzo.

Amos Genish

Piano Strategico DigiTIM: la presentazione dell'AD Amos Genish

L'innovazione digitale è la strada scelta dall'AD Amos Genish per traghettare TIM nel prossimo triennio. Il manager ha illustrato il piano 2018-2020, chiamato non a caso "DigiTIM": un progetto che si colloca "in forte discontinuità rispetto al passato", perché la digitalizzazione rappresenterà la chiave per portare il gruppo "ad affermarsi nella Gigabit Society". Obiettivo è valorizzare ulteriormente il rapporto con il cliente, improntandolo su un approccio multicanale, semplice e convergente: "Per TIM la customer experience è una priorità assoluta. Puntiamo all'eccellenza e alla semplicità in tutte le aree di business" ha affermato l'AD spiegando che le offerte saranno chiare, semplici, trasparenti, perché "vogliamo essere i primi nell'indice di customer satisfaction". Un piano che coinvolge tutte le aree di business in un processo di Transformation orientato a creare il massimo valore per i clienti, i dipendenti e gli azionisti. Quattro i pilastri alla base, indicati dall'AD Amos Genish: il maggior coinvolgimento del cliente attraverso una relazione digitale e personalizzata, una leadership rinnovata capace di cogliere tutte le opportunità del mercato e soddisfare le necessità della clientela, l'accelerazione nella generazione di cassa in grado di rafforzare la situazione patrimoniale e aumentare il rendimento degli azionisti e infine un'organizzazione più snella, frutto di una cultura aziendale focalizzata sulla performance.

Amos Genish: le linee guida del Piano DigiTim

Illustrando il Piano DigiTIM, l'AD Amos Genish si è soffermato sui risultati del 2017: "Un anno straordinario, record dal punto di vista finanziario". Sono cresciuti infatti i ricavi (+2,7% rispetto al 2016), l'Ebitda (+4,6%) e gli investimenti, a quota 5,7 miliardi di euro: "Non abbiamo mai avuto nella storia recente del gruppo una crescita simile". E ora si guarda al 2020: "Nell'arco di Piano, TIM raggiungerà in Fibra l'80% delle unità abitative e 100 città con la tecnologia FTTH, grazie a un programma di investimenti cumulati in Italia pari a 9 miliardi di euro". Saranno coinvolte tutte le aree operative, con ricadute su più fronti: "Nel mercato Business ci aspettiamo che i ricavi da servizi ICT crescano del 50%. Entro il 2020, i ricavi ICT e Cloud rappresenteranno il 25% del totale dei ricavi del segmento e il numero dei clienti Fibra sarà triplicato". Sul fronte Customer l'attenzione sarà invece rivolta alla Fibra e alle offerte convergenti: fisso mobile e contenuti. L'obiettivo è arrivare a oltre 5 milioni di clienti Fibra entro il 2020, ma non solo: "La penetrazione LTE salirà dall'attuale 76% a oltre il 95% e i clienti TimVision triplicheranno". Un importante contributo al Piano arriverà anche dalle società controllate TIM Brasil, Inwit, e Sparkle, intorno alle quali l'AD nutre grandi aspettative. Amos Genish ha inoltre posto l'accento anche sulle partnership già avviate e quelle potenzialmente attivabili coi principali operatori tecnologici attivi negli ambiti della Industry 4.0, dell'Internet of Things, della AI, della Robotica e della Cybersecurity. L'AD è convinto: "DigiTIM non è uno slogan. La leadership del gruppo si baserà sulla massima qualità garantita su tutti i fronti: prodotti, servizi, convergenza e infrastrutture".

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giovedì 1 marzo 2018

Sostenibilità, innovazione e digitalizzazione: gli obiettivi di Terna, guidata da Luigi Ferraris

Appuntamento chiave per Terna il 22 marzo a Milano: la società guidata dall'AD Luigi Ferraris presenterà il Piano industriale 2018-2022. Sostenibilità, focus su rete nazionale, innovazione e digitalizzazione le linee guida da seguire.
Luigi Ferraris, amministratore delegato Terna

Terna: la società guidata da Luigi Ferraris presenta un piano industriale all'insegna della sostenibilità

In uno scenario di transizione a livello energetico, con l'Europa che investe sulla decarbonizzazione e sulla riduzione dei combustibili fossili, Terna si pone come obiettivo quello di puntare su infrastrutture di trasmissione sempre più smart e sostenibili. Seguirà questa linea strategica il Piano industriale 2018-2022, il primo firmato dall'Amministratore Delegato Luigi Ferraris, con una presentazione prevista per il prossimo 22 marzo a Milano. Tra i principali obiettivi del Gruppo un focus sulla rete italiana e sull'importanza di accrescerne la resilienza: saranno in particolare messe in atto una serie di procedure per favorire il decongestionamento del sistema elettrico nazionale. Nello specifico, è previsto un incremento degli investimenti nel mercato domestico. Terna mira a proporsi sempre più come hub di riferimento dell'energia nel Mediterraneo e guarda anche oltreoceano, in particolare al Perù e al Brasile, adottando una strategia basata su basso rischio e limitato impatto sul capitale.

Le altre linee guida del piano industriale di Terna

Oltre alla sostenibilità, perno per coniugare investimenti, crescita e sicurezza del Paese, il nuovo piano di Terna punterà su digitalizzazione e innovazione, due elementi fondamentali per assecondare i cambiamenti in direzione di un peso sempre più significativo delle energie rinnovabili. Questi i tre punti di forza intorno ai quali si svilupperanno le principali linee guida del gruppo. Nella presentazione di Milano si parlerà anche della strategia disegnata dall'AD Luigi Ferraris per indicare la nuova politica di dividendi.

Certificato per la prevenzione incendi? Affidati a Tecnologie d’Impresa

Tecnologie d’Impresa si occupa di sicurezza sul lavoro, salute dei lavoratori, protezione dell’ambiente, assistenza energetica e sistemi di gestione da molti anni. Offre ad aziende, enti pubblici e privati servizi di consulenza per la medicina del lavoro, la Valutazione dei Rischi, l’analisi dei rifiuti, le emissioni in atmosfera e molto altro.

Tecnologie d'Impresa vanta un organico composto da più di 270 dipendenti e molti anni di esperienza nei settori della sicurezza sul lavoro, medicina del lavoro, protezione dell'ambiente, assistenza energetica e sistemi di gestione.
Tecnologie d'Impresa offre ad imprese, enti pubblici e privati cittadini un'ampia gamma di servizi, dalla nomina del medico competente per la medicina del lavoro all'ottenimento del
certificato per la prevenzione incendi, dalle analisi dei rifiuti al monitoraggio delle emissioni in atmosfera.
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Tecnologie d'Impresa e la verifica della messa a terra

Il DPR 462, entrato in vigore nel gennaio 2002, contiene il regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, dei dispositivi di messa a terra, degli impianti elettrici e degli impianti elettrici pericolosi. Il Datore di Lavoro è tenuto a richiedere la verifica periodica degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche ogni 2 anni od ogni 5 anni, a seconda della specifica realtà.
La verifica biennale è necessaria per gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche in luoghi con pericolo di esplosione, come i cantieri, gli ambienti a maggior rischio di incendio e i locali adibiti ad uso medico. La verifica quinquennale si rende necessaria per tutti gli altri casi.

Criticità e opportunità della verifica di messa a terra

La mancata effettuazione delle verifiche di legge è una inosservanza che viene contestata al Datore di Lavoro in fase vigilanza, egli deve infatti essere in possesso del verbale di verifica rilasciato da un Organismo di Ispezione abilitato in modo da esibirlo in caso di controlli da parte degli
Enti preposti. Le sanzioni previste in caso di mancata ottemperanza agli obblighi di legge possono prevedere l'arresto sino a quattro mesi, un'ammenda da € 1000,00 a € 4.800,00 e, essendo di carattere penale, la pena si applica a tutte le persone responsabili dell'azienda.
Tecnologie d'Impresa è stata tra le prime aziende ad essere abilitata come Organismo d'Ispezione di tipo A e può quindi effettuare le verifiche sugli impianti e rilasciare un verbale valido tramite personale altamente qualificato.