mercoledì 29 luglio 2020

Le esperienze professionali di Roberto Casula

La carriera di Roberto Casula in Eni inizia alla fine degli anni '80: come esperto del settore minerario ha svolto diversi incarichi in ambito internazionale.
Roberto Casula

Roberto Casula: gli studi e l'ingresso in Eni

Originario di Cagliari, Roberto Casula si laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università della città. Grazie alla sua specializzazione, inizia subito una collaborazione con Agip, a Milano, dove viene assunto come Reservoir Engineer. È il 1988: sarà l'inizio di un percorso che lo porterà a ricoprire incarichi di crescente responsabilità all'interno del gruppo. Inizialmente impegnato nei processi di sviluppo e produzione dei giacimenti di idrocarburi, dopo 3 anni è a Luanda, in Angola, dove lavora per una consociata della società. Sono gli anni della privatizzazione di Eni, che termina nel 2001 con l'assorbimento di Agip, dove nel frattempo il manager assume la carica di Development and Production Coordinator, rafforzando così le sue esperienze all'estero: è infatti responsabile di operazioni nei Paesi dell'Africa Occidentale e in quelli della regione asiatica. È così che fino al 2004 Roberto Casula si stabilisce a Teheran, capitale dell'Iran, diventando inizialmente Responsabile dei Servizi Tecnici e in seguito Dirigente e Project Director.

Gli ultimi incarichi di Roberto Casula e l'impegno in Africa

Conclusasi l'esperienza in Iran, Roberto Casula torna in Italia, a Gela, dove è chiamato a dirigere il CdA di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. come Amministratore Delegato. Dopo appena un anno è nella capitale libica, Tripoli, come Managing Director per Eni Nord Africa BV, dove è responsabile delle operazioni del Gruppo all'interno del Paese. Dopo un veloce rientro in Italia, nel 2008 è di nuovo in Africa, in Nigeria, sia come Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana che come Chairman di diverse consociate. Passano tre anni e arriva la nomina a Executive Vice President con il compito di gestire le attività del Gruppo nel continente africano e nel Medio Oriente. Con un percorso che lo ha portato a conoscere in maniera approfondita la situazione energetica di Paesi come Congo e Mozambico, negli ultimi anni Roberto Casula ha teorizzato il "trilemma dell'energia", composto da equità, sostenibilità ambientale e sicurezza. Secondo il manager tutto il settore energetico deve continuare a interrogarsi su queste tre questioni fondamentali, cambiando tuttavia il punto di vista di partenza: bisogna mettere al centro della discussione non più i Paesi occidentali ma le problematicità affrontate dall'Africa, aiutando il Continente nello sviluppo di un sistema energetico meno inquinante e soprattutto economico, così da raggiungere quelle aree ancora oggi poco coinvolte.

SACE-Confindustria, al via ciclo di incontri: la presentazione dell’AD Pierfrancesco Latini

"Il credito per ripartire": il ciclo di incontri promosso da SACE e Confindustria illustrato da Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato della società del Gruppo CDP.
Pierfrancesco Latini: amministratore delegato SACE

Pierfrancesco Latini: le potenzialità del confronto costruttivo al centro dell'iniziativa lanciata da SACE e Confindustria

Una serie di incontri promossi in tutta Italia "perché crediamo nelle potenzialità di un confronto costruttivo con banche e aziende, per migliorare sempre più la nostra offerta e capacità di risposta a sostegno di tutto il tessuto imprenditoriale nazionale": è l'Amministratore Delegato di SACE Pierfrancesco Latini a introdurre con queste parole l'iniziativa lanciata insieme a Confindustria. Rappresentanti di SACE e i vertici delle Confindustrie Regionali e territoriali parleranno delle misure già operative per far fronte alla crisi e di quelle finalizzate alla ripartenza economica confrontandosi anche con le banche e le altre realtà coinvolte in questa importante sfida. Promuovendo un maggior ascolto di imprese e filiere si punta infatti a individuare soluzioni efficaci e rapide nell'ottica di rilanciare il tessuto produttivo. Organizzati in collegamento web, gli incontri riguarderanno l'intero Paese: si parte a luglio in Campania per poi proseguire in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. La società guidata da Pierfrancesco Latini presenterà in questa occasione i risultati di Garanzia Italia, lo strumento messo in campo con il Decreto "Liquidità" per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Coronavirus.

Pierfrancesco Latini: la soddisfazione dell'AD di SACE per l'iniziativa con Confindustria

Nel sottolineare il valore dell'iniziativa, l'AD di SACE Pierfrancesco Latini ha ricordato come siamo nel mezzo di "una situazione senza precedenti, con risorse ingenti messe a disposizione dal Governo che le imprese possono sfruttare per far fronte alle proprie esigenze di liquidità e per sostenere piani di rilancio puntando su innovazione, trasformazione digitale, linee green e nuove opportunità di sviluppo". SACE, attraverso Garanzia Italia, ha concesso ad oggi garanzie per circa 8 miliardi di euro in favore di circa 150 aziende garantendo la continuità delle loro attività. Nel suo commento, l'AD si è soffermato inoltre sul ruolo di Confindustria "fondamentale come veicolo e regia per i grandi progetti". E in merito al coinvolgimento delle banche nel progetto di incontri, Pierfrancesco Latini ha evidenziato come rappresentino "la cinghia di trasmissione imprescindibile per realizzare queste iniziative". Il programma prevede ulteriori appuntamenti nel mese di settembre.

martedì 28 luglio 2020

Podcast: Nicolò Zanon spiega come decide la corte costituzionale

Nicolò Zanon, giudice della Corte costituzionale, ha preso parte alla realizzazione di una serie di podcast sull'attività della Corte costituzionale. L'attuale giudice costituzionale è Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: i podcast costituzionali

Continua l'impegno di Nicolò Zanon per diffondere il sapere in materia di legislazione e costituzione. "La Corte decide: discussione, votazione, motivazione", è il titolo del podcast registrato dal giudice e pubblicato venerdì 17 luglio sulla pagina online "La Libreria dei Podcast della Corte Costituzionale". L'iniziativa prevede la raccolta di una serie di interventi utili a compiere un viaggio nelle matrici ideali della nostra Costituzione e nella attività della Corte costituzionale. I podcast sono disponibili anche su Spreaker e sono stati rilanciati sul portale ufficiale della Treccani, in un'apposita sezione, nonché da Rai Radio1, Radio24 e Radio Radicale. Oltre alla voce di Nicolò Zanon, questi contributi contengono anche brani musicali che fanno da punteggiatura all'intero discorso, per un ascolto utile, esaustivo ma anche di intrattenimento. Originario di Torino, Nicolò Zanon è attualmente giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nonché Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Focus sulla carriera di Nicolò Zanon

Dopo la laurea in Giurisprudenza, Nicolò Zanon consegue il titolo di dottore in ricerca in Diritto comparato presso l'Università di Firenze. Tra il 1996 e il 1997 si forma come Assistente di Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, presso la Corte costituzionale di Roma. Allo stesso tempo insegna come professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi: è l'inizio di una carriera accademica che lo porta nei principali atenei italiani. Gli anni dell'insegnamento corrispondono a quelli della produzione scientifica, basata principalmente su tematiche costituzionali e problematiche legate al diritto regionale, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali. Gli articoli di Nicolò Zanon sono pubblicati su riviste giuridiche italiane e straniere. Da ottobre 2000 a luglio 2010 è membro del Comitato legislativo della Regione Lombardia. Nel 2010 è eletto dal parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio superiore della magistratura. Nel 2014 è nominato giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica. È stato editorialista per importanti testate quali "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero".

Mauro Sentinelli: la carriera del manager, figura chiave per la telefonia mobile

Il GSM, il servizio prepagato "TIM Card": sono solo alcuni dei traguardi professionali raggiunti da Mauro Sentinelli, che ha contribuito a diffondere innovazione e tecnologia nel settore della telefonia mobile. È stato tra i primi a sostenere che il telefono cellulare dovesse diventare appannaggio di tutta la popolazione italiana.
Mario Sentinelli

Mauro Sentinelli e il GSM

Mauro Sentinelli è stato un manager innovativo e appassionato. Figura di primo piano nel settore della telefonia mobile a livello mondiale, ha promosso il modello di abbonamento ricaricabile in Italia, rendendolo un business su larga scala e permettendo così la diffusione del cellulare tra tutta la popolazione. Leader trascinatore, la sua carriera in TIM l'ha portato a ricoprire ruoli di prestigio, pur rimanendo sempre attivo ed operativo all'interno del suo team di lavoro. Laureato in Ingegneria Elettronica con il massimo dei voti presso l'Università La Sapienza, Mauro Sentinelli ha proseguito gli studi specializzandosi in Telefonia e studiando anche all'estero. Entrato in SIP (attualmente Telecom Italia) nel 1974 con il ruolo di Ingegnere di ricerca e sviluppo, si è da subito interessato alla tecnologia dei sistemi radiomobili. Nel 1983 è avvenuta la svolta per la sua carriera: è stato membro fondatore del Global System for Mobile Communications (GSM), uno standard destinato a rimanere diffuso tutt'oggi. In seguito, nel 1988, è stato nominato Responsabile di sviluppo nella business unit Servizi Radiomobili, per la quale ha ideato il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia TACS.

Mauro Sentinelli tra impegno accademico e crescita professionale

Nel 1991 Mauro Sentinelli è stato Direttore marketing & planning per la divisione mobile SIP, per poi passare al ruolo di Presidente per ETNO (European Telecommunications Network Operators) per i sistemi radiomobili. Nel 1994 gli è stato affidato il ruolo di vicario della divisione Servizi mobili di Telecom Italia per poi passare, due anni più tardi, ad occuparsi della diffusione del servizio prepagato "Tim Card": per il suo prezioso contributo si è aggiudicato l'Outstanding Marketing Award della GSM MoU Association. Direttore del Gruppo TIM dal 1999 al 2004, è grazie al suo contributo che il Brasile è tornato ad essere un Paese centrale per il business dell'azienda. Dal 2009 al 2012 è stato membro del CdA di Telecom. Da sempre studioso e appassionato, conscio del gap naturale che spesso si crea tra università e mondo del lavoro, Mauro Sentinelli ha frequentato la realtà accademica per tenersi aggiornato sulle novità della ricerca scientifica. Diventato Affiliate Member della University of California (UCLA, USA), ha potuto fare esperienza di questo ambiente così legato alla nascita dei protocolli di rete alla base di internet. Durante gli ultimi anni della sua carriera, è stato Consigliere di Amministrazione di compagnie di telecomunicazioni, aziende per energie rinnovabili e fondazioni filantropiche.

Il parere di Marco Durante su Stati Generali, ripartenza del calcio e app Immuni

Nella consueta intervista rilasciata negli studi torinesi di LaPresse S.p.A., Marco Durante è intervenuto sull'attuale scenario politico-economico in Italia, per il quale ritiene che "senza accordo politico non si arriva da nessuna parte". Il Presidente e Fondatore dell'agenzia di stampa si è poi espresso sulla ripartenza delle partite di calcio e sull'uso dell'app Immuni.

Marco Durante

Marco Durante: necessario accordo politico in questo momento di instabilità

"Non c'è accordo politico tra le parti: siamo frastagliati e non abbiamo un futuro in Italia in questo momento": è quanto sostiene Marco Durante nel corso dell'appuntamento settimanale dedicato ai fatti di attualità. Intervistato negli studi dell'agenzia di stampa da lui fondata, il Presidente di LaPresse S.p.A. ha infatti espresso un giudizio poco positivo sull'attuale scenario politico italiano e, nello specifico, sui recenti Stati Generali dell'Economia: "Si litiga all'interno del governo, si litiga fuori dal governo: questo in un momento di così grande instabilità economica, finanziaria e lavorativa non fa del bene". Il Fondatore di LaPresse S.p.A ha poi affrontato un'altra questione di grande attualità, che tocca da vicino il lavoro svolto dalle agenzie di stampa e, più in generale, il diritto all'informazione: il mondo del pallone si è rimesso in moto, ma qual è lo stato delle cose in quanto ad informazione, sia scritta che visiva? "Sono innanzitutto convinto del rischio di queste partite, in un momento in cui comunque la pandemia non è finita", ha risposto Marco Durante, secondo cui è "giusto dare delle limitazioni" ma, allo stesso tempo, "è anche giusto non fare gli interessi spudorati di alcune aziende". Per questo motivo LaPresse S.p.A ha presentato un ricorso all'Agcom, all'Antitrust, al Ministero dello Sport, alla Lega Calcio e alla FIGC, in quanto potrebbe configurarsi una violazione del diritto di cronaca, oltre che del buon senso. Un'ultima battuta, poi, sull'app Immuni: "Non sono convinto che questa sia la soluzione. Se ci fosse un lockdown, se tutti per legge dovessero usare Immuni, allora avrebbe un senso".

Marco Durante: percorso formativo e imprenditoriale

Originario di Torino, Marco Durante è il Presidente e Fondatore dell'agenzia di stampa multimedia LaPresse S.p.A. Laureato presso l'ISEF di Torino, ha frequentato anche un corso in Business Administration presso Rotman School of Management di Toronto. Il suo curriculum formativo comprende inoltre una Laurea in discipline sportive (Université Claude Bernard, Lione) e una Laurea con lode e menzione in Giurisprudenza (Università di Napoli/Pegaso). Conosciuto in ambito sportivo per aver militato nelle giovanili del Torino F.C., Marco Durante è stato allenatore di Libertas SAFA, squadra di nuoto con cui ha vinto 4 scudetti ed ha partecipato a campionati Europei, Mondiali e tre Olimpiadi. Nel 1992 ha iniziato la sua collaborazione con Publifoto, per poi fondare nel 1994 LaPresse S.p.A. insieme al fratello Massimo. Nel corso degli anni, l'agenzia è diventata una delle media company più innovative sullo scenario italiano, fondendo videonews e foto reporting. A questo, grazie all'internazionalizzazione avviata nel 2008, si sono aggiunti i diritti di distribuzione della produzione Associated Press. L'intuito imprenditoriale di Marco Durante lo ha condotto, nel 2005, alla fondazione di LaPresse S.p.A. Nuoto Torino. Tra i suoi incarichi correnti, dal 2015 è docente in Strategie di Comunicazione d'Impresa presso l'Università di Napoli.

CDP, l’AD e DG Fabrizio Palermo: il valore di “Progetto Italia” per il Paese

L'apporto di Cassa Depositi e Prestiti a "Progetto Italia", l'AD e DG Fabrizio Palermo: "Contribuirà inoltre al rafforzamento lungo tutto il comparto delle costruzioni e delle eccellenze italiane, a beneficio anche delle piccole e medie imprese".

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: "Progetto Italia" diventa oggi sempre più concreto e reale

Sarà "un importante volano per la ripartenza dell'economia". Lo ha detto l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo parlando di "Progetto Italia" lo scorso aprile, in concomitanza con la notizia dell'approvazione del concordato preventivo in continuità aziendale per Astaldi. Nel sottolineare come "Progetto Italia" si stia sempre più concretizzando, l'AD ha ricordato come sia stato avviato "anche con il supporto del Gruppo CDP per dare solidità e una prospettiva di lungo termine alla filiera". L'operazione riconosce infatti il "ruolo strategico" che il settore delle costruzioni riveste per il Paese: per riprendere le parole dell'AD Fabrizio Palermo "fornisce un contributo sostanziale al Pil e all'occupazione". Nasce quindi per favorire, attraverso l'aggregazione di più operatori presenti sul mercato e il consolidamento del settore delle costruzioni in Italia, la creazione di un nuovo polo delle costruzioni italiano con l'obiettivo di competere a livello globale.

CDP sostiene "Progetto Italia": l'opinione dell'AD e DG Fabrizio Palermo

"Progetto Italia" arriva quindi in un momento particolarmente importante per il Paese, come evidenziato dall'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. Mai come oggi infatti può rivelarsi determinante per contribuire al rilancio dell'Italia, fortemente segnato dall'emergenza Coronavirus. "Contribuirà inoltre al rafforzamento lungo tutto il comparto delle costruzioni e delle eccellenze italiane, a beneficio anche delle piccole e medie imprese che hanno solitamente difficoltà a operare singolarmente in contesti internazionali nella realizzazione di grandi progetti infrastrutturali strategici" ha fatto notare inoltre Fabrizio Palermo.

Paola Severino: il conferimento del Cavalierato nell’Ordine della Legione d’Onore francese

Cavaliere nell'Ordine della Legione d'Onore, la più alta onorificenza conferita dalla Repubblica francese a Paola Severino per coraggio, passione e virtù manifestate nel corso della sua carriera, caratterizzatasi anche per gli "stretti e vivaci rapporti con la Francia".
Paola Severino

Paola Severino: la Repubblica francese le conferisce il Cavalierato nell'Ordine della Legione d'Onore

È la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica francese. E Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli, ne è stata insignita il 24 maggio 2019 nel corso di una cerimonia che ha avuto luogo a Palazzo Farnese. Si tratta del titolo di "Cavaliere nell'Ordine della Legione d'Onore", istituito da Napoleone nel 1802 e attribuito a quanti nel proprio percorso professionale e di vita si contraddistinguono per coraggio e virtù. "Paola Severino è intervenuta in una serie di processi storici [...]. È stata la prima donna a diventare Ministro della Giustizia, durante il governo Monti. E portano la sua firma riforme di grande significato tra cui la Legge Severino anticorruzione" ha sottolineato in quell'occasione l'ambasciatore di Francia Christian Masset che ha conferito l'onorificenza alla Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino: le onorificenze conferite alla Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli

Nel ripercorrere i traguardi professionali conseguiti da Paola Severino, il diplomatico ha sottolineato in particolare gli "stretti e vivaci rapporti con la Francia". Senza dimenticare di evidenziare la passione e l'entusiasmo che ne contraddistinguono l'attività professionale. Numerose le personalità intervenute nel corso della serata per congratularsi con la Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli: esponenti del mondo istituzionale, dell'imprenditoria, del giornalismo e della cultura, della diplomazia. Tra le altre onorificenze conferite a Paola Severino nel corso della sua carriera si ricordano nel 2015 quella di "Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana", per iniziativa del Presidente della Repubblica, e nel 2019 la Medaglia d'Oro Shahamir Shahamiryan, per iniziativa del Ministro della Giustizia della Repubblica d'Armenia

lunedì 13 luglio 2020

Roberto Tomasi: la crescita professionale fino ad arrivare ad Autostrade per l’Italia

Innovazione e sostenibilità: il nuovo corso di Autostrade per l'Italia disegnato dall'attuale Amministratore Delegato e Direttore Generale Roberto Tomasi.
Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: profilo formativo e iter professionale dell'AD di Autostrade per l'Italia

La laurea in Ingegneria Meccanica conseguita con lode presso l'Università di Padova segna l'inizio della carriera di Roberto Tomasi, oggi Amministratore Delegato e Direttore Generale di Autostrade per l'Italia. Il suo percorso formativo si contraddistingue per le numerose esperienze di studio di rilievo anche in ambito internazionale: l'Executive Program frequentato presso la Harvard Business School (Boston, Massachussetts), l'International Executive Program presso INSEAD (Francia) e il Master in Finance e Project Control presso la SDA Bocconi di Milano. La sua esperienza lavorativa ha inizio a Bolzano, per conto del corpo tecnico dell'esercito, operando all'interno della divisione mezzi militari di IVECO. In seguito, in FIAT AVIO nella divisione Heavy Duty, in Siria, Tomasi contribuisce alla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica con turbine a gas in ciclo aperto. Prima di approdare in Enel, nel 1996, lavora per un breve periodo nel service della società Nuovo Pignone - Gruppo GE, attiva nella produzione di macchine tessili. Ma è all'interno del Gruppo energetico che Roberto Tomasi cresce professionalmente, arrivando a ricoprire incarichi manageriali di responsabilità. Inizialmente Direttore delle Unità di Business delle Centrali di produzione di energia elettrica in Liguria, nel 2001 viene nominato Responsabile dell'Area Cicli Combinati del Gruppo, incarico che lo porterà a occuparsi della gestione di oltre 7000 MW installati. A soli 37 anni diventa Senior Vice President nel ruolo di Responsabile delle Grandi Commesse di Enel. Due anni dopo viene promosso Executive Vice President della Business Unit di Ingegneria del Gruppo per la progettazione e la realizzazione di impianti di produzione convenzionale. Il ruolo lo porterà a coordinare oltre mille risorse in ambito internazionale: insieme al suo team supervisiona la costruzione e l'avviamento di diversi CCGT, realizzando uno dei più moderni impianti in Europa a "carbone USC" di 2000 MW a Civitavecchia. Nel 2015 la nomina a Responsabile della Generazione a Carbone del Gruppo Enel.

Roberto Tomasi: il futuro di Autostrade per l'Italia all'insegna della sostenibilità e dell'innovazione

È luglio 2015 quando Roberto Tomasi fa il suo ingresso in Autostrade per l'Italia, società del Gruppo Atlantia, nel ruolo di Co-Direttore Generale. L'anno seguente viene chiamato a operare nel CdA di ASPI in qualità di Consigliere, incarico che ricoprirà anche nei Board di altre controllate del Gruppo. Il ruolo di Co-Direttore Generale lo porta a occuparsi dello sviluppo di nuove opere. In questi anni di attività supervisiona diversi progetti, gestendo nel complesso investimenti per 14,5 miliardi di euro come la Variante di Valico e il completamento delle attività sulla dorsale Adriatica in A14. Altri progetti rilevanti, sono l'avvio del Passante di Bologna e il progetto della Gronda di Genova. Nominato nel 2018 Direttore Generale, ne diventa Amministratore Delegato a gennaio 2019.

Movidea: il percorso professionale di Nicola Volpi, Socio Fondatore e attuale CEO

La carriera di Nicola Volpi, Socio fondatore e CEO di Movidea: nel corso della sua carriera, sviluppatasi nel settore del Private Equity, ha coordinato delicate operazioni di acquisizione e dismissione con risultati di rilievo.
Nicola Volpi

Nicola Volpi: incarichi ed esperienze professionali nel settore del Private Equity

Il percorso professionale di Nicola Volpi ha inizio in Sefimeta S.p.A. (Gruppo Montedison) dove entra come analista. In seguito, è chiamato a lavorare in Sanpaolo Finance, Investment Bank del Gruppo San Paolo (oggi Banca Intesa), dove ricopre il ruolo di Responsabile della divisione di Leverage Finance; in quel ruolo è protagonista dal 1987 del finanziamento dei primi Buy Out realizzati nel nostro Paese. Il 1995 segna il passaggio a Schroder Ventures Italy, tra le prime realtà a occuparsi di Private Equity in Italia: ne diventerà partner due anni dopo. Nel 1999 insieme ad altri soci dà vita al Private Equity Permira che cresce rapidamente affermandosi tra i grandi operatori nel mondo con fondi gestiti per oltre 40 miliardi di euro. Nel 2005 Nicola Volpi viene nominato Chief Executive Officer di Permira in Italia e, successivamente, entra a far parte anche dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua guida Permira realizza in Italia acquisizioni e dismissioni legate ad aziende conosciute su scala mondiale quali Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL, Veneta Cucine. Tra il 2014 e il 2018 fa parte del Board di FC Internazionale S.p.A. con ruoli legati alla finanza straordinaria, all'organizzazione e alla pianificazione strategica.

Movidea: il profilo della società guidata da Nicola Volpi

Movidea nasce su iniziativa di Nicola Volpi e di Emilio Petrone: la società di investimento opera nel settore del lusso in ambito italiano e internazionale supportando, attraverso l'immissione di capitali e di know-how strategico, finanziario, società nel implementare importanti progetti di crescita. Attualmente Nicola Volpi guida Movidea in qualità di CEO.
Tra gli investimenti di Movidea da menzionare la quota acquisita nel 2013 in Pagani Automobili S.p.A., di cui Nicola Volpi è diventato membro del CdA, con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita. Laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, ha conseguito inoltre una specializzazione in Finanza presso la SDA Bocconi. Pratica diversi sport nel tempo libero tra cui ciclismo, sci, heliski: è appassionato inoltre di viaggi, musica e arte moderna.

Coronavirus, il lavoro nel post-emergenza: “Repubblica” intervista l’AD di Enel Francesco Starace

L'emergenza Coronavirus impone di accelerare la rivoluzione digitale già in atto: in un'intervista a "Repubblica" l'AD e DG di Enel Francesco Starace invita a coglierne le opportunità.
Francesco Starace, AD Enel

Francesco Starace: la digitalizzazione fondamentale per la ripresa

Per Enel non si tratta di una scoperta. Il gruppo guidato da Francesco Starace da tempo ormai investe in digitalizzazione, consapevole del valore che ricopre anche per la crescita sostenibile del Paese. Oggi l'emergenza Coronavirus ha messo chiaramente in luce la necessità di accelerare su questo fronte: lo smart working, la didattica a distanza dicono quanto il digitale sia indispensabile per permettere all'Italia di procedere nella fase di ripresa operando in condizioni di sicurezza. "Tutti i Paesi hanno in questo momento così difficile un'occasione di cambiare" ha sottolineato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Starace intervistato da "Repubblica". Parlando dell'esperienza di Enel, ha ricordato come già nella prima settimana dl marzo erano stati messi in smart working circa quindicimila dipendenti del gruppo che lavoravano in ufficio: "Abbiamo cominciato in Italia e Spagna, Romania, Russia e Usa e poi la settimana dopo lo abbiamo fatto in tutta l'America Latina, dal Messico al Cile. Molti, specie nei Paesi non ancora colpiti in pieno dal virus, ritenevano le misure eccessive. Ma il nostro obiettivo era prima di tutto mettere le persone al riparo dal rischio di contagio". Oggi in Enel sono 37 mila le persone in smart working, la metà dei dipendenti del Gruppo e la maggior parte potrà restarci "fino a fine anno".

Francesco Starace: il futuro è da costruire ma le opportunità da cogliere ci sono

Pur osservando che traslare semplicemente l'esperienza delle aziende nei Paesi sia sempre "una semplificazione pericolosa perché tra le prime e i secondi ci sono diversi gradi di complessità", per l'AD Francesco Starace qualche insegnamento si può comunque trarre: "Se qui in azienda abbiamo scoperto che ci sono cose superflue di cui si può fare a meno, snellendo i processi, lo si può fare anche a livello di Italia". Anche nella macchina pubblica c'è ancora tanto da semplificare e questa è una buona occasione per farlo "a breve termine e senza eccessive difficoltà": la digitalizzazione della pubblica amministrazione "è in corso da molto tempo, ma adesso il cambiamento è arrivato davvero". E lo Stato deve approfittarne: "Prendiamo i processi amministrativi con cui abbiamo spesso a che fare. Il più delle volte sono complessi e figli di una stratificazione di legislazioni successive. Ecco, proprio attraverso strumenti come quelli che stiamo usando adesso lei ed io, si possono semplificare parecchio". Nell'intervista Francesco Starace prova a delineare anche il 2021 di Enel: "Il futuro è tutto da costruire. Finora avevamo un esperimento in cui una volta alla settimana si poteva lavorare in smart working. Adesso, magari, sarà il contrario: una volta la settimana si verrà a lavorare in ufficio, magari per incontrare i colleghi o fare cose che è difficile fare da remoto. Del resto questa diventa una grandissima opportunità che può favorire la produttività e allo stesso tempo migliorare la qualità della vita". Mai dimenticare però che "le aziende sono fatte di persone e le persone per lavorare assieme devono guardarsi e parlarsi" e "presto dovremo tornare a farlo".

Uno sguardo dinamico e innovativo sul futuro: la nuova video rubrica di Alessandro Benetton

Dinamismo, innovazione, curiosità, ma anche coerenza per mantenere una solida identità aziendale: sono queste le chiavi per approcciarsi al mondo della comunicazione digitale, un ambito che è in rapido e costante mutamento. Ne hanno discusso Alessandro Benetton e il suo ospite Matteo Bruno, di SlimDogs.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la nuova rubrica video

Alessandro Benetton ha deciso di abbracciare a pieno la sfida del digitale, cimentandosi sul suo canale Youtube in una serie di video rubriche che trattano di vari temi d'attualità: lo scopo è mettersi in gioco, conoscere nuove persone, comunicare, interrogarsi, scoprire. Come spiegato dall'imprenditore nel suo ultimo video, condiviso come di consueto anche sulle pagine online del "Corriere della Sera", è in arrivo una nuova serie di riflessioni incentrate sul concetto di "What's next?". Alessandro Benetton si interroga sul futuro dialogando con esperti di vari settori, in modo da anticipare i cambiamenti ai quali tutti noi stiamo andando incontro: è con la capacità di interpretare il futuro che si governa il presente. "L'unico modo per capire che cosa succederà nel futuro", ha spiegato l'imprenditore, "è parlare con chi vive quel determinato settore ogni giorno. Per questo ogni puntata avrà un ospite, e grazie alla sua visione riusciremo a guardare nel futuro". L'episodio più recente è incentrato sullo storytelling digitale e ha come protagonista Matteo Bruno di SlimDogs, produttore video e Youtuber.

Alessandro Benetton: studiare e valutare, senza mai perdere la propria identità

Nell'ambito della comunicazione video sul web, lo scenario cambia a velocità folle. In seguito al lockdown, ad esempio, le richieste di live streaming sono diventate centrali nelle strategie di comunicazione. Forse, in un futuro più lontano, la realtà virtuale prenderà il sopravvento, mettendo lo spettatore al centro della scena e lavorando su diversi livelli sensoriali. "Come può un'azienda mettersi in gioco in prima persona e rimanere comunque coerente con se stessa?", ha chiesto Alessandro Benetton. Dal dialogo con Matteo Bruno, è emerso che ci sono due diversi tipi di approcci: per fornire supporto tecnico adeguato è utile rivolgersi a professionisti esterni. Anche le aziende però devono necessariamente diventare loro stesse content creator: pensiamo a un social come Instagram, che si presta a mostrare il quotidiano lavorativo. Ogni impresa dovrà avere al suo interno persone preposte al corporate storytelling, perché qualsiasi settore ha in sé elementi interessanti che possono intrattenere. È fondamentale inoltre non avere pregiudizi: ogni novità va studiata e valutata. Pensiamo a TikTok: non è necessario utilizzarlo per forza, ma bisogna capire se la novità che il web ci propone può essere utile per la propria identità di brand. "Dinamismo e coerenza sono elementi fondamentali", ha concluso Alessandro Benetton.

lunedì 6 luglio 2020

Claudio Descalzi a Reuters: la nuova riorganizzazione per una società più green

Reuters intervista l'AD di Eni Claudio Descalzi: "Nei prossimi tre anni voglio tracciare un cammino completamente irreversibile per il gruppo verso la transizione energetica"
Claudio Descalzi, AD Eni

L'AD Claudio Descalzi disegna il futuro di Eni in un'intervista a Reuters

Trasformare Eni in un'azienda più ecologica, concentrandosi su prodotti a bassa emissione per creare un vasto bacino di clienti che stabilizzi il business e attragga investitori: è l'obiettivo che si è dato l'AD Claudio Descalzi, come rivela in un'intervista a Reuters. "Una società più snella e flessibile che possa cambiare molto rapidamente per soddisfare le condizioni di mercato ma con una chiara visione di lungo periodo" spiega l'AD sottolineando inoltre come Eni debba svolgere un ruolo primario nella transizione energetica "che ha subìto un'accelerazione dopo l'emergenza Coronavirus". Nei prossimi tre anni dunque "voglio tracciare un cammino completamente irreversibile per il gruppo" e in questa prospettiva "dobbiamo fornire diversi tipi di prodotti energetici ai nostri clienti". Claudio Descalzi ricorda inoltre come lo scorso febbraio Eni si sia impegnata a "ridurre dell'80% le emissioni di gas serra in una delle più ambiziose spinte verso la transizione energetica in un settore sotto pressione degli investitori affinché diventi più verde". La direzione è tracciata: "Per fare ciò avrà meno petrolio e più gas nel portafoglio, costruirà capacità rinnovabile, convertirà le raffinerie in biocarburanti e intensificherà i progetti di silvicoltura e cattura di carbonio". In questo scenario anche Eni deve fare i conti con l'emergenza sanitaria e gli effetti socio-economici: "L'impatto del Covid-19 sarà con noi per un anno o due ed è per questo che abbiamo lavorato molto velocemente sulla nostra nuova riorganizzazione".

Claudio Descalzi: per Eni il cammino verso la transizione energetica diventerà completamente irreversibile

"Eni ha diviso in due il business, creando una divisione per concentrarsi sull'energia pulita" sottolinea a Reuters l'AD Claudio Descalzi spiegando come il piano arrivi in un momento in cui il settore petrolifero e del gas è davanti a un crollo della domanda in seguito all'epidemia di Coronavirus e all'incertezza sul lungo termine: sullo sfondo la mobilitazione dei governi contro i cambiamenti climatici. Secondo l'AD allontanarsi dal petrolio non rischierebbe di minare i rendimenti poiché "le nuove imprese 'Energy Evolution' sono a minore intensità di capitale e meno rischiose con circa l'80% della nuova energia nei paesi Ocse". Eni punta a introdurre nuove materie prime per alimentare bio-raffinerie e centrali elettriche tra cui biogas, grassi animali e rifiuti inorganici, nel tentativo di sviluppare i prodotti puliti che aumenteranno il pool di clienti da 9 milioni a oltre 20 milioni entro il 2050: "Stiamo ottenendo rendimenti del 15% sulle nostre bio-raffinerie e questo aumenterà ulteriormente quando toglieremo l'olio di palma entro la fine del 2022". Quindi, conclude Claudio Descalzi, "possiamo confrontare i rendimenti con le attività a monte solo con un rischio inferiore".

Luigino Lusuriello (Eni) partecipa al webinar sul digitale in azienda

Luigino Lusuriello è un manager dalla comprovata esperienza internazionale: oggi alla guida della transizione digitale di Eni, ha da sempre posto l'accento sui veri obiettivi del digital (sicurezza, efficienza, sostenibilità), sottolineando come le tecnologie debbano supportare le competenze umane.
Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello: il webinar su aziende e digitale

"Nei vari settori in cui operiamo, la ricerca e l'innovazione sono requisiti essenziali per mantenere competitività ed efficienza e per la sostenibilità delle nostre operazioni": sono le parole di Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni. In occasione del webinar intitolato "Perché adottare processi digitali in azienda", il manager ha parlato dell'esperienza del Gruppo con la transizione digitale, specificandone l'approccio improntato a migliorare la sicurezza, la decarbonizzazione e la transizione energetica. "I progetti della nostra azienda digitale", ha specificato Luigino Lusuriello, "si sviluppano su un arco di alcuni anni, richiedono investimenti importanti in termini di risorse ed energie ma li riteniamo essenziali per ottenere risultati". È fondamentale sfruttare la tecnologia per quello che è, un mezzo per giungere al traguardo della digital transformation, e non un fine. Durante il webinar, il manager ha parlato anche del calcolatore HPC5, in grado di sfruttare i "big data" a supporto del passaggio a fonti energetiche pulite (moto ondoso in primis). "Eni ha sempre visto nell'innovazione, nella ricerca e nella trasformazione, dei principi guida fondamentali", ha specificato Lusuriello.

Luigino Lusuriello: le tappe principali della carriera

"Per far sì che le tecnologie possano esprimere il loro potenziale, bisogna mettere al centro la persona": è il motto di Luigino Lusuriello, che ricopre la carica di Chief Digital Officer del Gruppo Eni. Originario di Genova, avvia la sua carriera professionale nel 1988 in Agip S.p.A., come progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. In seguito, passa in Eni con il ruolo di Managing Director di Eni Congo. Tra il 2007 e il 2009 ricopre lo stesso incarico in Eni UK. Al contempo, dopo la laurea in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova, completa la sua formazione con il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" della Said Business School University of Oxford. Consolidate le proprie competenze a livello internazionale, Luigino Lusuriello torna in Italia in qualità di Vice President incaricato del coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak. Nel 2011 è nominato Senior Vice President Programma Iraq. Prima di assumere l'attuale incarico di Chief Digital Officer, è stato Executive Vice President Operations per Eni.

venerdì 3 luglio 2020

Gianfranco Battisti: iniziative del Gruppo FS Italiane per la ripresa del Paese

Gruppo FS Italiane, l'AD e DG Gianfranco Battisti presenta la nuova offerta per l'estate 2020: "I pilastri del Piano Industriale del Gruppo si basano su un mondo che è cambiato. Digitalizzazione, sostenibilità e turismo, le parole chiave da cui vogliamo ripartire per il rilancio dell'Italia".
Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti: dal 14 giugno l'orario estivo di Trenitalia, nuovi collegamenti per rilanciare il turismo

L'auspicio è che anche attraverso la nuova offerta per l'estate 2020 si possa contribuire al rilancio dell'attività economica e turistica del Paese. "Il turismo è un settore che sta facendo più fatica degli altri. Penso che per tornare al livello competitivo degli anni scorsi ce ne vorranno un paio, certamente noi dal punto di vista trasportistico possiamo dare una grande mano" ha sottolineato Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane intervenendo nel corso dell'evento online per la presentazione dell'orario estivo di Trenitalia. Questo dunque l'obiettivo, da raggiungere "nel pieno rispetto delle norme per il distanziamento delle persone e con la continua igienizzazione dei treni". Nuovi collegamenti, dal 14 giugno, per soddisfare le nuove esigenze di mobilità, per la prossima estate e non solo, mettendo al centro le persone e i loro bisogni. Nel presentarli l'AD del Gruppo FS Italiane ha fatto inoltre notare come, in risposta all'emergenza e per garantire al massimo la sicurezza ai passeggeri, il Gruppo abbia deciso di puntare sulla digitalizzazione: ne è nata la nuova App Trenitalia che, oltre a contare i posti a bordo, permette di fare il "self check-in" senza contatto col controllore. "Al primo posto c'è la tutela delle persone che viaggiano e che lavorano con noi" ha ribadito Gianfranco Battisti: oltre a definire delle policy per i rimborsi dei biglietti per i viaggi persi prima del lockdown è stato introdotto "un nuovo modello di accoglienza in stazione e sui treni". E ancora: "A ogni viaggiatore sarà offerto un kit sanitario con all'interno mascherina, gel igienizzanti, guanti, poggia testa monouso e acqua" e inoltre il distanziamento a bordo è garantito "con un nuovo criterio di prenotazione a scacchiera". Una nuova segnaletica identifica ad esempio le porte di salita e discesa.

Gianfranco Battisti: l'accelerazione del piano FS Italiane e l'innovativo progetto del treno per il trasporto dei malati

L'AD Gianfranco Battisti ha quindi illustrato le novità dell'offerta estiva: i Frecciarossa e i Frecciargento da Reggio Calabria a Torino e Venezia, il Frecciarossa 1000 che unisce Milano e Roma al Levante ligure, alla Versilia e all'Argentario e il Frecciargento che per la prima volta permette di raggiungere la Puglia da Firenze senza cambi intermedi. "La nostra grande ambizione è quella di dare una grande spinta e avere un ruolo centrale per la ripresa del Paese attraverso un grande piano investimenti" ha inoltre annunciato l'AD nel corso dell'evento. "Accelereremo le gare e prevediamo di mettere in campo 20 miliardi, non solo per le infrastrutture materiali, ma anche per quelle immateriali" ha quindi spiegato, ricordando come nel 2019 il Gruppo FS Italiane abbia distribuito valore sui territori per 10,4 miliardi di euro: 8.862 sono le assunzioni fatte di cui la metà donne. E parlando delle nuove iniziative, Gianfranco Battisti ne ha sottolineata in particolare una. È un progetto "unico", realizzato anche con le "competenze della Protezione civile": "Dopo gli Stati Generali, inaugureremo un treno dedicato per il trasporto dei malati. Potranno trasportare fino a un massimo di 25 malati, con la più alta tecnologia per questo tipo di spostamenti".

Elisabetta Ripa, alla guida di Open Fiber, intervistata da CorriereTv

Elisabetta Ripa (Open Fiber) ha preso parte all'appuntamento digitale del ciclo Rilanciamo l'Italia: durante l'intervista realizzata il 26 maggio da CorriereTv, l'AD e DG si è soffermata sulla necessità di avere obiettivi condivisi e visione per il futuro.
Elisabetta Ripa

Elisabetta Ripa: l'Italia ha bisogno di banda ultra larga altamente performante

Nell'intervista al CorriereTv, organizzata nell'ambito degli eventi online intitolati Rilanciamo l'Italia, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber Elisabetta Ripa ha proposto la sua visione per la ripartenza del Paese in seguito agli effetti economici e sociali causati dalla pandemia. Nel corso della conversazione coordinata da Lucrezia Reichlin e Francesco Drago, Economisti e Co-Fondatori di Ortygia Business School, e Gini Dupasquier, Direttrice della scuola, Elisabetta Ripa ha posto l'accento sulla necessità di realizzare in Italia un'infrastruttura di reti a banda ultra larga altamente performante, capace di supportare la domanda crescente da parte di servizi e applicazioni. Questa richiesta è divenuta ancora più pressante in seguito al diffondersi del Covid-19, che ha imposto un'accelerazione verso l'utilizzo di sistemi di comunicazione e lavoro da remoto, favorendo, di fatto, la rivoluzione digitale: "Il mercato delle telecomunicazioni è un mercato molto interessante, che è stato messo al centro della nostra vita in questi giorni di shutdown", ha spiegato Elisabetta Ripa, la quale ha aggiunto un commento sulla portata di tale fenomeno: "Di fatto abbiamo traslocato la nostra esistenza su una piattaforma digitale sia per le attività di home working sia per le attività di didattica a distanza, ma anche per l'intrattenimento". Da tali bisogni e dal consumo di banda che ne deriva nasce la necessità di dotare il Paese di un'infrastruttura che abiliti i servizi del futuro e che tenga il passo con i tempi.

Elisabetta Ripa: accelerare sull'infrastruttura e sulla semplificazione

Open Fiber, ha proseguito Elisabetta Ripa, non si è lasciata cogliere impreparata, anzi, al contrario, ha raccolto la sfida del digitale già da diversi anni, implementando un modello "disruptive" ma neutrale rispetto agli operatori delle telecomunicazioni a cui offre servizi in fibra ottica. Ma la situazione italiana relativamente alla realizzazione di una rete in fibra evoluta e scalabile, ha spiegato, è tuttora in divenire: "Siamo arrivati ad un terzo in due anni, ci vuole tempo per realizzare l'infrastruttura che servirà per i prossimi anni della nostra vita". L'appuntamento del ciclo Rilanciamo l'Italia è proseguito toccando un altro tema rilevante per l'Italia, quello della semplificazione: come sottolineato da Elisabetta Ripa, infatti, l'elevata burocrazia in Italia sottrae energie positive e, al contrario, ciò che serve è una semplificazione dei processi normativi unita a un'accelerazione dei tempi di gestione organizzativa. Senza obiettivi comuni, semplificazione e visione, ha concluso l'AD e DG di Open Fiber, il nostro Paese rischia di mancare l'appuntamento con una delle opere più importanti per il futuro italiano, che abbraccia temi fondamentali quali inclusione, produttività, cultura e competenze, cruciali per lo sviluppo del Paese.

Sostenibilità, si rafforza l’impegno di Eni: l’annuncio dell’AD Claudio Descalzi

Eni prosegue nel suo "cammino irreversibile verso la decarbonizzazione": l'AD Claudio Descalzi annuncia la nascita di due nuove Divisioni Generali.
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi, in Eni due nuove Direzioni Generali: i dettagli della riorganizzazione

Una riorganizzazione societaria per vincere la sfida più importante: portare Eni nel 2050 a raggiungere i target definiti nel Piano che l'AD Claudio Descalzi ha presentato lo scorso febbraio. Il nuovo assetto di Eni prevede la nascita di due nuove Direzioni Generali: Natural Resources ed Energy Evolution, strettamente connesse alla filiera degli idrocarburi, sono state create con l'obiettivo di gestire al meglio le fasi della transizione energetica e di sviluppare congiuntamente processi di decarbonizzazione per generare prodotti green, blu e bio. Le strutture centrali saranno sviluppate per supportare l'AD Claudio Descalzi nelle funzioni di controllo compliance e risk management integrate e le Direzioni Generali nel raggiungimento dei loro obiettivi. A guidare la Natural Resources sarà Alessandro Puliti mentre a Massimo Mondazzi è stata affidata la Energy Evolution. Il riassetto rappresenta un passo fondamentale nell'implementazione della Strategia al 2050, che nel coniugare gli obiettivi di sviluppo, di solidità economico-finanziaria e di sostenibilità ambientale punta a una significativa riduzione delle emissioni carboniche.

Eni al 2050 e l'impegno sul fronte della decarbonizzazione: le considerazioni di Claudio Descalzi

"Questa nuova organizzazione rispecchia la svolta storica che Eni sta intraprendendo. Un cammino irreversibile che ci porterà a diventare una compagnia leader nella produzione e vendita di prodotti energetici decarbonizzati" ha sottolineato l'AD Claudio Descalzi nel presentare al Consiglio d'Amministrazione lo scorso 4 giugno la riorganizzazione spiegando come proprio "per realizzare e, se possibile, accelerare" il percorso intrapreso a febbraio con il nuovo Piano, siano state create "due grandi anime all'interno della nostra azienda" che avranno precisi obiettivi "ma al contempo saranno chiamate a cooperare per gestire al meglio la transizione e per fornire ai nostri clienti la più vasta gamma di prodotti sostenibili". Non solo: "La trasformazione organizzativa riguarda anche le strutture corporate che evolveranno rimanendo presidio centrale dei processi strategici e di controllo e fornendo un supporto efficace al raggiungimento degli obiettivi delle Direzioni Generali". La lotta al cambiamento climatico e la sostenibilità dello sviluppo, come sottolineato infine dall'AD Claudio Descalzi, sono riconosciute da Governi, società civile, investitori e aziende come direttrici prioritarie per lo sviluppo globale e soltanto chi le perseguirà in modo concreto ed innovativo sarà in grado di creare valore nel lungo termine: "E noi vogliamo essere attori protagonisti di una transizione energetica equa nella quale crediamo e che diventa uno dei capisaldi della nostra azione di trasformazione".