martedì 19 giugno 2018

Amos Genish: TIM al lavoro per la separazione della rete

La separazione della rete in Italia prende corpo con il progetto di Tim di affidarne la gestione a una società controllata dal gruppo: l'AD Amos Genish ne annuncia il lancio per l'inizio del 2019.

Amos Genish

Amos Genish: a gennaio la Netco che nasce dalla separazione della rete

L'annuncio è arrivato lo scorso 7 giugno: intervenuto alla presentazione della relazione annuale dell'Organo di Vigilanza sulla parità di accesso alla rete TIM, l'AD del gruppo Amos Genish ha annunciato per gennaio 2019 il lancio della Netco che nascerà a seguito della separazione societaria della rete. "È il primo passo, ma ha bisogno di tempo: non è una cosa semplice" ha specificato il manager sollecitando "tutti a fare la propria parte", perché non si tratta di una "iniziativa unilaterale". Amos Genish ha definito una "pietra miliare" la decisione con cui l'Agcom ha ritenuto ammissibile la separazione della rete, sottolineando come il gruppo preveda di raggiungere l'ok definitivo dell'Autorità all'operazione entro la fine dell'anno e conseguentemente di lanciare la Netco all'inizio del prossimo gennaio.

Amos Genish: l'impegno di TIM nel portare a compimento il progetto di separazione della rete

"È evidente che l'Agcom è stata soddisfatta della documentazione che gli abbiamo sottoposto" ha aggiunto Amos Genish parlando del progetto di scorporo della rete all'evento organizzato per presentare la relazione annuale dell'Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete. L'AD di TIM ha voluto sottolineare l'impegno del gruppo: "La società deve fare un grosso sforzo per una reale separazione poiché coinvolge tante persone e tante risorse". Secondo Amos Genish il primo passo da fare è anche quello più importante, perché "la separazione legale non è così facile come potrebbe sembrare". Riferendosi alla Netco, l'AD ha auspicato che si configuri come "l'unico operatore dominante nelle infrastrutture e lo resterà per i prossimi 8-10 anni con tutto il rispetto per i concorrenti".

Renato Ravanelli al Convegno ACRI: l’investimento in F2i è positivo per le Fondazioni

Si è svolto a Parma il 7 e l'8 giugno il Convegno ACRI: tra i top manager presenti, anche l'Amministratore Delegato Renato Ravanelli, che ha commentato l'investimento positivo delle Fondazioni in F2i SGR.

F2i

F2i: Renato Ravanelli al Convegno ACRI

Sono intervenute figure istituzionali e top manager durante il Convegno dell'ACRI (Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio) che si è svolto a Parma il 7 e l'8 giugno 2018. Presieduto da Giuseppe Guzzetti, l'evento si è aperto con un intervento del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Tra i partecipanti anche l'Amministratore Delegato di F2i SGR Renato Ravanelli, che ha ricordato in particolare l'impegno delle Fondazioni bancarie in F2i. Il manager, al vertice del più grande fondo infrastrutturale italiano, ha commentato i risultati positivi raggiunti nell'ultimo anno: con la chiusura del Primo Fondo, gli enti bancari hanno registrato un plusvalore di circa 350 milioni, in seguito a un investimento da parte delle Fondazioni di 440 milioni. Un risultato notevole, che è andato sul bilancio 2017. "Ci rende fieri", ha commentato Renato Ravanelli, sottolineando inoltre il senso di responsabilità che caratterizza la gestione di fondi derivanti da Fondazioni e Fondi pensione italiani ed internazionali.

Renato Ravanelli: i recenti progetti di F2i

Il Presidente dell'ACRI Giuseppe Guzzetti ha sottolineato come tra gli investimenti di sistema particolarmente innovativi quello in F2i sia tra i più rilevanti, finalizzato al potenziamento infrastrutturale del Paese. Il Terzo Fondo infrastrutturale promosso dall'AD Renato Ravanelli, lanciato alla fine del 2017, ha raccolto per fusione tutti gli asset del Primo Fondo, totalizzando una raccolta record di 3,3 miliardi con successivo innalzamento del target a 3,6 miliardi. Di recente F2i ha portato a compimento alcuni investimenti di particolare rilevanza, tornando a occuparsi del settore delle telecomunicazioni. In breve tempo ha dato vita a un polo nazionale ICT di servizi, sfruttando le potenzialità di infrastrutture in fibra ottica che corrono lungo le autostrade italiane per circa 15 mila chilometri. Al servizio delle aziende, in seguito a una serie di fusioni e acquisizioni, ha preso quindi il via il progetto IRIDEOS S.p.A., Società partecipata all'80% da F2i e guidata da Mauro Maia (AD) e Alberto Trondoli (Presidente), nata da Infracom, Mc-Link, KPNQWEST Italia e Big Data. Di recente ha acquisito anche Enter S.r.l.