venerdì 13 dicembre 2019
Breaking the Silence, la denuncia di Evelina Manna
Evelina Manna presenta Breaking The Silence, la campagna per la Comunità Europea contro la Violenza sulle donne ideata dall'attrice e modella romana che, dopo una lunga carriera tra teatro, cinema e tv, nel 2013 fonda una casa produttrice.
giovedì 12 dicembre 2019
L’intervento di Nicolò Zanon al convegno di Assoedilizia per ricordare l’Avv. Michele D’Amico
Nicolò Zanon è intervenuto al convegno di Assoedilizia "La locazione nella storia e nell'attualità", incontro tenutosi il 28 novembre in memoria dell'Avvocato Michele D'Amico, per anni componente della Giunta Esecutiva dell'Associazione e venuto a mancare l'anno scorso.
Nicolò Zanon e il convegno di Assoedilizia sulla locazione
Il Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon è intervenuto come relatore nel corso dell'evento di Assoedilizia incentrato sul tema della locazione, istituto dai molteplici aspetti e che rappresenta un importante strumento di crescita socio-economica. Al convegno hanno preso parte, oltre al Presidente dell'Associazione dei Proprietari Immobiliari Avv. Achille Colombo Clerici, che ha presentato l'evento, anche numerosi avvocati e docenti di diritto. Il pensiero espresso nel corso del convegno è stato unanime nei confronti del ruolo cruciale rivestito dallo strumento della locazione, capace di produrre mobilità abitativa nel mondo odierno, in cui necessità di tipo lavorativo, formativo e familiare emergono con forza. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza della locazione per la sua capacità di finanziare indirettamente le attività imprenditoriali, permettere la crescita economica, tutelare i risparmi, fornire stabilità al mercato immobiliare e, al tempo stesso, dinamismo all'interno delle città.La carriera di Nicolò Zanon
Nicolò Zanon è Giudice della Corte Costituzionale e docente di Diritto Costituzionale. Nato a Torino nel 1961, è laureato in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Pubblico Comparato presso l'Università di Torino. In seguito, ha conseguito il titolo di Dottore in Ricerca in Diritto Comparato presso l'Università di Firenze. Ha iniziato la sua carriera professionale nel 1991 come ricercatore nella Facoltà di Scienze Politiche di Torino; pochi anni dopo, è professore a contratto di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. Dal 1996 al 1997 ricopre l'incarico di Assistente di Studio del Giudice Costituzionale Valerio Onida presso la Corte Costituzionale. Nel 1998 viene nominato componente del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale" e a partire dal 2000, per dieci anni, è stato membro del Comitato Legislativo della Regione Lombardia. Ha proseguito la sua carriera facendo parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. Nel 2010 è eletto dal Parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Ha ricoperto tale carica sino al 2014, anno in cui viene nominato Giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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Luigi Lusuriello al convegno “Power to our Planet”
Guardare al futuro con gli occhi ben fissi sulla digitalizzazione per una tecnologia al servizio delle necessità umane: Luigi Lusuriello si è occupato di questo argomento durante il Convegno "Power to our Planet", al quale ha partecipato in qualità di relatore.
Luigi Lusuriello a Bologna: la sfida della Digital Transformation
Una due giorni per guardare ad un futuro in cui l'uomo sfrutterà la tecnologia in modo intelligente per aprire nuove potenzialità e nuove strade innovative che migliorino la vita e il lavoro di tutti: il convegno che si è svolto a Castel San Pietro Terme (Bologna) è stato intitolato "Power to our Planet". Tra i partecipanti vi era anche Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni e impegnato quotidianamente in prima persona nel processo di transizione verso il digital. Il convegno è stato strutturato per risultare un momento unico di confronto e discussione tra i player più in primo piano del settore e le autorità, che si sono alternati per discutere temi centrali per l'economia: cambiamento climatico, energia circolare, efficienza energetica, decarbonizzazione, mobilità sostenibile, tecnologie digitali e nuovi modelli di business, senza dimenticare le competenze e i nuovi ruoli che emergono nell'industria. Tra i relatori, Luigi Lusuriello si è occupato in particolare del panel intitolato "L'evoluzione e le sfide nella Digital Transformation".Le tappe fondamentali della carriera di Lugi Lusuriello
Attualmente Luigi Lusuriello si occupa di guidare la trasformazione digitale di Eni: il manager ha assunto la carica di Chief Digital Officer del Gruppo il 18 settembre 2018. Laureato in Ingegneria Meccanica, la sua esperienza professionale spazia dall'Italia all'estero ed è ricca di ruoli di crescente rilevanza. In Agip S.p.A. gli viene affidato l'incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria, ma in seguito arriva a ricoprire i ruoli di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004 il suo profilo professionale si apre verso orizzonti internazionali: è Managing Director di Eni Congo e in seguito di Eni UK. Per completare la sua formazione, Luigi Lusuriello ha preso parte nel 2009 al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University di Oxford. Nel 2011 viene nominato Senior Vice Presidente per il Programma Iraq, mentre dal 2013 al 2018, prima di ricoprire l'attuale carica, è Executive Vice President Operations per il Gruppo Eni.QN intervista l’AD e DG Luigi Ferraris: l’impegno di Terna per la crescita dell’Italia
L’AD e DG di Terna Luigi Ferraris a QN: “La posizione geografica rende l’Italia un hub naturale del Mediterraneo e il nostro Paese può diventare il cuore europeo della trasmissione elettrica e del dispacciamento”
L'elettrodotto Italia-Montenegro e altri progetti: l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris a QN
Inaugurato lo scorso 15 novembre a Cepagatti dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris , l'elettrodotto Italia-Montenegro è "un'eccellenza tecnologica" che permette "sia di importare sia di esportare energia, favorendo l'utilizzo di risorse più efficienti". È lo stesso AD e DG di Terna a parlarne in un'intervista pubblicata da QN lo scorso 2 dicembre. L'opera si estende per 445 km dalla stazione elettrica di Cepagatti, in provincia di Pescara, a Lastva, nel comune di Kotor. "Il collegamento è cruciale per l'integrazione dell'intera area balcanica nell'Unione Europea, attraverso l'Italia" ha spiegato Luigi Ferraris nell'intervista, sottolineando anche come si tratti di una infrastruttura dal "forte valore strategico" anche per l'Unione energetica europea. Non a caso anche la Commissione Europea ne ha cofinanziato gli studi di fattibilità. "L'energia è il primo passo per sviluppare investimenti e quest'opera rappresenta più di una semplice collaborazione tra Italia e Montenegro" ha evidenziato infine l'AD e DG del Gruppo.Luigi Ferraris, l'intervista a QN: il valore del Piano Strategico di Terna per il futuro dell'elettricità
A QN l'AD e DG Luigi Ferraris spiega anche come Terna si prepari a traghettare il Paese nel futuro dell'elettricità. Sullo sfondo le sfide della transizione energetica: non occorre solamente "rendere la rete elettrica più solida e ridurre le congestioni" ma anche "sviluppare capacità di accumulo e investimenti in innovazione e digitalizzazione". Il Gruppo risponde con un Piano Strategico che prevede, nei prossimi 5 anni, investimenti per 6,2 miliardi di euro sulla rete elettrica nazionale. Tra le opere prioritarie il collegamento Continente-Sicilia-Sardegna, inserita nel Piano di Sviluppo 2018: "Sono stati avviati contatti con le Regioni per condividere il progetto che verrà, poi, avviato in autorizzazione". Secondo l'AD, l'Italia ha le potenzialità per "diventare il cuore europeo della trasmissione elettrica e del dispacciamento": in questa prospettiva il ruolo di Terna sarà cruciale "nell'assicurare la piena integrazione delle fonti rinnovabili garantendo sicurezza, efficienza e sostenibilità del sistema". Il gruppo è già al lavoro: "Il collegamento Italia-Francia entrerà in esercizio entro la prima metà del prossimo anno. L'interconnessione sottomarina che unirà Italia e Tunisia è recentemente entrata in una fase operativa dopo la firma di un protocollo d'intesa tra Terna e Steg". D'altronde, come evidenzia Luigi Ferraris, "le interconnessioni con l'estero garantiscono sicurezza e sostengono la piena integrazione dei mercati europei dell'energia e dei servizi".Gianpietro Benedetti: la posizione finanziaria di Danieli
La famiglia Benedetti, e in particolare il Presidente e Amministratore Delegato Gianpietro Benedetti, da sempre agiscono per mantenere sana l'azienda alla quale il manager ha dedicato tutta la sua vita professionale: Danieli S.p.A., conosciuta nel mondo per la produzione di impianti siderurgici.
Gianpietro Benedetti: la situazione finanziaria di Danieli
La famiglia Benedetti agisce da sempre nell'ottica di rafforzare ulteriormente dal punto di vista patrimoniale la cassaforte di Danieli S.p.A., multinazionale con sede a Buttrio che è riconosciuta a livello internazionale per la produzione di impianti siderurgici. Attualmente guidata da Gianpietro Benedetti, figura chiave nel processo di innovazione e digitalizzazione, mantiene una situazione patrimoniale florida. La cassaforte di Danieli, dal bilancio consolidato con un utile di 50,5 milioni e un patrimonio netto di 1,8 miliardi, vede Bendetti come azionista in usufrutto al 50% (la nuda proprietà p della lussemburghese Gestione Jp) mentre la famiglia Mareschi Danieli è azionista tramite l'accomandita Gestioni Magma. La posizione finanziaria dell'azienda guidata da Gianpietro Benedetti resta florida, con un patrimonio netto salito anno su anno oltre i 108 milioni.Gianpietro Benedetti, cuore pulsante di Danieli S.p.A.
Gianpietro Benedetti guida Danieli S.p.A. in qualità di Presidente e Amministratore Delegato. È inoltre impegnato dal 2010 nel ruolo di Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica ed aeronautica" (Udine). Dopo aver concluso gli studi presso l'Istituto Tecnico "A. Malignani", entra in Danieli nel 1961 in qualità di ingegnere progettista. Viene promosso pochi anni dopo alla direzione dell'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione: è l'inizio di un'esperienza professionale di successo, che lo porta ad assumere gli attuali incarichi nel 2003. È Co-Amministratore Delegato nel 1986, Direttore Generale dal 1991 e AD dal 1999. Da settembre 2017 è inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Executive Board in Danieli. Gianpietro Benedetti ha saputo portare avanti un percorso di trasformazione e costante crescita all'interno dell'azienda, senza però snaturare il sistema valoriale che ne caratterizza le attività. Oltre a tre lauree ad honorem conseguite nel corso degli anni per le sue competenze professionali, il manager è titolare di numerosi brevetti per macchine e processi per la produzione dell'acciaio, con oltre 80 invenzioni registrate a suo nome. Ha ricevuto la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal nel 2018.Salvatore Navarra: la forza di PFE S.p.A. e delle imprese familiari, il panel alla Fiera di Milano-Rho
Salvatore Navarra ha rappresentato PFE S.p.A. all’evento milanese ALI Expo (Azimut Libera Impresa Expo 2019 - L’arte di fare impresa).
PFE S.p.A.: Salvatore Navarra parla della forza delle imprese familiari
"Siamo stati invitati qui ad Azimut Expo per partecipare ad un panel sull'impresa a conduzione familiare per raccontare la crescita dell'azienda di famiglia": Salvatore Navarra, Presidente del CdA di PFE S.p.A., è intervenuto in qualità di relatore durante l'evento milanese ALI Expo (Azimut Libera Impresa Expo 2019 - L'arte di fare impresa). Lo speech di Salvatore Navarra, intitolato "Le sfide dell'impresa a conduzione familiare", si è incentrato sul narrare la storia di PFE S.p.A. e le principali attività per portare avanti un'impresa all'insegna della crescita. "Partecipare a questa iniziativa è stato molto interessante, peraltro in un panel particolarmente qualificato: oltre alla mia presenza in qualità di imprenditore, vi hanno partecipato anche altri professionisti e consulenti" - ha dichiarato il Presidente del CdA. L'evento si è svolto all'interno della Fiera di Rho, in una cornice di alto profilo che ha visto la partecipazione di 260 operatori, 280 speakers e 14.000 partecipanti. "La condivisione del panel è stata allargata a tutti sui temi della pianificazione, la visione e la strategia che sono i fattori che caratterizzano il successo di un'impresa. Abbiamo toccato anche il tema della professionalizzazione della governance che, è chiaro, in un'impresa familiare diventa determinante per la crescita e il raggiungimento degli obiettivi prefissati".PFE S.p.A.: i servizi e il ruolo di Salvatore Navarra
PFE S.p.A. è tra i leader italiani nel settore del Cleaning e del Facility Management. La sua esperienza, di oltre trent'anni, garantisce un'ampia gamma di servizi che facilitano l'impresa e si rivolgono sia a clienti pubblici che privati. L'azienda si occupa di sanificazione, cleaning, bonifiche delle condotte aerauliche, portierato, lavanderia, cura del verde, facchinaggio, vigilanza e altri servizi ausiliari e di assistenza sociosanitari. Una peculiarità di PFE S.p.A. è l'innovativo metodo di lavoro "Clever Job", di cui detiene il brevetto industriale: Clever Job consente di ridurre fino al 25% i tempi di lavoro e dei consumi legati alle varie attività di cleaning. Questo metodo dimostra l'impegno da sempre portato avanti in azienda verso l'innovazione non solo dei processi interni, ma dell'intero comparto del Cleaning e del Facility Management a livello europeo. Attualmente l'impresa è guidata da Salvatore Navarra, Presidente del CdA e figura chiave all'interno dell'azienda. PFE S.p.A. fa parte del progetto ELITE di Borsa Italiana, programma internazionale del London Stock Exchange Group che punta a valorizzare attività ambiziose e con un solido modello di business, in continua crescita.Fabrizio Palermo, la strategia di CDP: “Presenza significa riavvicinarsi al territorio”
A pochi passi da Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, apre Cassa Depositi e Prestiti: l’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo commenta il nuovo piano industriale che coinvolge il Sud
CDP apre a Napoli, Fabrizio Palermo:" Segno di vicinanza a tutto il Sud"
Dopo Verona e Genova è il turno di Napoli: il 29 novembre Cassa Depositi e Prestiti ha infatti ufficialmente aperto la nuova sede della società nel capoluogo partenopeo, confermando la "vocazione territoriale" del nuovo piano industriale presentato a fine 2018. "A livello territoriale questo è il terzo ufficio di nuova generazione che stiamo aprendo - ha commentato Fabrizio Palermo - che per noi è un segno tangibile di vicinanza non solo alla Campania, ma a tutto il Sud". Le parole dell'AD evidenziano l'importanza che CDP vuole dare al Mezzogiorno e in generale a tutto il tessuto urbano nazionale: "Le prossime aperture saranno appunto a Bari e a Palermo: per noi una presenza territoriale significa riavvicinarsi al territorio, ovvero alle imprese, agli enti pubblici e alle infrastrutture in generale, ma chiaramente portando anche tutto il nostro sistema di relazioni con le nostre partecipate". La presenza di CDP sia a Napoli che negli altri capoluoghi italiani non sarà di rappresentanza ma operativa a tutti gli effetti: garantirà infatti assistenza a imprese e pubblica amministrazione grazie alla fornitura di servizi di consulenza, progettazione e programmazione per la realizzazione di opere pubbliche e private. Per la società sarà dunque possibile rispondere concretamente ad uno degli altri temi affrontati dalla nuova strategia di CDP, l'accesso al finanziamento per le imprese: "Anche il nostro impegno finanziario sta aumentando, sia sul segno dell'export che di finanziamenti indiretti, e recentemente abbiamo firmato un accordo importante col Gruppo UBI per concedere finanziamenti a livello locale alle aziende". Oltre alle imprese del territorio campano, tra le quali la società annovera già diverse importanti partecipate come Fincantieri, Snam e Terna, CDP coinvolgerà anche le amministrazioni locali, mantenendo tuttavia salda l'ottica privata degli investimenti: "CDP non lo definirei un intervento pubblico - specifica Fabrizio Palermo - ma un sostegno allo sviluppo di questa importante Regione in una logica privata, perché ricordo che noi amministriamo il risparmio dei correntisti e dei sottoscrittori di buoni e libretti postali: siamo un soggetto che in un certo senso è a cavallo tra mondo privato e istituzioni, e riteniamo che questo connubio sia una formula molto efficace per sostenere lo sviluppo del territorio".Imprese e innovazione: CDP, guidata da Fabrizio Palermo, punta su un Fondo da 1 mld
Nel nuovo piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, primo operatore nel venture capital in Italia, viene affrontata un'altra criticità estremamente rilevante per il futuro del Paese: i bassi investimenti in innovazione e sviluppo delle imprese italiane, che pesano in percentuale sul Pil per l'1,3% a fronte di una media Ue quasi del doppio. Per questo a novembre Fabrizio Palermo, in occasione dei 170 anni della società, ha annunciato un Fondo Innovazione da 1 miliardo: "Una nuova spinta che vuole fare leva su innovazione, inclusione e sostenibilità con un approccio del tutto nuovo, basato su un rapporto più solido con il territorio, sulla volontà di fare rete e sulle competenze finanziarie e industriali che rendono CDP un'istituzione unica nel contesto nazionale". Con le nuove sedi e il conseguente riavvicinamento ai territori, gli investimenti nelle infrastrutture e il nuovo Fondo, CDP ha tutte le carte in regola per assumersi la responsabilità dell'innovazione tecnologica del Belpaese.
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Il top management di Enel: Claudio Machetti
Claudio Machetti è un manager affermato nel settore finanziario: la sua carriera professionale prende avvio agli inizi degli anni '80 presso il Banco di Roma, per poi continuare con Ferrovie dello Stato, Fercredit, e, dal 2000, Enel. Grazie alla sua lunga attività professionale, oggi è riconosciuto come figura di rilievo all'interno del Gruppo.
La formazione e i primi incarichi di Claudio Machetti
Dopo la maturità classica ottenuta presso il Liceo Classico "Tito Lucrezio Caro" di Roma, nel 1982 Claudio Machetti consegue la Laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza". Impiegato nella filiale milanese del Banco di Roma, nel 1984 passa alla Direzione di Roma in qualità di analista finanziario. In seguito, si specializza in equity e assume il ruolo di funzionario nell'Ufficio Analisi Finanziarie del Banco di Roma, società in cui lavorerà fino al 1992 come Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. In quell'anno, inizia la sua esperienza professionale in Ferrovie dello Stato, inizialmente come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e in seguito come Direttore della Finanza Operativa. Nel, contempo riveste anche la carica di Amministratore Delegato di Fercredit, società di servizi finanziaria captive di Ferrovie dello Stato.Claudio Machetti e l'approdo in Enel
A seguito dell'esperienza con il gruppo ferroviario italiano, Claudio Machetti inizia (2000) la propria carriera all'interno di Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. In seguito, collabora alla fondazione di Enelfactor, la società di factoring per le attività del Gruppo di cui assume anche il ruolo di Amministratore Delegato. Dal 2000 fino al 2014, invece, è Presidente della società assicuratrice Enel Insurance. Dagli anni successivi, ricopre cariche di crescenti responsabilità: prima Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen, poi (2005) Direttore Finanziario a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, e nel 2009 Direttore della neonata divisione Risk Management. A seguito della ristrutturazione del Gruppo, che ha portato all'organizzazione di Enel in quattro linee di business - nello specifico, Generazione Globale, Infrastrutture e Reti Globale, Trading Globale ed Enel X - Claudio Machetti assume la direzione della linea di Global Trading. Attualmente è anche Amministratore Unico di Enel Global Trading S.p.A., veicolo societario della business line.martedì 10 dicembre 2019
Fare impresa, le disparità di genere: Anna Tavano illustra il report HSBC “She’s the Business”
"Si può e si deve fare di più per sostenere le donne nell'imprenditoria": il monito di Anna Tavano, Head of Global Banking di HSBC Italia, alla luce dei risultati di "She's the Business", report globale sulle disparità di genere nell'imprenditoria.
Anna Tavano: "She's The Business", report globale di HSBC, evidenzia le disparità di genere nel fare impresa
"Si può e si deve fare di più per sostenere le donne nell'imprenditoria": le parole di Anna Tavano, Head of Global Banking di HSBC Italia, sintetizzano efficacemente quanto emerge dal report "She's the Business". Lo studio, il primo al mondo a mettere in luce le difficoltà che le imprenditrici trovano nel reperire fondi per avviare e sostenere le proprie attività, ha coinvolto oltre 1.200 donne in Europa, Asia, Messico, Medio Oriente e Stati Uniti. Il report è stato per analizzare le sfide che le donne sono chiamate ad affrontare quotidianamente nell'intraprendere il loro percorso professionale nell'imprenditoria. "Ciò che emerge chiaramente da questa ricerca su scala globale è che vi è disparità anche quando le donne fanno le imprenditrici, e trovano maggiori difficoltà nel raccogliere capitali", ha sottolineato in merito Anna Tavano, Head of Global Banking di HSBC Italia: i risultati dello studio denotano infatti come più di un terzo delle donne imprenditrici debba affrontare pregiudizi di genere durante la fase di raccolta di capitali. Un trend che emerge in particolare dalla fase di valutazione dell'investimento, durante il quale vengono loro poste domande finalizzate a verificarne la loro credibilità come imprenditrici.Valorizzare e supportare le iniziative imprenditoriali femminili: l'invito di Anna Tavano
Il report "She's the Business", su cui si è espressa anche la Head of Global Banking di HSBC Italia Anna Tavano, rileva come in merito alle disparità di genere persistano grandi differenze tra i mercati. Livelli più elevati si riscontrano in Regno Unito (54%) e Stati Uniti (46%), mercati occidentali e maturi. La percentuale di disparità più bassa è stata individuata invece nella Cina continentale (17%). Nonostante ciò se le imprenditrici di Hong Kong (68%) e Singapore (59%) hanno meno probabilità di ottenere finanziamenti, l'investment pitch delle statunitensi (65%) e delle francesi (62%) godono di maggiori possibilità di successo. Questo anche a fronte di un'ulteriore complicanza, riscontrabile proprio in fase di lancio di nuovi finanziamenti: il 61% del campione, quasi due terzi, ammette infatti di essersi trovato davanti a team di valutazione composti quasi esclusivamente da investitori uomini. Non solo: dallo studio si evince inoltre come a livello globale, a parità di condizioni, le imprenditrici raccolgano in media il 5% di capitali in meno rispetto ai colleghi uomini. Le differenze maggiori sono state localizzate negli Stati Uniti (8%), in Francia (7%) e nel Regno Unito (6%). Di conseguenza, il 58% delle donne imprenditrici intervistate teme che le differenze di genere possano compromettere le fasi di raccolta di capitali. Insomma, un quadro non propriamente edificante. Per invertire la tendenza, serve grande impegno, come osserva Anna Tavano: "HSBC lavora con gli imprenditori di tutto il mondo e vogliamo aiutare le donne a far crescere le loro imprese attraverso la raccolta di fondi, la creazione di network e opportunità di mentorship. La nostra partnership con AllBright ci rende molto orgogliosi, in quanto ci permette di sostenere network di donne".Anna La Rosa, da Adnkronos alla partnership con yourNEXT
Managing Director di yourNEXT, società di comunicazione strategica e istituzionale, Anna La Rosa vanta una solida esperienza professionale nel settore grazie ai ruoli ricoperti nelle istituzioni, alle docenze universitarie e alle numerose conduzioni RAI, tra le quali spiccano i vent'anni di "TeleCamere", nota rubrica di politica e attualità.
Anna La Rosa, una vita al servizio della comunicazione: da cronista parlamentare al managing di yourNEXT
Nata a Gerace, in Calabria, Anna La Rosa si laurea in Filosofia e Pedagogia, diventando in seguito giornalista professionista nel 1988. Dopo sei anni come cronista parlamentare per l'agenzia Adnkronos e dopo aver ricoperto il ruolo di Capo Ufficio Stampa presso il Ministero del Lavoro, nel 1991 inizia il suo percorso in RAI nella redazione politica del TG2, diventandone caporedattrice 4 anni dopo. "Tvzone - Raccolta Differenziata", "Stazione Centrale", "Mio Capitano", "Napoli Capitale", "Uomini", "Storie", "Go Cart" sono alcuni dei programmi innovativi realizzati dalla giornalista negli anni in RAI: nel 1995 va in onda "TeleCamere", il famoso rotocalco d'informazione politica, parlamentare ed economica di cui è autrice e conduttrice e che per 20 anni seguirà la vita istituzionale del Paese, con una serie di speciali dedicati a tematiche come l'ingresso dell'Italia in Europa o il Giubileo del 2000. Specializzata fin dai primi anni di attività nel settore dell'informazione medico-sanitaria, con un focus su pedagogia e psicologia dell'età evolutiva, dal 1997 al 2015 conduce "TeleCamere Salute", primo programma a riprendere operazioni chirurgiche in diretta. Prima Vicedirettore di Rai Notte nel 1998, poi Direttore di "Tribune e Servizi Parlamentari" (oggi Rai Parlamento), nel 2005 realizza il programma d'informazione di prima serata "Alice, il paese delle meraviglie". Nel 2018 la svolta manageriale: con la vasta esperienza acquisita, entra in partnership con yourGROUP, la prima società italiana di advisory operativa C-Level, lanciando yourNEXT, che offre ad aziende e imprenditori numerosi servizi specializzati nella comunicazione con mass media, opinione pubblica e istituzioni.Anna La Rosa, gli altri ambiti di competenza
Attualmente professore associato di Comunicazione Scientifica e Biomedica presso l'Università La Sapienza (Facoltà di Medicina e Chirurgia), docente di Giornalismo Televisivo prima presso l'Università Statale di Tor Vergata e in seguito presso l'Università LUISS Guido Carli, Anna La Rosa è membro della Fondazione "Cure Focus Research Alliance" e responsabile dell'informazione per l'Italia, collabora con la rivista scientifica statunitense "CellR4" ed è autrice della rubrica "Salute & Benessere" sul settimanale "Visto". Sempre in ambito medico-scientifico, la giornalista collabora con l'Istituto Italiano di Psicopatologia di Roma ed è volontaria in ONLUS e comunità per minori con problemi dell'età evolutiva: da sempre impegnata nella pedagogia, tra le sue attività la fondazione, sotto la supervisione della dott.ssa Elena Gianini Belotti, di un asilo nido integrato a Milano ispirato al metodo Montessori e infine l'istituzione e la direzione di una scuola materna/asilo nido per bambini disagiati e portatori di handicap a Quarto Oggiaro.mercoledì 4 dicembre 2019
Palazzo Lombardia si illumina con A2A: il valore del progetto per Valerio Camerano
"Una scelta illuminotecnica che coniuga l'effetto estetico all'efficienza energetica": l'AD di A2A Valerio Camerano inaugura l'innovativo impianto a Led che illuminerà il Belvedere di Palazzo Lombardia.
A2A fa risplendere di nuove luci lo skyline milanese: la soddisfazione dell'AD Valerio Camerano
Un progetto che, per riprendere le parole dell'AD Valerio Camerano, coniuga innovazione e attenzione al territorio, aspetti che da sempre contraddistinguono l'operato di A2A. Nasce dalla collaborazione tra il Gruppo e Regione Lombardia il progetto illuminotecnico per il Belvedere, trentanovesimo piano del grattacielo dove si riunisce la Giunta regionale. Per il nuovo sistema di illuminazione di Palazzo Lombardia sono stati posizionati 143 apparecchi a Led, che, sfruttando la tecnica RGB e il sistema di controllo Dmx, danno vita a infinite combinazioni cromatiche. Colori diversi, ciascuno con un preciso significato simbolico, a illuminare e ricordare date di valore, come ad esempio la Giornata contro la violenza sulle donne. Un progetto a cui ha lavorato il Gruppo guidato da Valerio Camerano, lo scorso 26 novembre presente alla cerimonia di inaugurazione dell'impianto insieme al Presidente di A2A Giovanni Valotti e al Governatore Attilio Fontana.A2A, l'AD Valerio Camerano illustra il progetto illuminotecnico per il Belvedere di Palazzo Lombardia
Inaugurando il nuovo impianto di illuminazione, l'AD di A2A Valerio Camerano si è detto soddisfatto "di aver realizzato con Regione Lombardia questo progetto". Nell'iniziativa, come ricordato dall'AD, si riflette il costante impegno del Gruppo nel garantire alle città "servizi con i più alti standard di qualità". Guarda in questa direzione anche l'impianto a Led per il Belvedere: Valerio Camerano ha fatto notare inoltre come la scelta illuminotecnica esprima la capacità di A2A di far coesistere nei suoi progetti "effetto estetico ed efficienza energetica". Il progetto evidenzia il ruolo dell'illuminazione come elemento architettonico e il suo valore nella trasformazione dello skyline urbano.CDP nel 170° anno di attività: l’AD Fabrizio Palermo ne sottolinea il valore per il Paese
L'AD e DG Fabrizio Palermo a Roma inaugura il 170° anno di attività di Cassa Depositi e Prestiti: oggi come allora la vicinanza al territorio è fondamentale per essere prossimi alle imprese e alle comunità locali.
Fabrizio Palermo: le celebrazioni per i 170 anni di Cassa Depositi e Prestiti
Il 170° anno di attività di Cassa Depositi e Prestiti è stato inaugurato lo scorso 18 novembre all'ex Poligrafico di Roma. Nel suo intervento, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo ha sottolineato come nel corso della sua storia la missione di CDP sia rimasta la stessa, così come i motivi ispiratori che ne hanno guidato l'evoluzione nel corso della storia. E ora CDP guarda avanti, all'avvio di nuove iniziative, ad accelerare sul fronte dell'innovazione dove "siamo il primo operatore nel venture capital in Italia, con più di 200 startup supportate". Non basta però: "Siamo pronti con il Fondo Nazionale Innovazione con una dotazione di ben 1 miliardo di euro" ha annunciato Fabrizio Palermo. "Creeremo un collegamento strutturato tra idee innovative e imprese" ha spiegato l'AD evidenziando come il Gruppo già partecipi "direttamente e indirettamente oltre 500 aziende in tutte le filiere". E "questo porterà ad un vero e proprio cambio di passo nell'innovazione dei vari settori industriali".170 anni di CDP: il futuro del Gruppo nelle parole dell'AD e DG Fabrizio Palermo
"CDP investe nelle infrastrutture strategiche del Paese e il nostro obiettivo è creare un sistema di infrastrutture efficienti" ha affermato Fabrizio Palermo nel suo intervento all'evento per i 170 anni di attività del Gruppo a cui ha preso parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Puntiamo a fare sistema favorendo il dialogo tra le nostre eccellenze produttive, generando iniziative imprenditoriali innovative e sinergie commerciali e industriali anche all'estero" ha aggiunto l'AD citando a riprova la "collaborazione con Eni, Snam, Terna e Fincantieri per lo sviluppo di progetti per la produzione di energie pulite da moto ondoso, da rifiuti e da fotovoltaico". Un'altra testimonianza di questo nuovo approccio riportata da Fabrizio Palermo è la Cdp Academy: "Il primo caso di Academy trasversale ai vari settori industriali, con manager del Gruppo".giovedì 28 novembre 2019
Eni, l’AD Claudio Descalzi: anticipare il futuro è la chiave per innovare
L'impatto dell'economia circolare su costi e materie prima nei prossimi anni: l'analisi dell'AD di Eni Claudio Descalzi, invitato a parlare di innovazione nel corso dell'incontro "The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee".
Eni tra innovazione e sostenibilità: le parole dell'AD Claudio Descalzi
L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi è intervenuto lo scorso 12 novembre all'incontro "The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee" organizzato da Kpmg in collaborazione con l'Economia del Corriere della Sera. Nella sua ottica innovare non significa seguire gli altri, perché altrimenti si arriverebbe sempre ultimi: "Il momento in cui si anticipano le cose è il momento in cui non si fa quello che fanno gli altri". Eni lo sa bene: "Veniamo da sei anni terribili nel mondo dell'Oil&Gas integrato; il settore ha visto infatti i prezzi più bassi di sempre. Sono state fatte scelte diverse e questo ci ha salvato". L'AD Claudio Descalzi sottolinea in merito come il Gruppo abbia "investito e innovato sulla parte delle competenze, della ricerca e dell'esplorazione".Claudio Descalzi: il valore dell'economia circolare per Eni
Senza tecnologia non c'è innovazione. Nel suo intervento all'incontro "The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee", l'AD Claudio Descalzi ha sottolineato anche come il Gruppo in quattro anni e mezzo abbia investito in ricerca scientifica e aumentato del 40% il numero di ricercatori. Per Eni parlano ad esempio i significativi progressi raggiunti nell'economia circolare, uno dei settori su cui punta particolarmente. L'AD ne ha parlato in una intervista rilasciata al "Corriere della Sera" a margine dell'evento. "In futuro le materie prime non saranno più oil e gas, ma rifiuti organici e inorganici" ha spiegato Claudio Descalzi, facendo notare inoltre come i risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza le competenze e il coinvolgimento di tutta l'azienda nel processo di innovazione.Alessandro Benetton riceve il premio “Sport Civiltà”
Alessandro Benetton è stato insignito del premio come miglior "Dirigente Sportivo" per il suo impegno nella promozione dello sport. Il prezioso riconoscimento è stato assegnato nel corso della 43ª edizione del Premio Internazionale "Sport Civiltà", iniziativa tenutasi il 18 novembre presso il Teatro Regio di Parma ad opera della Sezione "Raffaele Tagliani" dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, con il patrocinio di Comune di Parma, Provincia di Parma, Camera di Commercio di Parma e Coni Nazionale.
Alessandro Benetton premiato nella categoria "Dirigente Sportivo"
Alessandro Benetton ha ricevuto il premio internazionale che rende omaggio alle personalità che ogni anno si distinguono maggiormente nell'ambito dello sport e della cultura. Il riconoscimento sottolinea il lavoro svolto dall'imprenditore trevigiano nel mondo dello sport, in particolare nella diffusione promossa tra i giovani. Nell'assegnazione del premio hanno sicuramente influito gli ottimi risultati conseguiti da Alessandro Benetton in qualità di Presidente di Fondazione Cortina 2012, il Comitato Organizzatore dei Campionati del Mondo di Sci Alpino che si svolgeranno a Cortina d'Ampezzo a febbraio 2021, oltre che per l'impulso all'innovazione dato alle infrastrutture e ai servizi della Regina delle Dolomiti.Alessandro Benetton: una carriera professionale nell'impresa e nello sport
Alessandro Benetton è nato a Treviso nel 1964. Nel 1987 si laurea in Business Administration presso l'Università di Boston e nel 1991 consegue il Master in Business Administration a Harvard. La sua carriera professionale ha inizio in Goldman Sachs International nel dipartimento di Global Finance di Londra. Diventa Presidente di Benetton Formula nel 1988, ruolo che ricopre per dieci anni con importanti risultati, tra i quali la vittoria di tre titoli mondiali. Nel 1992 fonda 21 Investimenti (oggi 21 Invest), diventando uno dei precursori del settore Private Equity in Italia, e dal 2012 al 2014 è Presidente di Benetton Group. Tra i suoi incarichi correnti figurano quello come Consigliere d'Amministrazione di Edizione Holding e di Autogrill, oltre che membro della giunta di Confindustria. Nel 2010 è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro.Maria Elisabetta Alberti Casellati a Venezia nei giorni del maltempo: le parole del Presidente
"Per me vedere Venezia così è un grande dolore": il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nei luoghi danneggiati dall'alta marea.
Non si spengano le luci su Venezia: il monito di Maria Elisabetta Alberti Casellati
"Adesso è il momento del fare": nelle parole del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si riflette il rammarico per quanto sta accadendo in questi giorni a Venezia, funestata dall'alta marea. Lo scorso 16 novembre il Presidente ha raggiunto la città per verificare personalmente la situazione con autorità locali e tecnici al lavoro. Ai microfoni del TGR Veneto, il Presidente del Senato ha sottolineato come sia necessario, una volta passata l'emergenza, che non si spengano le luci su Venezia. E "se il Mose, come sembra, serve a qualcosa per evitare i disastri che ci sono stati, occorre finirlo" ha altresì aggiunto Maria Elisabetta Alberti Casellati nell'intervista.Maria Elisabetta Alberti Casellati a Venezia: il sostegno del Presidente del Senato
"Venezia ha bisogno di attenzione e oggi siamo appunto in una grande emergenza, con danni alle persone e all'economia che abbiamo visto" ha sottolineato inoltre il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Oltre a visionare personalmente i disastri che si sono verificati nel centro storico e all'interno della Basilica di San Marco, il Presidente ha partecipato anche a un incontro al Comando dei vigili di Venezia. "Abbiamo il dovere di preservare questo patrimonio dell'Umanità che fino a oggi è stato in pericolo costante" ha ammonito il Presidente evidenziando come adesso sia necessario "mettere in atto tutte quelle misure che possano servire perché non succeda più quello che è avvenuto". Come ribadito nell'intervista, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che si è recata anche al conservatorio Benedetto Marcello tra gli studenti e i volontari che stanno sistemando gli spartiti rovinati dall'acqua alta, ha evidenziato inoltre come indubbiamente occorra "rifinanziare la legge speciale per Venezia".lunedì 25 novembre 2019
Il percorso professionale di Roberto Casula
Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Mineraria e l'inizio di carriera in Agip, Roberto Casula approda in Eni, entrando a far parte del top management del Gruppo.
I primi incarichi di Roberto Casula nel settore energetico
Roberto Casula nasce a Cagliari nel 1962. Una volta terminati gli studi superiori, consegue nel 1988 la laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università della città. Successivamente, comincia il suo percorso professionale con un primo impiego nel settore degli idrocarburi presso Agip S.p.A., dove lavora fino al 1991 come Reservoir Engineer. Tale ruolo lo vede inizialmente impegnato nelle prove di produzione e nell'acquisizione dati sui pozzi. In seguito, si occupa invece dei lavori di reservoir modelling, ovvero di supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti petroliferi. Nel 1992 si trasferisce nella società controllata del Gruppo Agip Angola Ltd a Luanda. In questo nuovo ruolo è incaricato di presiedere al controllo delle operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula torna in Italia, negli uffici di San Donato Milanese, in qualità di Development and Production Coordinator, ovvero di responsabile del coordinamento delle operazioni negli Stati dell'Africa Occidentale e dell'Asia Centrale in cui opera Eni.Gli obiettivi e le iniziative di Roberto Casula in Eni
Nel 2000 Roberto Casula avanza nuovamente di livello all'interno di Eni, lavorando prima come Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran e poi come Dirigente e Project Director delle fasi 4 e 5 del piano Giant South Pars Gas. Tale posizione lo vede coinvolto in numerosi sopralluoghi di progetto in loco, motivo che lo porta nuovamente a vivere a Teheran. Dopo un breve rientro in Italia nel 2004, si sposta in seguito a Tripoli, dove è prima Managing Director per il Nord Africa, poi Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana, ruolo determinante per l'avanzamento di carriera di Roberto Casula. Nel luglio del 2014 viene nominato Chief Development Operations & Technology Officer, ruolo che lo porta a confrontarsi direttamente con l'AD di Eni per quanto concerne i compiti tecnici, operativi, progettuali e di ricerca e sviluppo.USA: commessa da 330 milioni di dollari per il Gruppo Danieli di Gianpietro Benedetti
La Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. scelta dall'americana Nucor per realizzare un laminatoio in Kentucky: la soddisfazione di Gianpietro Benedetti, Presidente del Gruppo.
Gianpietro Benedetti: Danieli, commessa negli USA da 330 milioni di dollari
Un impianto "destinato a diventare punto di riferimento tecnologico del mercato a livello mondiale". È il Presidente Gianpietro Benedetti a raccontare con grande soddisfazione l'ennesimo traguardo raggiunto da Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. negli Stati Uniti. La società di Buttrio è stata scelta da Nucor, il maggiore produttore americano di acciaio, per la costruzione a Brandenburg, in Kentucky, di un nuovo stabilimento per la produzione di lamiere di alta qualità. La commessa, del valore di 330 milioni di dollari, è "frutto di una trattativa tecnica che si è protratta per oltre un anno": lo sottolinea il Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. Gianpietro Benedetti parlando del progetto di realizzazione del nuovo laminatoio che si prevede possa entrare in funzione nel 2022 e soddisfare il 97% della domanda di lamiere del mercato americano.Danieli: il valore del progetto dell'impianto in Kentucky nelle parole del Presidente Gianpietro Benedetti
L'impianto, fortemente automatizzato, produrrà ogni anno 1,2 tonnellate nette di lamiere in acciaio. E, come evidenzia il Presidente Gianpietro Benedetti, "è in grado di produrre una vasta gamma di prodotti, il cui spessore varia da 6 a 350 millimetri, che possono avere le applicazioni più disparate". Nello specifico Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. contribuirà a dotare la nuova acciaieria di un forno ad arco elettrico, fornito di tutti i più moderni dispositivi meccatronici per migliorare sia le prestazioni dell'impianto sia la sicurezza dei lavoratori. Non solo: l'azienda italiana si occuperà anche di fornire il laminatoio Steckel, oltre a un pacchetto di automazione e parte elettrica gestito dalla consociata Danieli Automation. E a carico del Gruppo di Buttrio anche la fornitura di attrezzature per la metallurgia secondaria, dotate anche queste dei più recenti modelli di automazione. "Il trattamento termomeccanico rende gli acciai leggeri ma con elevata resistenza all'usura" aggiunge Gianpietro Benedetti a proposito del potenziale innovativo del nuovo stabilimento, che sorgerà sulle sponde del fiume Ohio, in un'area strategica al centro della più grande regione consumatrice d'acciaio degli Stati Uniti.Il percorso professionale di Claudio Machetti, manager di Enel
Claudio Machetti è un dirigente di Enel, realtà nella quale arriva nel 2000 dopo essere stato impiegato inizialmente per Banco di Roma e poi in Ferrovie dello Stato. Per il Gruppo è oggi Direttore della Global Trading Business Line.
Claudio Machetti: i primi incarichi professionali
Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti ottiene nel 1977 il diploma presso il liceo "Tito Lucrezio Caro", iscrivendosi successivamente al corso di laurea in Scienze Statistiche presso l'Università la Sapienza di Roma. Discute la tesi nel 1982 e l'anno successivo si trasferisce a Milano per iniziare a lavorare come dipendente della sede locale del Banco di Roma. Nel 1985 torna a Roma, dove è impiegato alla Direzione Centrale dell'istituto di credito. In questo ruolo ha il compito di analizzare il merito di credito dei più grandi player del comparto industriale a livello nazionale. In seguito, ha l'opportunità di orientarsi nell'ambito dell'area equity, cambiando di nuovo posizione lavorativa e divenendo così funzionario alla Direzione Finanziaria. Tale ruolo prevede la leadership dell'IPO di alcune imprese quotate alla Borsa milanese. Nel 1990 diventa Vice Direttore responsabile del Nucleo Analisti Finanziari, mentre due anni dopo vi è un importante cambiamento nella carriera lavorativa di Claudio Machetti, che proprio nel 1992 inizia il percorso professionale all'interno di Ferrovie dello Stato. Inizialmente, è Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari, ma in seguito assume l'incarico di Direttore della Finanza Operativa. In questo periodo nasce Fercredit, operatore finanziario captive che Claudio Machetti contribuisce a fondare e di cui diviene successivamente Amministratore Delegato.Claudio Machetti: l'arrivo in Enel e la scalata ai vertici
Claudio Machetti è responsabile in un primo momento dell'Area Finanza di Enel. Tra le attività svolte in quel ruolo gestisce la creazione della società finanziaria captive Enelfactor, di cui è inoltre Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, compagnia di assicurazione di tipo captive che presiede fino al 2014. Nel 2005 viene nominato Direttore Finanziario di Enel, posizione che prevede la gestione della tesoreria, dell'indebitamento, delle assicurazioni, delle operazioni di finanza straordinaria, le relazioni con investitori ed agenzie di rating, etc.. È inoltre membro dei Consigli di Amministrazione di svariate realtà associate, tra cui Wind Telecomunicazioni, Terna ed Endesa. Nel 2009 diventa responsabile della direzione di Risk Management, costituita sotto la sua leadership, con l'obiettivo di gestire i rischi aziendali di tipo finanziario, creditizio, industriale, assicurativo e relativo ai prezzi delle commodities. Attualmente è direttore della Global Trading Business Line di Enel, area responsabile per l'intero gruppo, per l'approvvigionamento di gas, carbone ed altri combustibili, della gestione dell'operatività all'ingrosso di gas ed energia elettrica, della programmazione degli impianti di produzione. Nell'ambito della sua permanenza in Enel Claudio Machetti è stato per due volte presidente di Fondenel (fondo pensione dei dirigenti della società) ed una volta di Fopen (fondo pensione di impiegati, quadri ed operai).venerdì 15 novembre 2019
L’avanzamento di carriera di Roberto Casula all’interno di Eni
Dopo gli studi in Ingegneria e gli inizi professionali presso Agip, la carriera in Eni: l'iter di Roberto Casula nel settore energetico.
I primi incarichi di Roberto Casula nel settore energetico
Nato nel 1962 a Cagliari, Roberto Casula si laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università della città nel 1988. Concluso il periodo formativo, avvia la carriera professionale nel comparto degli idrocarburi, inizialmente presso Agip S.p.A., dove è impiegato fino al 1991 come Reservoir Engineer. Questo incarico lo porta a occuparsi in prima persona delle prove di produzione e dell'acquisizione dati sui pozzi. Successivamente, viene nominato reservoir modelling, lavorando alla supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti petroliferi. Nel 1992 si sposta presso la società controllata del Gruppo Agip Angola Ltd a Luanda, capitale dello stato dell'Africa Centro-Occidentale. In questa veste professionale ha come compito principale il controllo delle operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula è di nuovo di ritorno in Italia, presso gli uffici di San Donato Milanese, nel nuovo incarico di Development and Production Coordinator. Tale ruolo gli impone la responsabilità di coordinamento delle operazioni negli Stati dell'Africa Occidentale e dell'Asia Centrale in cui è presente Eni.Le competenze e le attività di Roberto Casula in Eni
Nel 2000 Roberto Casula avanza nuovamente nella sua carriera in Eni, divenendo prima Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran e, in seguito, Dirigente e Project Director delle fasi 4 e 5 del piano Giant South Pars Gas. Tale incarico comporta il coinvolgimento in diversi sopralluoghi progettuali, ragione che lo spinge a trasferirsi di nuovo a Teheran. Dopo un breve ritorno in Italia nel 2004, si sposta per lavoro a Tripoli, capitale dello stato libico. Qui è inizialmente impiegato come Managing Director per il Nord Africa, mentre in seguito diviene Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana, posizione decisiva per il suo salto di carriera. Nel luglio del 2014 Roberto Casula viene nominato Chief Development Operations & Technology Officer, posizione che lo porta a confrontarsi direttamente con l'AD di Eni per i compiti tecnici, operativi, progettuali e di ricerca e sviluppo.Luigi Ferraris: i progetti di Terna a supporto della Transizione Energetica
Dagli Stati Generali della Transizione Energetica organizzati da Terna in collaborazione con CDP e Snam, l'AD e DG Luigi Ferraris sottolinea come poter affrontare al meglio le sfide che le realtà del settore si trovano ad affrontare oggi.
Luigi Ferraris agli Stati Generali della Transizione Energetica: intervista all'AD e DG di Terna
La transizione energetica in corso è equiparabile a una vera e propria trasformazione industriale: è quindi necessario uno sforzo corale tra imprese e istituzioni per accelerarne il corso. È quanto auspica l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris nell'intervista rilasciata lo scorso 16 ottobre in occasione della sua partecipazione agli Stati Generali della Transizione Energetica: una due giorni di incontri sul futuro del sistema energetico, organizzata dal Gruppo insieme a Snam e Cassa Depositi e Prestiti. Un'opportunità di confronto, anche per analizzare le trasformazioni che vive oggi il settore. "Stiamo cambiando il modo di funzionamento del sistema elettrico, stiamo cambiando la composizione" ha sottolineato Luigi Ferraris, spiegando come in Italia ad esempio ci si stia muovendo "da impianti di generazione che erano 800 agli inizi del 2000 agli 800mila di oggi, grazie all'aumento delle rinnovabili e soprattutto al solare fotovoltaico". Un cambiamento che l'AD e DG di Terna non esita a definire "radicale", anche per le evidenti implicazioni che ne derivano.Le opportunità della transizione energetica: l'AD e DG Luigi Ferraris parla dell'impegno di Terna
"Se ci proiettiamo nel 2030, dobbiamo aspettarci milioni di punti in cui l'energia sarà prodotta e messa in rete: pensiamo solo alle auto elettriche che diventeranno delle batterie o degli stoccaggi viaggianti" afferma l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris nell'intervista. Uno scenario che evolve rapidamente, caratterizzato in misura crescente da numeri sempre più grandi e questo comporta "la misurazione puntuale da parte di chi ha la responsabilità della sicurezza energetica". Come risponde Terna? Con un piano di investimenti, il più grande nella storia del Gruppo, che "punta molto su innovazione e digitalizzazione, necessarie per gestire la mole immensa di dati che transitano ogni secondo sul sistema". "È uno sforzo importante non solo in termini di infrastrutture di rete, con investimenti per 6,2 miliardi di euro solo per l'Italia nei prossimi cinque anni che serviranno a rendere la rete più magliata e a ottimizzare l'utilizzo delle rinnovabili disponibili" aggiunge l'AD e DG Luigi Ferraris, evidenziando inoltre come contribuiranno anche a coprire investimenti in digitalizzazione e innovazione: "Abbiamo allocato 700 milioni di euro in investimenti in innovazione e in una struttura di rete in fibra ottica per meglio gestire i nostri asset".Claudio Descalzi: con il progetto Hpc5 Eni accelera la trasformazione digitale
Eni raggiunge un ulteriore traguardo nella digitalizzazione: l'AD Claudio Descalzi parla del progetto di realizzazione del supercalcolatore Hpc5, destinato a rivoluzionare i processi nel futuro del Gruppo.
Claudio Descalzi: Eni al lavoro per il supercalcolatore Hpc5
"Gli investimenti dedicati al potenziamento delle infrastrutture di supercalcolo e lo sviluppo di tecnologie proprietarie sono un pilastro fondamentale del processo di trasformazione digitale della società": è l'AD Claudio Descalzi ad esprimere al meglio il valore dell'innovativo progetto annunciato da Eni nei giorni scorsi. Il Gruppo è al lavoro sul nuovo sistema di supercalcolo Hpc5, creato nell'ottica di potenziare e aggiornare l'attuale Hpc4, triplicandone la potenza di calcolo che passerà da 18 a 52 PetaFlop/s. Nello specifico si tratta di 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un secondo. Per l'Hpc5 il Gruppo guidato da Claudio Descalzi si avvale della tecnologia fornita da Dell Technologies: ospitato all'interno del Green Data Center di Eni, il nuovo supercalcolatore disporrà da inizio 2020 di una potenza di picco totale pari a 70 PetaFlop/s. Diventerà quindi l'infrastruttura di supercalcolo dedicata al supporto di attività industriali più potente al mondo: oltre all'utilizzo dei "big data" generati in fase di operation da tutti gli asset produttivi, il supercalcolatore darà un'ulteriore accelerazione nella ricerca e sviluppo di fonti energetiche non fossili, supportando inoltre tutte le fasi di esplorazione, sviluppo e monitoraggio dei giacimenti.Claudio Descalzi: la strategicità dell'Hpc5 per il futuro di Eni
"La disponibilità di grandi potenze di calcolo e sofisticati algoritmi proprietari ci permettono di primeggiare nell'attuale scenario del settore energetico e di proiettarci al futuro" ha commentato in merito l'AD di Eni Claudio Descalzi, parlando dei numerosi progetti avviati dal Gruppo nell'ambito delle energie alternative e dell'importante piano di investimenti in Ricerca e Sviluppo. Questo significa futuro per Eni che con Hpc5 sta percorrendo la strada dell'utilizzo di supercalcolatori di classe exascale nel mondo dell'energia. "Sistemi che rivoluzioneranno i processi nel futuro dell'azienda" ha evidenziato Claudio Descalzi, sottolineando come il Green Data Center Eni, inaugurato nel 2013, sia stato uno dei primi in Europa per tipologia, efficienza energetica e dimensione. Ora, con l'installazione di Hpc5, conferma e mantiene "l'eccellenza che caratterizza le infrastrutture tecnologiche dell'azienda".martedì 12 novembre 2019
A2A al Forum Energia e Sostenibilità: le riflessioni dell’AD Valerio Camerano
L'AD di A2A Valerio Camerano interviene al Forum Energia e Sostenibilità: "Materia ed energia sono due aspetti fondamentali del nostro percorso come azienda". Forum Energia e Sostenibilità: la partecipazione dell'AD di A2A Valerio Camerano
Immaginare, costruire il futuro a partire dalle città. Ne ha parlato l'Amministratore Delegato di A2A Valerio Camerano lo scorso 21 ottobre al Forum Energia e Sostenibilità, evento organizzato da Rcs Academy nella Sala Buzzati del Corriere della Sera che ha visto aziende e istituzioni confrontarsi sui temi del nuovo sustainable system: transizione energetica, ricerca, transfer tech, regolamentazione a supporto della decarbonizzazione. Tra gli interventi, nell'ambito della tavola rotonda "Oltre il 2030. Nuova energia per un sistema sostenibile" anche quello dell'AD di A2A, che ha posto l'attenzione proprio sulle città del futuro. "Nel 2050 il 70% della popolazione globale vivrà in città. Le città sono ecosistemi aperti: consumano molto e hanno bisogno di molta energia e cibo. Tra le più grandi, molte sono costruite sulle coste, il climate change non potrà non impattare" ha evidenziato l'AD Valerio Camerano.
Immaginare, costruire il futuro a partire dalle città. Ne ha parlato l'Amministratore Delegato di A2A Valerio Camerano lo scorso 21 ottobre al Forum Energia e Sostenibilità, evento organizzato da Rcs Academy nella Sala Buzzati del Corriere della Sera che ha visto aziende e istituzioni confrontarsi sui temi del nuovo sustainable system: transizione energetica, ricerca, transfer tech, regolamentazione a supporto della decarbonizzazione. Tra gli interventi, nell'ambito della tavola rotonda "Oltre il 2030. Nuova energia per un sistema sostenibile" anche quello dell'AD di A2A, che ha posto l'attenzione proprio sulle città del futuro. "Nel 2050 il 70% della popolazione globale vivrà in città. Le città sono ecosistemi aperti: consumano molto e hanno bisogno di molta energia e cibo. Tra le più grandi, molte sono costruite sulle coste, il climate change non potrà non impattare" ha evidenziato l'AD Valerio Camerano.
A2A, l'AD Valerio Camerano: il ruolo chiave delle città nella transizione energetica
"I consumi di acqua, suolo e la produzione di rifiuti stanno crescendo: oggi si producono nel mondo dai 2 ai 3 miliardi di tonnellate di rifiuti di cui il 60% finisce in discarica e non è gestito" ha aggiunto Valerio Camerano nel suo intervento al Forum Energia e Sostenibilità. "Le metropoli hanno un ruolo chiave nell'equazione di transizione energetica e climatica" ha dunque ribadito l'AD di A2A, sottolineando come materia ed energia rappresentino "due aspetti fondamentali del nostro percorso come azienda". "Le città dovranno essere circolari per utilizzare queste risorse in modo intelligente: su questo si sta giocando il nostro ruolo di utility, abbiamo già molti progetti in corso" ha annunciato Valerio Camerano precisando inoltre che "questo scenario modifica le strategie e gli investimenti". E poiché è certo che la green economy comporterà dei costi, bisognerà "per forza pensare a un dibattito di tipo redistributivo e di welfare".Innovazione e scambio di idee: il canale Youtube di Alessandro Benetton
#21ChangeMakers e #UnCaffèConAlessandro sono le video rubriche lanciate da Alessandro Benetton sul suo canale Youtube: lo scopo di questa nuova sfida è ispirare i giovani imprenditori e cimentarsi in qualcosa di nuovo, per non voltare mai le spalle alla sfida dell'innovazione.
Alessandro Benetton: un canale Youtube per crescere ed ispirare
Un canale Youtube per "seguire il cambiamento, l'innovazione: le nuove tecnologie ci cambiano le vite e il fattore tecnologico testimonia sempre con certezza che al centro di tutto c'è l'uomo". Così Alessandro Benetton racconta il suo canale Youtube e le sue video rubriche, #UnCaffèConAlessandro e #21ChangeMakers. Alla sua innovativa attività sulla celebre piattaforma di video ha dedicato un articolo anche il "Corriere della Sera" nella sezione Innovazione, per sottolineare la natura del progetto e le intenzioni dell'imprenditore. "A me piace il cambiamento inteso come filosofia", ha dichiarato Alessandro Benetton in un recente video. "Provate a pensarci: l'AD di Youtube è laureata in filosofia, Jack Ma è laureato in inglese... la cultura umanistica è il fondamento dell'innovazione". Ed è proprio per innovare e per mettersi alla prova che ha deciso di imbarcarsi in questo nuovo progetto, approfittandone per ispirare e avere un confronto diretto con i giovani che lo seguono su Youtube. "Mi appassiona il contatto diretto con il web, condividere i valori e l'esperienza è fondamentale. La mia esperienza potrebbe tornare utile a chi vorrebbe fare l'imprenditore." La sfida del futuro si fonda sull'avere coraggio e su "fare qualcosa che non sai fare bene". Il segnale è ottimista, per "non ghettizzare la tecnologia a sole formule, ma dipingerla anche come un'occasione per crescere, come imprenditori e come uomini".Alessandro Benetton: le principali tappe della carriera
Nato a Treviso nel 1964, Alessandro Benetton studia negli Stati Uniti: si laurea nel 1987 in Business Administration presso l'Università di Boston, successivamente consegue il Master in Business Administration presso la Harvard Business School. Avvia la sua carriera a Londra, lavorando in Goldman Sachs International tra il 1988 e il 1989. La svolta imprenditoriale avviene a soli 28 anni, nel 1992: Alessandro Benetton avvia 21 Investimenti S.p.A., oggi 21 Invest: la società è tra le più importanti nel settore del private equity in Italia e annovera oltre 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori internazionali. Tra le operazioni di successo vi è l'esperienza di Forno d'Asolo, che in un triennio ha duplicato il suo fatturato. Nel 2017 l'imprenditore è diventato Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente che si occupa di organizzare i Campionati Mondiali di Sci 2021. Cavaliere del Lavoro, ha ricevuto diversi riconoscimenti: ha vinto il Premio EY Imprenditore dell'Anno (2011), il Premio Vittorio De Sica (2014) e il Premio America della Fondazione Italia USA (2016). L'Università Bocconi gli ha attribuito il riconoscimento "Imprenditori per l'Italia nel Mondo" nel 2008.martedì 29 ottobre 2019
Luigi Ferraris: Terna tra i promotori degli Stati Generali della Transizione Energetica
La transizione energetica che "stiamo vivendo è equiparabile a una trasformazione industriale che necessita uno sforzo collettivo": l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris agli Stati Generali organizzati dal gruppo insieme a CDP e Snam.
Terna: l'AD e DG Luigi Ferraris agli Stati Generali della Transizione Energetica
La transizione energetica, le opportunità che ne derivano, l'importanza di definire strategie per accelerarne il corso. "È necessario uno sforzo corale di istituzioni ed imprese affinché diventi una grande opportunità di investimenti e di crescita occupazionale e metta in sicurezza il servizio elettrico a beneficio di tutti i cittadini" ha ribadito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris intervenendo lo scorso 16 ottobre agli Stati Generali della Transizione Energetica. L'evento, organizzato dal Gruppo insieme a Snam e CDP, prevede una due giorni di incontri sul futuro del sistema energetico italiano. "Terna è pronta a fare la propria parte potenziando il ruolo primario dell'Italia nel sistema energetico europeo attraverso l'utilizzo di nuovi fattori abilitanti, nuove tecnologie e nuovi skill" ha annunciato l'AD e DG, spiegando che in questa ottica giocheranno un ruolo sempre più importante "gli investimenti di rete, l'introduzione di segnali di prezzo di lungo periodo, l'evoluzione e integrazione dei mercati e gli investimenti in digitalizzazione e innovazione". In particolare, come sottolineato da Luigi Ferraris, l'attenzione è sugli investimenti previsti nel piano di sviluppo decennale della rete: "In aggiunta sono previste interconnessioni con l'estero per garantire la sicurezza e sostenere la piena integrazione dei mercati europei dell'energia e dei servizi. Di prossima inaugurazione il cavo tra Italia e Montenegro".Transizione energetica, opportunità e investimenti: l'intervento dell'AD e DG di Terna Luigi Ferraris
"Il settore elettrico riveste un ruolo centrale per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030" ha evidenziato l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris, spiegando come già oggi si rilevi una penetrazione di fonti rinnovabili pari a circa il 35%, molto superiore alla quota Fer sui consumi energetici complessivi del Paese (circa 18%). "A tale scopo entro il 2030 sarà necessario accelerare l'installazione di rinnovabili, aggiungendo all'attuale parco circa 40 GW di nuova capacità Fer: la nuova capacità sarà fornita quasi esclusivamente da fonti rinnovabili non programmabili come eolico e fotovoltaico" ha aggiunto l'AD e DG di Terna. Tale trasformazione non è "ad impatto zero" per il sistema elettrico, ma "implica una serie di sfide da affrontare affinché il processo di transizione energetica possa realizzarsi in maniera decisa ed efficace, mantenendo gli attuali elevati livelli di qualità del servizio ed evitando al contempo un aumento eccessivo dei costi per la collettività" ha rimarcato in chiusura Luigi Ferraris.Nicolò Zanon, il prossimo appuntamento è a Lodi il 14 ottobre
Il testo di Carlo Nordio, ex magistrato, si concentra su alcune delle maggiori questioni del nostro tempo: dal terrorismo all'immigrazione, fino al ruolo dei magistrati. Nicolò Zanon partecipa alla presentazione del libro, organizzata dall'Associazione Lodi Liberale. L'appuntamento è per il 14 ottobre.
Nicolò Zanon: l'evento offerto dall'Associazione Lodi Liberale
"La stagione dell'indulgenza e i suoi frutti avvelenati. Il cittadino tra sfiducia e paura" verrà presentato a Lodi il 14 ottobre presso la Sala Rivolta in Via Cavour. Il testo è opera di Carlo Nordio, ex magistrato, il quale parteciperà all'evento di presentazione offerto dall'Associazione Lodi Liberale. Tra gli ospiti che interverranno per illustrare il testo c'è anche Nicolò Zanon, che svolgerà il ruolo di relatore. Il testo si occupa di temi essenziali per la vita di tutti gli italiani, passando dalle riforme giudiziarie alla certezza della pena, dalla difesa del cittadino alla tutela della dignità personale. L'autore non manca di affrontare le gravi problematiche legate al terrorismo internazionale, alla criminalità e al ruolo dei magistrati. L'incontro di presentazione al quale parteciperà Nicolò Zanon è organizzato dall'Associazione culturale e non politico/partitica Lodi Liberale, che si basa sulla difesa delle libertà individuali e sulla separazione dei poteri.Nicolò Zanon: ritratto professionale
Giurista e docente italiano, Nicolò Zanon è attualmente Giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (incarico ricevuto il 18 ottobre 2014). Al contempo, è Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Dal 2017 è Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Durante la sua carriera accademica ha insegnato in diversi atenei prestigiosi, e allo stesso tempo si è dedicato alla produzione scientifica, trattando principalmente problematiche attinenti al diritto regionale, alla giustizia costituzionale, alla tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e in quelli stranieri. Gli articoli di Nicolò Zanon sono stati pubblicati su riviste giuridiche nazionali e internazionali. Eì stato inoltre editorialista presso quotidiani di primo piano come "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero". Ha fatto parte del comitato scientifico di redazione della rivista "Ideazione", del comitato scientifico della rivista "Giurisprudenza costituzionale", della direzione della rivista "Quaderni costituzionali" e del comitato scientifico della rivista "Percorsi costituzionali".Enel: l’impegno del manager Claudio Machetti e lo sviluppo dei weather derivates
Claudio Machetti, alla guida della Global Trading Business Line di Enel, si impegna con il suo team a promuovere l'utilizzo dei weather derivates anche in Italia: si tratta di strumenti utili per gestire la variabilità dei margini dovuta agli eventi climatici.
La piattaforma di Enel Global Trading e i weather derivates secondo Claudio Machetti
Claudio Machetti è attualmente Amministratore Unico di Enel Global Trading S.p.A., società del Gruppo specializzata nelle attività di trading e sourcing di commodities. In occasione del lancio del portale dedicato, il manager ha sottolineato l'utilità di questo nuovo strumento informatico senza tralasciare l'argomento weather derivates: questi ultimi, anche se ancora poco sfruttati in Italia, rappresentano un ottimo strumento finanziario per ridurre la variabilità dei margini dovuta agli eventi climatici avversi. "Abbiamo creato un percorso che accompagni i clienti in maniera veloce e intuitiva verso una maggiore comprensione del mercato e dei prodotti di gestione del rischio disponibili per le loro esigenze", ha dichiarato Claudio Machetti introducendo la nuova piattaforma. "Quanto fatto finora però è solo il punto di partenza del nostro impegno: stiamo già lavorando a nuovi servizi da implementare sul portale per aprire sempre di più l'accesso ai benefici di questi prodotti ad alto potenziale". Il manager, insieme al suo team, si impegna a promuovere lo sviluppo dei weather derivates anche in Italia.Claudio Machetti: la figura professionale del manager Enel
Originario di Roma, Claudio Machetti è laureato in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza. La sua prima esperienza professionale è in Banco di Roma: inizialmente è impiegato presso la filiale di Milano, poi diventa analista finanziario nella Direzione della capitale. Si specializza in equity e assume il ruolo di funzionario all'interno dell'Ufficio Analisi Finanziarie. Dopo essere diventato Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari, passa a Ferrovie dello Stato prima come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e poi come Direttore della Finanza Operativa. Collabora alla fondazione di Fercredit e ne diventa Amministratore Delegato. Claudio Machetti entra in Enel nel 2000 in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Contribuisce alla nascita di Enelfactor ed Enel Insurance, oltre a diventare Presidente di Fondenel e Fopen. Dopo aver ricoperto le cariche di Direttore Finanziario e Direttore della divisione Risk Management, assume l'attuale incarico nel 2014, iniziando ad occuparsi della Business Line dedicata al Global Trading. Attualmente è anche Presidente del CdA di Enel Global Trading S.p.A.martedì 22 ottobre 2019
Manager: il profilo formativo e professionale di Roberto Casula
Il profilo di Roberto Casula: cresciuto professionalmente in Eni, ha ricoperto posizioni di rilevante responsabilità in Italia e all'estero.
Il percorso professionale di Roberto Casula: formazione e inizi
Nato a Cagliari nel 1962, Roberto Casula si laurea in Ingegneria Mineraria. Sostenuto l'esame per l'abilitazione alla professione, comincia a lavorare come Reservoir Engineer per conto di Agip S.p.A.: nel suo ruolo si serve di prove di produzione e acquisizione dati sui pozzi per studiare il comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 viene chiamato a ricoprire la posizione di Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer presso Agip Angola Ltd, la consociata con sede a Luanda. È solo la prima tappa di una lunga esperienza professionale all'estero che contraddistingue significativamente il suo percorso professionale. È il 1997 quando rientra in Italia: lavora come Development and Production Coordinator di Eni S.p.A., incarico che lo porta ad occuparsi dello svolgimento per conto del Gruppo di attività operative e di business legate ai Paesi dell'Africa Occidentale e Centro-Asiatica. Nel 2000 diventa Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran: l'anno successivo si trasferisce nel Paese per coordinare a Teheran le fasi 4 e 5 del Giant South Pars Project, in qualità di Project Director.Il percorso professionale di Roberto Casula: le esperienze più recenti
Nominato nel 2004 Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A., consociata del Gruppo, con sede a Gela, Roberto Casula si trasferisce in seguito a Tripoli, chiamato a ricoprire il ruolo di Managing Director in Eni Nord Africa BV. Nel 2007 diventa Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e Presidente delle 3 consociate Eni Abuja (Nigeria): le competenze acquisite nei diversi anni di esperienza sul territorio lo portano nel 2011 ad essere nominato Executive Vice President con competenze estese ai Paesi dell'Africa e del Medioriente. Il 2014 vede Roberto Casula fare rientro in Italia con un nuovo incarico: è Chief Development Operations & Technology Officer del Gruppo, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.Un nuovo patto tra pubblico e privato: Maria Elisabetta Alberti Casellati a Trento
"Un nuovo patto tra pubblico e privato basato su una rinnovata fiducia verso le istituzioni e il loro operato": l'invito del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a Trento.
Maria Elisabetta Alberti Casellati: la corruzione è una ferita profonda e lacerante in tutto il Paese
In occasione della visita in Trentino il 25 e 26 luglio scorsi, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha preso parte alla cerimonia per il ventennale del decreto legislativo che ha istituito le Sezioni Giurisdizionali della Corte dei Conti per il Trentino-Alto Adige. Nel suo intervento, il Presidente ha parlato anche della corruzione nella Pubblica Amministrazione, definendola "una ferita profonda e lacerante in tutto il Paese". Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato come si tratti di "una piaga che, al di là delle non secondarie implicazioni in termini di danni erariali, si traduce soprattutto in una pericolosa perdita di credibilità delle Istituzioni che mette in pericolo la tenuta stessa dell'ordinamento". Occorre quindi prenderne consapevolezza e lavorare alla creazione di "un nuovo patto tra privato e pubblico basato su una rinnovata fiducia verso le istituzioni e il loro operato". L'ottica è evitare di compromettere ulteriormente un equilibrio "reso ancora più fragile dai sempre più frequenti casi di cattiva amministrazione e dagli inaccettabili costi che ne derivano a carico dei contribuenti: episodi che, anche quando non configurano specifiche ipotesi di reato, sono comunque il frutto di una gestione delle pubbliche risorse superficiale, incompetente o, peggio ancora, negligente".Maria Elisabetta Alberti Casellati: la fiducia nelle istituzioni alla base di un rinnovato patto tra pubblico e privato
Parlando a Trento, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha quindi evidenziato come in tutto il Paese si percepisca l'esigenza di un rinnovato patto tra privato e pubblico, che "metta al centro di ogni azione di governo una nuova etica della condivisione e delle responsabilità tesa al bene comune". Una morale che "è alla base del contratto sociale su cui è stato edificato il nostro ordinamento democratico e sanciti i principi e i valori a cui deve attenersi l'agire dei pubblici amministratori" ha aggiunto il Presidente. In questa ottica la Corte dei Conti nell'ambito delle sue prerogative acquista "un ruolo imprescindibile a presidio degli equilibri istituzionali e a tutela delle legalità". Legalità, imparzialità, correttezza, buon andamento, efficienza, semplificazione, trasparenza e gestione virtuosa delle risorse sono, secondo Maria Elisabetta Alberti Casellati, alcune delle principali aspettative che gli italiani nutrono nei confronti delle istituzioni: "Aspettative che devono senz'altro ispirare l'attività di un legislatore che ambisca a dare solidità e struttura agli apparati dello Stato, ma di cui si devono fare principali interpreti coloro che sono chiamati in prima persona ad amministrare gli interessi e le risorse della collettività".venerdì 18 ottobre 2019
Luigi Ferraris: con FCA Terna dà vita all’E-mobility Lab
La mobilità elettrica può diventare una risorsa importante per rendere la rete italiana più efficiente e sostenibile: è questa l'ottica con cui Terna, guidata da Lugi Ferraris, ha siglato un accordo con FCA per dar vita all'E-mobility Lab e sperimentare soluzioni innovative.
Luigi Ferraris: la sinergia vincente tra Terna e FCA
Un progetto per condividere le competenze maturate e arrivare a sviluppare soluzioni innovative a favore di un sistema elettrico sempre più sostenibile, efficiente, affidabile e sicuro: è l'accordo siglato tra Terna, gestore nazionale della rete attualmente sotto la guida di Luigi Ferraris, e FCA. Dalla sperimentazione tra le due realtà nascerà il progetto dell'E-mobility Lab, dove mettere alla prova prestazioni e capacità delle vetture elettriche nell'erogare servizi avanzati di mobilità sostenibile. Nella fattispecie, c'è l'intenzione di lavorare sul supporto del Vehicle-to-Grid, una tecnologia utile per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti, ma che rappresenta anche una concreta possibilità per contribuire al perfezionamento della rete elettrica in un'ottica sostenibile. Terna e FCA si impegnano a migliorare la connessione dei veicoli alle infrastrutture di ricarica: questo passo avanti richiede una potenza extra alla rete in alcune ore della giornata, che potrà essere garantita attraverso la gestione intelligente delle ricariche tramite le colonnine V2G. In questo modo, le vetture elettriche supporteranno la gestione della rete, contribuendo alla stabilizzazione dell'intero sistema.Luigi Ferraris: la figura professionale
Luigi Ferraris nasce nel 1962 ed è originario di Legnano (Milano). Si laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Genova per poi iniziare la sua carriera nel 1988, nell'ambito dell'Auditing di Price Waterhouse. La svolta professionale arriva nel 1999 con l'entrata in Enel S.p.A.: il suo percorso nel Gruppo, che si conclude nel 2015, lo porta a ricoprire importanti incarichi in ambito finanziario e gestionale. In seguito, è nominato Chief Financial Officer per il Gruppo Poste Italiane, dove si occupa della privatizzazione conclusasi con la quotazione in Borsa. Da aprile 2017 Luigi Ferraris è Amministratore Delegato di Terna S.p.A. Al contempo è insegnante di Corporate Strategy presso l'Università LUISS Guido Carli di Roma, Dipartimento di Economia. All'interno dell'ateneo si era anche occupato del coordinamento dei corsi di Strategie d'impresa, Planning and Control, Sistemi di controllo di Gestione e di Energy Management del Master in Business Administration. Tra gli altri impegni, è stato Consigliere d'Amministrazione in Wind Telecomunicazioni S.p.A., Endesa S.A., Enel Distribuzione S.p.A., Enel Produzione S.p.A., Enel investment Holding BV e altre realtà di livello internazionale.
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