giovedì 26 settembre 2019
Libertà di informazione: il pensiero di Maria Elisabetta Alberti Casellati
Maria Elisabetta Alberti Casellati, l'impegno del Presidente del Senato per un'informazione libera e di qualità: il valore dell'intermediazione giornalistica per tutelarsi da fake news e video fake.
lunedì 23 settembre 2019
Il prossimo 4 ottobre e 14 novembre Nicolò Zanon modera i “Lunch Seminars” in Università
Nicolò Zanon torna a moderare la discussione dei "Lunch Seminars di Giustizia Costituzionale": i prossimi appuntamenti sono previsti presso l'Università degli Studi di Milano il 4 ottobre e il 14 novembre. I temi costituzionali verranno trattati da esperti con la partecipazione degli studenti.
"Lunch Seminars": i prossimi incontri con Nicolò Zanon
Continuano gli appuntamenti legati ai "Lunch Seminars" a tema giuridico promossi e animati da Nicolò Zanon, Giudice della Corte costituzionale e docente di Diritto costituzionale, e dai suoi allievi. Il prossimo appuntamento è fissato per il 4 ottobre presso l'Università degli Studi di Milano, nella Sala seminari del Dipartimento di diritto pubblico, italiano e sovranazionale: il tema del dibattito è riassunto con il titolo "incompatibilità tra disposizioni nazionali e Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Facoltatività o obbligatorietà della rimessione della questione alla Corte costituzionale e del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia?". Un altro seminario si svolgerà invece il 14 novembre, sempre animato dal dibattito con Nicolò Zanon. L'incontro è intitolato "Uso politico del giudizio di legittimità costituzionale in via principale? Stato e Regioni in contesa davanti alla Corte costituzionale". Il ciclo di "Lunch Seminars" si è aperto con il primo dibattito avvenuto l'11 luglio scorso. La "formula" resta la stessa: in seguito all'introduzione di un esperto in materia, ha luogo il confronto con tutti i partecipanti, con il coinvolgimento attivo degli studenti.Nicolò Zanon: la formazione e gli incarichi attuali
Originario di Torino, Nicolò Zanon è un giurista e docente italiano. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università della sua città con una tesi in Diritto pubblico comparato. Dopo aver conseguito il titolo di dottore in ricerca in Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze, torna all'Ateneo della sua città come ricercatore nella Facoltà di Scienze Politiche. Al contempo continua il suo percorso formativo anche all'estero, con soggiorni studio in Germania e in Francia. Dal 1996 al 1997 avvia la sua carriera professionale lavorando come Assistente presso lo Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, a Roma, mentre parallelamente entra nel mondo accademico in qualità di professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico (Università Bocconi di Milano). In seguito a un brillante percorso professionale, Nicolò Zanon arriva a ricoprire l'attuale carica di Giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano ed è stato insignito nel 2017 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.lunedì 16 settembre 2019
Luigi Lusuriello: le persone devono restare al centro del processo di digitalizzazione
Digitalizzazione, sfruttando tutti i mezzi oggi a disposizione, ma rimanendo ben focalizzati su un elemento fondamentale: il vero potenziale della tecnologia viene fatto emergere solo con un contributo attivo delle persone. È questo il valore umano evidenziato da Luigi Lusuriello in occasione dell'EY Energy Forum 2019.
Luigi Lusuriello: la persona al centro del processo di digitalizzazione
"Negli ultimi anni abbiamo avuto un'esplosione di tre fattori: la disponibilità dei dati, il costo dei sensori, che quindi porterà a un'ulteriore maggiore disponibilità dei dati, e la capacità computazionale che è aumentata in maniera considerevole": sono le parole di Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni. Il manager ha partecipato all'EY Energy Forum 2019 intitolato "Power to our Planet". L'evento si è svolto a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. I cambiamenti evidenziati da Luigi Lusuriello "hanno tutti insieme liberato il potenziale delle tecnologie digitali, prima di tutte l'intelligenza artificiale". Nella transizione in atto però, "le persone devono restare al centro". Il Chief Digital Officer ha spiegato che in Eni vengono utilizzate in maniera sinergica tutte le tecnologie oggi a disposizione, dall'intelligenza artificiale all'Internet of Things, dalla robotica alla blockchain. "Le aree dove vogliamo intervenire sono sicurezza, asset integrity, efficienza operativa, decarbonizzazione e supporto alla transizione energetica". Grazie all'esperienza fatta negli ultimi anni, ha concluso il manager, è emerso un elemento importante: "Solo l'integrazione persone-tecnologie è in grado di liberare il potenziale delle macchine".Luigi Lusuriello: la crescita professionale, da Agip a Eni
Luigi Lusuriello è Chief Digital Officer di Eni S.p.A., incarico che ricopre dal 18 settembre 2018. Laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova, inizia la sua carriera in Agip S.p.A. in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. In seguito, diventa Construction Yard Manager per la sede di Ravenna, Platform Manager in Congo e Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. Dopo aver consolidato le sue competenze con diversi altri incarichi, diventa Managing Director di Eni Congo. Dal 2007 al 2009 svolge lo stesso ruolo per Eni UK. Prima di ricevere l'incarico attuale, Luigi Lusuriello si occupa del coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak in qualità di Vice President, oltre a ricoprire il ruolo di Senior Vice Presidente Programma Iraq. È Executive Vice President Operations di Eni dal 2013 al 2018. L'attuale incarico di Chief Digital Officer del Gruppo Eni lo pone in prima persona davanti alle sfide della trasformazione digitale. Il manager ha completato la sua formazione con la partecipazione al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme", presso la Said Business School University of Oxford.Luigi Ferraris, AD e DG di Terna ad “Affari Italiani”: “Rinnovabili in crescita”
L'intervista di "Affari Italiani" a Luigi Ferraris: l'AD e DG di Terna, a Cernobbio per la quarantacinquesima edizione del Forum Ambrosetti, fa il punto sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia.
Luigi Ferraris: l'analisi sulle rinnovabili in Italia nell'intervista dal Forum Ambrosetti
Parla di rinnovabili Luigi Ferraris in un'intervista rilasciata ad "Affari Italiani" in occasione dell'edizione 2019 del Forum Ambrosetti a cui ha preso parte. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna cita le rilevazioni sui consumi di agosto nel commentare le ultime performance della produzione green: "Il dato più significativo che emerge è che c'è una componente rinnovabile crescente per circa 70 ore. Abbiamo avuto il 50% della produzione italiana coperta dalle rinnovabili". Più nel dettaglio, come spiega l'AD Luigi Ferraris, la produzione da pannelli solari è quella che risultata più cresciuta: +7% rispetto allo scorso anno. "Siamo in una fase di transizione energetica che si sta consolidando, alla vigilia di un'ulteriore crescita che ci dobbiamo aspettare al seguito dell'implementazione nuovo piano delle rinnovabili e del raggiungimento degli obiettivi al 2030" ha sottolineato infine l'AD e DG di Terna.Luigi Ferraris: l'impegno di Terna per un Paese sempre più sostenibile
Il valore della sostenibilità è centrale nelle attività e nei progetti di Terna. L'AD e DG Luigi Ferraris lo ha ricordato in un'intervista ad "Affari Italiani", sottolineando anche il ruolo del Gruppo nel processo di transizione energetica in corso. Un impegno concreto, ben evidente anche nel Piano Strategico 2019-2023, che prevede investimenti per 6,2 miliardi di euro. Un incremento del 20% sul piano precedente, per fronteggiare molteplici sfide. Innanzitutto quella di sostenere lo sviluppo infrastrutturale del Paese, accompagnando il sistema elettrico verso la completa decarbonizzazione e favorendo la piena integrazione in rete di energia da fonti rinnovabili. Terna poi, come più volte indicato dall'AD Luigi Ferraris, guarda inoltre a rinnovare i propri asset nell'ottica di migliorare la qualità del servizio e l'efficienza, a investire in digitalizzazione, accrescere la sicurezza e la stabilità della rete anche con il potenziamento delle interconnessioni con l'estero.giovedì 12 settembre 2019
Francesco Starace: il titolo Enel nello Stoxx Europe 50 e l’aumento di capitale di Enel Americas
Il titolo Enel dal 23 settembre nello Stoxx Europe 50: l'annuncio negli stessi giorni in cui Enel Americas, come riporta il gruppo guidato da Francesco Starace in una nota, chiude un aumento di capitale per un ammontare complessivo pari a 3 miliardi di dollari.
Francesco Starace, nuovi traguardi per Enel: l'inclusione nello Stoxx Europe 50 e l'aumento di capitale in Sud America
Con 68 miliardi di capitalizzazione, l'Enel di Francesco Starace è prima per valore di mercato nel settore delle utility in Europa. Solo da inizio anno il gruppo ha registrato sulla Borsa di Milano un rialzo del 40%: numeri che l'hanno proiettato nello Stoxx Europe 50, l'indice azionario delle principali aziende dell'Eurozona che include una rappresentazione dei principali settori industriali. La notizia è arrivata negli stessi giorni in cui è stato concluso con successo l'aumento di capitale di Enel Americas, la società elettrica sussidiaria di Enel in America Latina, per un ammontare complessivo pari a 3 miliardi di dollari USA, offerto in opzione ai soci. Come si legge in una nota diffusa dal gruppo guidato da Francesco Starace, l'aumento è stato sottoscritto in misura complessivamente pari al 99,49%.Francesco Starace: la crescita professionale dell'AD di Enel e i riconoscimenti ricevuti
È al Politecnico di Milano che Francesco Starace si laurea in Ingegneria nucleare: è la prima tappa di una importante crescita professionale che lo ha portato a diventare oggi Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. Dopo la laurea comincia a lavorare per diverse realtà del settore energetico quali General Electric, ABB Group e successivamente Alstom Power Corporation. Si occupa inizialmente della gestione e della costruzione di impianti di generazione elettrica. In seguito acquisisce competenze anche in ambito manageriale, ricoprendo posizioni di crescente rilievo anche all'estero: lavora in particolare negli Stati Uniti, in Egitto e in Arabia Saudita. Nel 2000 entra in Enel. Dopo aver guidato nel ruolo di Direttore l'Area di Business Power (da luglio 2002 a ottobre 2005) e la Divisione Mercato (da novembre 2005 a settembre 2008), diventa AD di Enel Green Power, la società del gruppo specializzata nella produzione energetica da fonti rinnovabili. I traguardi conseguiti lo portano nel 2014 alla nomina di Amministratore Delegato e Direttore Generale del gruppo. Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti nel corso della sua carriera: tra questi il Premio Energia Sostenibile 2013 assegnato da Fondazione Energia. Nel 2016 il magazine "Staffetta Quotidiana" lo ha eletto "Uomo dell'anno". Nel 2018 Francesco Starace è nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana. È stato insignito dell'Ordine dell'Aquila Azteca, la più antica onorificenza attribuita ai cittadini stranieri in Messico, del titolo di Commendatore dell'Ordine Brasiliano di Rio Branco e della Croce di Commendatore dell'Ordine Nazionale al merito della Repubblica di Colombia.Maria Elisabetta Alberti Casellati in Polonia a ottanta anni dall’inizio della II Guerra mondiale
Maria Elisabetta Alberti Casellati a Varsavia per le commemorazioni degli ottanta anni dallo scoppio della II Guerra Mondiale: il Presidente del Senato suona la "Campana di Pace".
Ottanta anni dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: Maria Elisabetta Alberti Casellati in Polonia
"Ottanta anni fa, qui nel cuore dell'Europa, il sonno della ragione fece scoccare la scintilla che portò alla deflagrazione del più grande e luttuoso conflitto che la storia dell'uomo ricordi": lo sottolinea da Varsavia Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il Presidente del Senato, in rappresentanza dello Stato italiano, è intervenuto lo scorso 1 settembre alle cerimonia organizzata per commemorare l'ottantesimo anniversario dello scoppio della Seconda Guerra mondiale. Presenti le autorità polacche e delegazioni provenienti da 36 diversi Paesi. "Oltre 55 milioni di morti e una devastazione materiale e morale alla quale il mondo intero ancora oggi paga un dazio doloroso. È questo il bilancio dell'immane tragedia che porta il nome di Seconda Guerra Mondiale e che tra le sue pagine nere ci ha lasciato orrori senza precedenti come gli stermini e le deportazioni pianificate, i campi di concentramento, l'utilizzo di armi di distruzione di massa" ha ricordato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Oltre ad onorare il monumento al Milite Ignoto, il Presidente del Senato ha suonato la "Campana di Pace": un gesto di alto valore simbolico.Maria Elisabetta Alberti Casellati: il ricordo di morti e distruzione sia monito per difendere pace e democrazia
Nel suo intervento a Varsavia il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha evidenziato come "dalla resistenza al nazifascismo e tra le macerie e le lacerazioni provocate dal conflitto bellico" sia sorta "quell'Europa dei popoli che oggi tutti conosciamo e che, tra i suoi valori fondativi e innegoziabili, ha proprio il ripudio della guerra e l'esaltazione della pace, della libertà, della tolleranza, della democrazia". Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha concluso con un auspicio: "Il ricordo del sangue versato da milioni di vittime innocenti di ogni nazionalità e della distruzione che ne è conseguita sia dunque un monito per le Nazioni, in seno alle quali oggi è più che mai opportuno ribadire che quei valori e quegli ideali universali non possono e non devono essere mai messi in discussione".venerdì 6 settembre 2019
Luigi Ferraris: l’intervista ad Askanews sui progetti di Terna per Matera
In linea con quanto definito nel Piano Strategico 2019-2023, Terna sta investendo significativamente per un sistema elettrico sempre più intelligente e sostenibile: in questa ottica rientra l'accordo sottoscritto dall'AD e DG Luigi Ferraris lo scorso giugno a Matera.
Terna al lavoro a Matera sul sistema elettrico: intervista all'AD e DG Luigi Ferraris
È un'intesa "ricca di significati" quella siglata da Terna con il Comune di Matera lo scorso giugno. Lo dice l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del gruppo Luigi Ferraris, in un'intervista rilasciata ad Askanews: "Siamo molto contenti perché è la rappresentazione dello sforzo che stiamo facendo di portare avanti un modello di partecipazione progressiva delle comunità, delle istituzioni nelle opere che facciamo e sviluppiamo sul territorio". L'AD di Terna illustra aspetti tecnici e tempistiche del progetto per la razionalizzazione del sistema elettrico: "Direi che l'impatto più importante sarà l'interramento di una linea aerea per circa 6.5 km che prevede la restituzione di circa 37 ettari di terreni ai cittadini. Anche questo fa parte dello sforzo di miglioramento del nostro impatto ambientale, ma anche ricadute occupazionali perché parliamo di lavoro per le comunità locali". Un processo che secondo Luigi Ferraris potrebbe chiudersi in 5-10 anni: "C'è tutto un percorso di autorizzazioni da portare avanti".Luigi Ferraris: il dialogo con la comunità locale è fondamentale per Terna
"Siamo in una splendida città al centro della cultura mondiale quindi meritava un'attenzione e in questo senso abbiamo firmato questo accordo che prevede interventi di miglioramento e ottimizzazione della nostra presenza sul territorio limitando sempre di più l'impatto visivo e ambientale" ha sottolineato l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris in merito all'intesa con il Comune di Matera. Il protocollo dello scorso giugno integra quello sottoscritto nel 2008: "Gli interventi che ci impegniamo a realizzare, in stretta collaborazione con il Comune, sono il frutto di un approccio di dialogo con il territorio che rappresenta oggi, insieme alla sostenibilità delle opere e all'attenzione per l'ambiente, per il patrimonio artistico e per i territori, un valore imprescindibile nella strategia di Terna". Fondamentale in questa prospettiva dialogare con le comunità locali, renderle partecipi dei progetti del gruppo, come ha ribadito l'AD Luigi Ferraris: "Per noi è un dovere, riteniamo giusto e corretto rappresentare alla cittadinanza ciò che stiamo facendo, condividere il progetto e ascoltare la comunità, per avere un risultato che sia di miglioramento della rete elettrica e dell'efficienza del sistema energetico e di piena accettabilità e condivisione da parte della cittadinanza".mercoledì 4 settembre 2019
Nicolò Zanon: il contributo del giudice della Consulta su “Federalismi” del giugno 2018
L'editoriale del docente e giurista Nicolò Zanon su "Federalismi": il giudice della Corte Costituzionale riflette su diversi temi, a partire da un'esperienza personale legata a un'iniziativa incentrata sull'articolo 67 della Costituzione.
Nicolò Zanon: l'editoriale del giugno 2018 su "Federalismi"
"Riflettevo ultimamente sulle giuste costrizioni che impediscono (o dovrebbero impedire: sono note prassi discordanti) ad un giudice costituzionale in carica di pronunciarsi pubblicamente su questioni giuridiche ed istituzionali cruciali e discusse nell'attualità": in un editoriale del giugno 2018 Nicolò Zanon, giurista e docente italiano, riflette sull'impossibilità di partecipare a un'iniziativa, organizzata da un deputato, che ha visto diversi costituzionalisti confrontarsi sul destino del libero mandato parlamentare, tema a cui si dice "affezionato, culturalmente e personalmente". "Pensavo con rimpianto ed un poco d'invidia alla condizione dello studioso, che di ogni questione può scrivere in libertà, con ampiezza di giudizio" scrive il giudice della Corte Costituzionale, ribadendo comunque di ritenere giuste tali "costrizioni". Pur non potendo partecipare al convegno "per ovvie ragioni", Nicolò Zanon ha comunque voluto leggere gli scritti presentati dagli studiosi che hanno preso parte all'iniziativa. Dalla lettura di uno di questi contributi, raccolti in un'antologia pubblicata da "Federalismi", ne è nata una ulteriore riflessione sull'importanza di utilizzare nello scrivere una terminologia corretta e rispettosa del contesto istituzionale, che "ha bisogno di idee e serietà" e non di "censori di parole". Un interessante tema che il giurista approfondisce nel suo editoriale.Nicolò Zanon: ritratto formativo e professionale
Originario di Torino, Nicolò Zanon è dal 2014 giudice della Corte Costituzionale, su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È inoltre Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Torino, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze. Dal 1991 al 1996 ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, prende parte in questi anni a soggiorni studio in Francia e Germania. Professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano tra il 1994 e il 1997, continuerà a esercitare negli anni successivi in rinomati atenei: Università di Padova (nel 1996), Università di Milano-Bicocca (nel 1997), Università degli Studi di Milano (nel 1999 e dal 2002). Parallelamente Nicolò Zanon è chiamato a svolgere incarichi di rilievo istituzionale: dal 1996 al 1997 Assistente di Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, viene scelto nel 1998 tra i Componenti del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale" dal Direttore generale della Presidenza della Regione Lombardia. Membro del Comitato Legislativo della Regione Lombardia tra ottobre 2000 e luglio 2010, ha operato anche nel Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa (2009-2010) e componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura (2010-2014). È autore di numerosi articoli pubblicati su autorevoli riviste giuridiche italiane e straniere e ha collaborato con diverse testate quali "Il Sole 24 ore", "Il Giornale", "Libero".Giovanni Lo Storto: la filosofia di San Francesco d’Assisi in un percorso di studi
"Serve un apprendimento che metta al centro la persona, la riflessione, la compostezza anche attraverso la lentezza": è il commento di Giovanni Lo Storto, Direttore Generale dell'Università Luiss, in occasione della presentazione del nuovo corso di studi ispirato a San Francesco.
Giovanni Lo Storto: "Ciò che manca oggi è l'allenamento alla lentezza"
"Contaminazione": è questa la parola chiave di "Percorsi Assisi", un percorso di studi ispirato alla filosofia francescana e alla vita di San Francesco. Il progetto è stato ideato e promosso dal Sacro Convento e dall'Istituto Teologico di Assisi in collaborazione con le Università Luiss Guido Carli di Roma, Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano e Federico II di Napoli. Le lezioni si svolgeranno dal 31 agosto all'8 settembre presso il Sacro Convento di San Francesco. Il percorso di studi è stato presentato il 19 giugno presso la sede della Luiss: era presente anche il Direttore Generale dell'Ateneo, Giovanni Lo Storto. Il DG ha sottolineato con entusiasmo l'intenzione del corso: riportare l'individuo al centro per ispirare manager e intellettuali di domani all'apertura, al dialogo, al rispetto dell'ambiente: "Il tempo che viviamo, con la sua frenetica rincorsa alla velocità del progresso a tutti i costi, ci impone di rallentare e ragionare sul valore che creiamo con le nostre azioni. Ciò che oggi manca è l'allenamento alla lentezza". Il corso è rivolto a universitari e neolaureati interessati a uno studio più incentrato su una visione olistica, positiva e francescana del mondo: i valori fondanti sono lo stupore di fronte al reale, la cura dell'ambiente, l'accoglienza, la condivisione e si andranno ad affiancare agli studi economici, di politologia, teologia e ingegneria. Le ore di studio saranno intervallate da momenti dedicati alla riflessione personale, camminate nella natura e visite alle aziende del territorio. "Serve un apprendimento che metta al centro la persona, la riflessione, la compostezza dell'apprendimento anche attraverso la lentezza", ha spiegato Giovanni Lo Storto. "Tutto questo per passare da un mondo che guarda con molta attenzione alla velocità degli algoritmi a uno che possa trarre nuova ricchezza direttamente dalla persona e dagli "androritmi".Giovanni Lo Storto: la figura professionale
Giovanni Lo Storto è originario di Troia, in provincia di Foggia. In seguito alla maturità scientifica, si aggiudica una borsa di studio e si laurea in Economia. Dopo le prime esperienze professionali, si avvicina al mondo accademico prima come assistente, poi come professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese di Assicurazione. Inizia così un percorso che lo porterà ai vertici di Luiss e all'attuale incarico di Direttore Generale. Attualmente, tra gli altri impegni, fa parte del Consiglio di Amministrazione della rivista Internazionale, della rivista Formiche e delle Fondazioni Gerardo Capriglione e Bruno Visentini. Da maggio 2018 è Consigliere di Amministrazione indipendente di Pirelli & C. S.p.A. Giovanni Lo Storto è Co-founder dell'acceleratore d'impresa LuissEnLabs. Nel settore dell'editoria, ha curato l'edizione italiana del libro "Jugaad Innovation" ed è autore del libro "Ero studente. Il desiderio di prendere il largo" (Rubbettino, 2017).Francesco Starace, Enel incentiva la decarbonizzazione in Cile: la costruzione di Campos del Sol
Enel avvia in Cile il progetto di realizzazione di un nuovo impianto solare fotovoltaico: il "Campos del Sol" è il più grande attualmente in costruzione nel Paese e riconferma l'impegno del gruppo guidato da Francesco Starace nell'incentivare transizione energetica e decarbonizzazione.
Francesco Starace, Enel in Cile: il progetto di Campos del Sol
Un nuovo impianto solare fotovoltaico in Cile, il più grande attualmente in costruzione nel Paese. È il nuovo progetto avviato da Enel, il gruppo guidato da Francesco Starace, attraverso la controllata per rinnovabili Enel Green Power Chile. "Campos del Sol", questo il nome, avrà una capacità installata di 382 MW: l'investimento complessivo è di circa 320 milioni di dollari USA. In linea con quanto ribadito in più occasioni dall'Amministratore Delegato Francesco Starace, Enel continua a investire in ottica sostenibile in tutti i Paesi in cui è presente, incentivando la decarbonizzazione. "Campos del Sol" rappresenta l'impegno concreto del gruppo nel sostenere e accompagnare la transizione energetica in Cile. L'impianto entrerà in esercizio alla fine del 2020: secondo le stime, genererà circa 1160 GWh all'anno, limitando di oltre 900mila tonnellate l'emissione in atmosfera di CO2.Enel: ritratto formativo e professionale dell'AD Francesco Starace
Attuale Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace avvia il suo percorso professionale nel 1981 in NIRA Ansaldo, dove opera come analista della sicurezza degli impianti elettronucleari. Dopo un'esperienza di cinque anni in General Electric, nel 1988 passa ad ABB per guidare diverse società del gruppo: vi resta fino al 1998, ricoprendo incarichi di crescente importanza. Nel 1998 diventa Senior Vice President delle vendite globali e impianti chiavi in mano per la divisione turbine a gas presso Alstom Power. Il 2000 lo porta in Enel: inizialmente Responsabile Energy Management di Enel Produzione, nel 2002 è chiamato a guidare l'Area Business Power, divisione Generazione ed Energy management. Nel 2008 viene scelto per guidare la neonata Enel Green Power: nei sei anni di gestione, la società viene quotata alla Borsa di Milano e di Madrid e diventa uno dei player ai vertici del settore di riferimento. Risale al maggio 2014 la nomina di AD e DG. Nel corso della sua carriera Francesco Starace si è aggiudicato diversi riconoscimenti: tra questi il Premio Manager Utilities 2010, il Premio Scacchi e Strategie Aziendali 2011, il Premio Energia Sostenibile 2013 e il Premio come Uomo dell'Anno 2016 per la rivista «Staffetta Quotidiana». Si è laureato in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano.
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