Come fanno i pensionati a togliersi qualche sfizio se sono i primi a vedere gli effetti dell’inflazione e della crisi economica?
La risposta è semplice: proprio in virtù del fatto che ogni mese percepiscono la pensione sono i più qualificati ad accedere a prestiti agevolati come la cessione del quinto.
Questa formula di prestito è nata proprio per dar la possibilità a questa fascia di popolazione, di godere di un prestito personale in proporzione al denaro erogato mensilmente da INPDAP o INPS.
Entrambi gli enti pensionistici, destinati a pensionati pubblici o privati, hanno in primis il compito di fissare il tetto massimo al quale ogni richiedente può accedere, e in seconda istanza, provvederanno ogni mese a trattenere dalla pensione la rata mensile da versare per saldare il prestito goduto.
In questo modo, i pensionati che richiedono la cessione del quinto, potranno far affidamento in tutta tranquillità al proprio prestito, senza preoccuparsi di scadenze mensili, rate da pagare e file interminabili agli sportelli postali.
Unico requisito richiesto per richiedere ed ottenere un prestito personale di questo tipo, è fissato ad una pensione percepita pari a minimo 460 €.
Inoltre va detto che non necessariamente, la rata che il pensionato si troverà a versare mensilmente, si equivale alla quinta parte della pensione. Questo avviene a tutela del richiedente al quale deve essere assicurato un rientro mensile che gli permetta di vivere serenamente.
Accantonata l’era dei rifiuti di prestiti a pensionati, inauguriamo invece un lungo momento fatto tutto di progetti!