martedì 12 febbraio 2019

Studi e carriera professionale di Marilisa D’Amico

Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, Marilisa D'Amico intraprende la carriera accademica. Ad oggi, è Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano intervenendo in numerosi eventi pubblici come relatrice ed esperta di settore.
Marilisa D'Amico, biografia h2biz

Marilisa D'Amico: studi ed esperienza accademica

Marilisa D'Amico consegue la laurea in Giurisprudenza nel 1987 e in seguito si dedica all'insegnamento. Dopo la prima maternità, diventa Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale in un mondo prevalentemente maschile, dimostrando che le donne non sono costrette a scegliere tra famiglia e carriera. Si dedica intensamente all'attività di ricerca, approfondendo temi legati ai diritti fondamentali e prestando particolare attenzione alle questioni relative all'inizio e alla fine della vita, ai diritti civili e alla rappresentanza politica femminile. Attualmente, Marilisa D'Amico è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano. Nell' ottobre 2018 è stata nominata Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di diritti all'interno dello stesso Ateneo.

Marilisa D'Amico: impegno pubblico

Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale, Marilisa D'Amico, nel corso della sua intera carriera ha dimostrato un forte impegno e professionalità negli eventi di carattere pubblico. È stata, infatti, spesso invitata a presenziare come relatrice in numerosi convegni scientifici. In particolar modo, è intervenuta sulla fecondazione assistita, sul dibattito sul fine vita, sulle unioni civili e sul matrimonio omosessuale e sulle pari opportunità. Tra gli eventi più recenti, è da segnalare la sua partecipazione all'incontro organizzato presso l'Università degli Studi di Milano, nel gennaio 2019, per celebrare la giornata della Memoria, dove Marilisa D'Amico ha tenuto anche il discorso introduttivo alla proiezione del film documentario di Ruggero Gabbai sulla Shoah italiana.