giovedì 27 maggio 2010

Il piano dell'immobiliare di Berlusconi presentato in un incontro informale con l'assessore Antonino Brambilla

UN PROGETTO immobiliare nel parco della Valle del Lambro e una commedia degli equivoci che ha
fatto tremare la Provincia. L'operazione Milano 4 ad Arcore è già diventata un caso politico che scotta.

LA BOMBA è scoppiata ieri mattina, quando la questione del ventilato intervento dell'immobiliare Idra,
legata alla famiglia Berlusconi, per la costruzione di una ventina di palazzine a tre piani per un totale di
150mila metri cubi nel Comune di Arcore, e precisamente nel parco regionale, al confine con la
residenza del premier, Villa San Martino, è approdata in commissione urbanistica, dando origine ad un
clamoroso pasticciaccio.
Durante l'audizione in Provincia , chiamato in causa da una domanda del consigliere del Pd Mimmo Guerriero, il presidente del Parco Valle Lambro, Emiliano Ronzoni, ha raccontato i particolari dell'incontro organizzato ad Arcore tre lunedì fa, che su iniziativa del sindaco arcorese Marco Rocchini ha messo intorno a un tavolo i rappresentanti di Idra e Ronzoni stesso.

All'incontro però ha partecipato un altro personaggio, il vicepresidente nonché assessore provinciale al
Territorio e ai Parchi Antonino Brambilla, Pdl. Parlando di Idra, Ronzoni ha chiarito alla commissione
che l'assessore, di professione avvocato, era all'incontro "in qualità di consulente di quest'ultima".
Quanto è bastato a scatenare il terremoto, con l'opposizione a sottolineare l'incompatibilità politica fra i
due ruoli: quello di controllore, vale a dire dell'assessore che dovrà fare il Piano territoriale di
coordinamento della nuova Provincia, nel quale ricade anche il parco Valle Lambro, e quello di
controllato, in qualità di consulente dell'immobiliare di Berlusconi. "Chiediamo al presidente della
Provincia Dario Allevi di riferire nel prossimo Consiglio chiarendo il ruolo del vicepresidente Antonino Brambilla - hanno detto il capogruppo Pd Gigi Ponti e Mimmo Guerriero -. Siamo stupiti dalla sovrapposizione di ruoli di difensore delle aree protette brianzole e consulente di una società immobiliare che punta a costruire, in questo caso all'interno di un parco di pregio". "Non è possibile occuparsi di difesa dei
parchi e fare allo stesso tempo il consulente dell'immobiliare. Antonino Brambilla scelga", hanno aggiunto il
consigliere regionale Giuseppe Civati e il consigliere comunale di Arcore del Pd, Fausto Perego.
Imbarazzo nella maggioranza. "Faremo le dovute verifiche, poi vedremo", ha detto Paolo Tagliabue,
numero uno dei lumbard in Consiglio, mentre il capogruppo del Pdl Eleonora Frigerio ha preso le difese
dell'assessore: "Siamo ancora ad un livello embrionale. La questione sarà affrontata in primavera, dopo le elezioni regionali. Il vicepresidente Antonino Brambilla è persona di grande intelligenza, saprà cosa fare". Il secondo colpo di scena un'ora dopo, quando Ronzoni ha rettificato. "Ho fatto essere smentito - si è corretto -. In realtà Antonino Brambilla era all'incontro come assessore alla pianificazione territoriale della Provincia perché l'eventuale accordo di programma sull'area necessiterà di un parere della Provincia". E Antonino Brambilla ha confermato: "Mai stato consulente di Idra, né ieri né oggi, non so come sia uscita questa cosa. Sono stato inviato dal sindaco di Arcore a presenziare all'incontro come assessore al territorio". Infuriato il presidente della Provincia Allevi: "Ronzoni ha preso lucciole per lanterne, deve smentire" ha detto a fine mattinata chiarendo però che dell'incontro non sapeva nulla.
Fonte
Blog Antonino Brambilla